Carancini mette il cappello sulla vittoria di Ricotta alle primarie, dichiara che «l’unico sconfitto è Miliozzi» pensando che gli altri candidati grazie a lui hanno raccolto insieme l’80% e continua a proporsi in ottica regionali. Ma stavolta il Pd non resta a guardare: «E’ passata l’epoca di Carancini che divideva il Partito Democratico, siamo entrati nell’era di Narciso Ricotta che è un uomo che unisce – dichiara il segretario cittadino Stefano Di Pietro -. Il sindaco in questi anni ha spaccato volutamente il partito, ora sta cercando visibilità con pochissima autocritica e un’autovalutazione del suo operato. Con le primarie siamo passati oltre, i candidati hanno parlato del futuro della città dove non è più lui l’attore principale. Lasci spazio a una classe dirigente che nel frattempo è cresciuta, è maturata ed è pronta a sostituirlo. Narciso sono convinto che lavorerà meglio e produrrà ottimi risultati. Già in questi anni è stato l’anello di congiunzione e il pompiere tra la Giunta e il partito vista l’assenza di dialogo con Carancini. Dire che Miliozzi, secondo classificato a sorpresa, è stato sconfitto è una strumentalizzazione del sindaco tutta a suo vantaggio, i numeri sono chiari seppure i tre sfidanti di Narciso sono divisi da un pugno di voti. Anche la lista “Macerata Insieme” con le sue proposte è parte integrante della squadra che affronterà con noi le prossime elezioni comunali».
Per quanto riguarda la corsa al Consiglio regionale, Carancini dovrà sperare che il ritiro annunciato oggi da Valeria Mancinelli non sia definitivo. Per lui l’unica strada al momento è correre dietro al vento del “buon governo” della sindaca di Ancona. E proprio come Ceriscioli, anche lui, coglie ogni occasione per elogiare il suo operato. Il primo a venire danneggiato dalle aspirazioni di Carancini potrebbe essere proprio Ricotta che si troverebbe a vivere la campagna elettorale all’ombra del suo ingombrante primo cittadino.
(redazione CM)
Esce Monteverde, entra Miliozzi Il verdetto delle primarie è “culturale”
Mancinelli si ritira e scuote il Pd: «Non sarò io il problema, ora scegliete il candidato vincente»
Siamo alla follia
Sicuri abbia spaccato solo il partito?
Potevate parlare prima e salvaguardare la città. In 20 anni non siete stati in grado di fare una piscina. Macerata non ha più bisogno del pd
Siete riusciti a uccidere una città
Povero cucciolo
Prima tutto bene e ora lo abbandonate Complimenti
Lacrime di coccodrillo, potevate pensarci prima. Avete avuto 10 anni x mettere un freno a questa sconsiderata amministrazione comunale. I mea culpa ora servono a poco
Potevate parlare prima e salvaguardare la città. In 20 anni non siete stati in grado di fare una piscina. Il pd è stato scandaloso.
X non parlare di tutti gli altrki sport inesistenti i collegamenti stradali e il commercio il centro è il deserto Macerata è isolata dal resto del mondo chiusa tra le mura come feudo mefiovalr
Ottima scelta.. vedrete quanti voti prenderà il vs candidato... Al max 10..
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E’ ” attaccatissimo” alla sua poltrona da oltre 12 anni che e’ cosi’, ha rovinato tutti con il suo egoismo esasperato, ora basta.
Uno schiaffone in piena faccia, ampiamente meritato dal mitico Romano, però l’autocritica avrebbe dovuta farla, e da parecchio tempo, anche il PD, che ha consentito a Carancini di fare e disfare a suo piacimento.
Il PD, rispetto al Sindaco, ha sempre mantenuto totale silenzio, tacendo con un atteggiamento francamente omertoso pure dinanzi a vicende di una gravità inaudita (ad esempio, le piscine di Fontescodella, gli errori per la Nuova Via Trento, ecc. ecc.). E questo atteggiamento, se vogliamo dirla tutta, lo ha mantenuto anche durante le primarie, fatta eccezione per David Miliozzi.
Mi piace la replica di Stefano Di Pietro a Romano Carancini. Il quale oltretutto cade in contraddizione. Se infatti Miliozzi è lo sconfitto e a vincere è la sua eredità amministrativa, come mai Stefania Monteverde è arrivata ultima?
Ora spero che per il sindaco Carancini venga l’oblio e non se ne parli più. Altrettanto dovrebbe essere per il vice sindaco. Sono le figure che hanno trascinato la coalizione alla probabile sconfitta delle prossime elezioni comunali.
Soltanto la capacità di Narciso Ricotta di ricomporre la frattura con i cittadini sui temi di un’accoglienza sconsiderata e tutto il pasticcio della “Via Trento” potrà ribaltare le previsioni sfavorevoli. A differenza di Carancini mi sembra una persona che sa ascoltare e recepire le istanze dei cittadini. Ha le capacità per essere un buon amministratore, con la giusta esperienza e se si saprà circondare di amministratori capaci può essere la novità per un rilancio della città. La sfida è ardua ma non impossibile.
Si chiude con una brutta pagina ma, con i risultati scontati della scorsa domenica, gli effetti deleteri permangono e resisteranno, nonostante le incredibili acrobazie, per gli anni a venire.
Augurimoci che tutto si fermi in città e che, da Macerata, non si vada a fare danni per tutta la regione.
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Il 29 marzo votate NO
concordo con le opinioni dell’avv. Bommarito e dei signori Fabiani e Catenelli.
PER QUANTO MI RIGUARDA, DOPO 20 ANNI IL PD SI TIRI AL LATO.
Ammettendo? O sottolineando?
ma siamo ancora a parlare di Carancini????
Io ho cancellato Carancini dalla mia memoria e certamente non sarà da me rimpianto e farò una festa in piazza tipo GIORNO DELLA LIBERAZIONE!
I MAGGIORENTI DEL PD, IN GRAN PARTE, SGOMITANO CONTINUAMENTE PER POSTI E CANDIDATURE. CARANCINI, CHE AVEVA COMINCIATO BENE, SI E’ OMOLOGATO ED E’ DIVENTATO UGUALE AGLI ALTRI CHE, CERCANDO DI AVERE UN CONCORRENTE IN MENO, GLI BUTTANO LA CROCE ADDOSSO. LUI LA MERITA ESATTAMENTE COME QUELLI CHE LO ACCUSANO.
Non mi sarei mai aspettato che Carancini non fosse neppure in grado di capire che 600 è più di 500 o di 400