Macerata 2020, FI avverte la Lega:
«Sul candidato in gioco la credibilità»
Pronto il “no” degli azzurri a Marchiori

ELEZIONI - Acque agitate nel centrodestra. Martedì nuova riunione del tavolo cittadino, la coalizione è chiamata a scegliere il candidato sindaco. Francesco Battistoni, coordinatore regionale del partito di Berlusconi, scopre qualche carta: «No al risiko tra regionali e amministrative, in città si scelga il migliore»

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Riccardo Sacchi, capogruppo di Forza Italia, e l’ex compagno di banco Andrea Marchiori

 

di Matteo Zallocco

Tornerà a riunirsi martedì sera il tavolo cittadino del centrodestra. Dopo l’incontro di giovedì con i segretari provinciali (leggi l’articolo) e dopo mesi di immobilismo per sbandierare l’unità di coalizione è arrivato il momento di parlare di chi sarà il candidato sindaco. E qui casca l’asino perché trovare l’intesa su un nome è alquanto complicato. Di sicuro non c’è l’unanimità su Andrea Marchiori, al momento unico “asso nella manica” della Lega nell’ottica di rispettare le indicazioni del tavolo che aveva detto no a candidati calati dall’alto. Ma la candidatura Marchiori viene giudicata debole da alcune forze politiche, nonostante sia espressione naturale del percorso condiviso tra i consiglieri comunali . E’ in questo scenario che si è inserito l’avvocato Raffaele Delle Fave, ex assessore della Giunta di centrosinistra guidata da Giorgio Meschini. Delle Fave è vicino a Deborah Pantana e alle “sue civiche” dal 2015 quando la aiutò nella corsa alle Comunali. E chi non vuole Marchiori oggi sarebbe disposto a dare l’ok alla candidatura Delle Fave. Ma l’ex assessore non avrebbe dalla sua la maggioranza del tavolo, tra cui proprio la Lega che era stata indicata come la forza trainante della coalizione. L’unico nome che avrebbe messo un po’ tutti d’accordo sarebbe stato quello di Maurizio Mosca che però nei giorni scorsi ha ribadito a Cm: «Alla mia età il pensiero principale deve essere rivolto alla famiglia, voglio fare il nonno. Aiuterò il nostro candidato o candidata».

Oltre a Marchiori sul tavolo c’è il nome di Francesca D’Alessandro (Fratelli d’Italia). Resta tutto collegato al discorso per le Regionali e al tavolo nazionale che si riunirà a breve. Ma se la Lega proporrà Marchiori e parte del tavolo si opporrà? Non è tardi per un “piano b”? Secondo qualcuno evidentemente c’è ancora tempo. Fatto sta che non sarà facile annunciare il nome del candidato sindaco prima del 16 febbraio, data in cui il centrosinistra eleggerà il candidato sindaco. Visto come si è impantanata la situazione forse l’idea primarie sarebbe stata la soluzione migliore anche per il centrodestra?

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Francesco Battistoni, commissario regionale di Fi e Riccardo Sacchi (coordinatore provinciale)

Intanto Forza Italia manda un messaggio piuttosto chiaro agli alleati. Una nota indirizzata principalmente alla Lega dopo le dichiarazioni di venerdì del senatore Arrigoni. «C’è un tavolo nazionale, costituito da Berlusconi, Meloni e Salvini che sta vagliando la questione delle candidature alle elezioni regionali. È un tavolo che ha la massima fiducia di Forza Italia e sicuramente anche degli altri partiti di centrodestra». Sono le parole del commissario regionale di Forza Italia Francesco Battistoni che non vuole siano collegate le decisioni regionali a quelle riguardanti il voto a Macerata. «A quel tavolo ci dobbiamo rimettere con fiducia e serenità – sottolinea  – senza pensare che il candidato governatore faccia partire di un Risiko con le elezioni amministrative. In quest’ultimo caso il lavoro nella ricerca dei candidati deve proseguire ma deve anche essere onesto e franco; a tal proposito andranno considerate qualità e capacità dei candidati perché fare il sindaco è un lavoro complesso che richiede competenza e conoscenza del territorio; sul suo lavoro, e quello della sua squadra, ci giocheremo un pezzo importante della nostra credibilità politica per i prossimi dieci anni». E proprio per quanto riguarda Macerata Battistoni invia un messaggio alla Lega. «La coalizione di centrodestra ha, per natura, al proprio interno, persone che possono prestarsi a questo ruolo, ma non servono fughe in avanti, né indietro – conclude il senatore – dobbiamo semplicemente continuare a lavorare con l’obiettivo non di liberare Macerata, perché non c’è da liberare niente. Macerata va governata. E questo, sono convinto, lo sapremo fare meglio dell’attuale classe dirigente». E’ evidente che a Forza Italia – rappresentata sul tavolo dal capogruppo o coordinatore provinciale Riccardo Sacchi – non piace l’eventuale candidatura dell’ex Andrea Marchiori, passato a luglio alla Lega.

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