Si prospetta particolarmente accesa la riunione del tavolo del centrodestra convocata domani sera. La Lega non accetta il veto messo da Forza Italia che ieri ha detto in maniera neanche troppo velata che non approverà la candidatura a sindaco del consigliere comunale Andrea Marchiori. «Condizionamenti e giochetti da prima Repubblica? No grazie – scrive oggi Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega – Macerata chiede di avere finalmente una buona amministrazione e la Lega intende rispondere con competenza, serietà e concretezza. Pensiamo ad un progetto condiviso, ma non fanno per noi tavoli di facciata seguiti da esternazioni ed altolà via stampa, finti dinieghi ed eccezioni di lana caprina allo scopo di accreditare se stessi. Piena collaborazione con tutte le forze che condivideranno il progetto e l’unico metodo possibile per attuarlo: trasparenza, concretezza, lavoro pancia a terra».
Andrea Marchiori e Riccardo Sacchi fino allo scorso insieme come consiglieri di Forza Italia, prima del passaggio di Marchiori alla Lega
Secondo la Lega qualcuno nel tavolo non sta rispettando i patti venendo meno al metodo che si era stabilito per arrivare alla candidatura. Al Carroccio non è nemmeno piaciuto il tentativo di appoggiare da parte di qualcuno un nome esterno, in particolare quello dell’ex assessore di centrosinistra Raffaele Delle Fave. «La Lega non indulge alle autocandidature – aggiunge Merlini – non lascia passare il tempo tra un’esternazione ed un tavolo né tenta di accreditarsi come il messia del centrodestra cittadino. La Lega vuole per Macerata persone capaci e motivate come quelle che, in centinaia di comuni d’Italia, testimoniano il valore del progetto Lega per il territorio. Il resto lo lasciamo ai navigati di una politica che non ci appartiene, non ci appaga e, soprattutto, nuoce a Macerata e ai maceratesi che vogliono chiarezza e discontinuità».
Nella nota leghista anche l’ormai consueta auto-celebrazione che in questa città ricorda chi vorrebbero sostituire, l’attuale sindaco: «Noi abbiamo messo sul piatto la forza morale e concreta del pragmatismo costruttivo e plurale del partito di Matteo Salvini, autentica ventata di aria nuova per una città immersa nei personalismi e con i soliti nomi da ricicciare. Macerata apprezza visto che il consenso verso la Lega è crescente anche in termini di iscritti dopo quello nelle consultazioni elettorali dell’ultimo anno e mezzo».
(m. z.)
È notte..........sbrigatevi
Viste le premesse e quanto sono “incartati” a destra...anche alle prossime comunali la sinistra vincerà in scioltezza
Ma le Marche non erano una regione senza importanza? Buona solo per realizzare parcheggi per salire al nord. Eppure era solo qualche anno fa. Queste esternazioni erano MOOOOOLTO comuni anche nel recente passato della Lega guidata da Matteo Salvini. Mo tutta sta importanza?
Come potete governare se non siete capaci di fare accordi tra di voi ... INCAPACI
Ognuno dovrebbe fare la propria parte invece di sostituirsi a gli altri.
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Chiunque sarà, l’hanno già azzoppato. Oppure – come spesso accaduto in passato – lo lanciano talmente a ridosso dalle elezioni da far capire (non troppo velatamente) di aver ripiegato all’ultimo pur di presentare qualcuno.
Fine delle trasmissioni.
Siamo alle solite, se non accettate un candidato forte e super parte, la storia è già finita. Si doveva partire dal candidato sindaco per costruire la coalizione, il resto veniva a cascata. Ma dopo tanti falsi incontri sul programma e poi sul candidato sindaco casca l’asino. Era prevedibile ma nessuno voleva ammetterlo. Nella coalizione del centro destra tutti devono ammettere che è la Lega a dare le carte, come il PD nel centro sinistra. Inutile pretendere ruoli senza consensi. Umiltà, umiltà!!! Continuate così che la sconfitta è alle porte. In politica si conta se si vince, imparate una volta per tutte la lezione.
TAFAZZI TAFAZZI TAFAZZI…….
Certo fa effetto leggere le parole del leghista Merlini (trasparenza, concretezza, lavoro pancia a terra ….condizionamenti e giochetti da Prima Repubblica) e poi avere come candidato sindaco un esponente uscito da Forza Italia (quando l’oblio era iniziato) ed entrato sul “carro” della Lega! Altro che “il resto lo lasciamo ai navigati di una politica che non ci appartiene”, senza poi commentare “noi abbiamo messo sul piatto la forza morale e concreta del pragmatismo costruttivo e plurale”, qui si è alle solite, invece dei fatti, si continua a parlare e, soprattutto, ad agire per puro interesse personale!! Intendiamoci se Sparta piange, Atene non ride (vero Centro-Sinistra?) … ed invece di lavorare ….”pancia a terra” sarebbe il caso di prendere vanga e zappa e lavorare per “l’orto di tutta la città”. Ma questi attrezzi farebbero venire i calli sulle mani e …….il mojito non è tipico dei nostri nonni!! Grazie da Fabrizio Giorgi