I festeggiamenti per Narciso Ricotta nella sede del Pd. Insieme a lui gli altri candidati: Luciano Pantanetti, Stefania Monteverde e David Miliozzi
di Federica Nardi (foto di Fabio Falcioni)
«Siamo la nuova voce del centrosinistra e saremo sempre più forti». Questo il commento di David Miliozzi, arrivato secondo nella competizione per le primarie del centrosinistra di Macerata dove ha trionfato il Pd con l’assessore Narciso Ricotta. Sia lui che gli altri si sono ritrovati insieme nella sede del Pd in via Spalato per brindare insieme al vincitore. Un segno voluto di unità della coalizione che, dopo una campagna per le primarie a colpi di fioretto, si prepara ora alla sfida elettorale vera e propria per le elezioni comunali. Lo stesso Ricotta ha ribadito l’unità di intenti con gli altri candidati una volta finito lo spoglio (leggi l’articolo): «Il percorso fatto sarà valorizzato nel programma di coalizione. Siamo qui insieme perché abbiamo un’idea comune – ha detto Ricotta -. Io parlo al plurale. Offriremo alla città una classe dirigente».
David Miliozzi
Miliozzi era il candidato che più rappresentava la novità, Ricotta la continuità (e la classe dirigente del Pd). Il rapporto di forza è stato di 601 voti di Miliozzi (che si è aggiudicato anche il seggio del centro storico con 134 voti) contro i 1.159 del neo candidato sindaco ma per lui si tratta comunque di «un risultato straordinario, soprattutto pensando che Macerata Insieme è un movimento nato due mesi fa con persone alla prima esperienza politica. Il secondo posto quindi è una grande vittoria. Queste 601 persone ci hanno votato espressamente e sono voti “nuovi”, conquistato in questi due mesi. Sono la voce nuova del centrosinistra. Un dato straordinario il nostro anche considerando l’affluenza, non certo trionfalistica e il fatto che non avessimo, al contrario degli altri, un assessore a sostenerci». Per quanto riguarda il prossimo passo «abbiamo lavorato da subito a un programma che ora dovrà confrontarsi con la coalizione. Ci sono tantissime cose da fare. Macerata Insieme dovrà crescere, grazie a chi mi è stato vicino e mi ha sostenuto».
Luciano Pantanetti, Stefania Monteverde e Stefano Di Pietro dietro a Ricotta
Terzo è arrivato Luciano Pantanetti che ha ottenuto il primato a Sforzacosta con 61 voti (dove ha pesato il sostegno del consigliere comunale Marco Menchi) ma non è riuscito a raggiungere il risultato sperato e non nasconde la delusione. «Sono tanto contento per Narciso – dice fuori dalla sede del Pd -. Un grazie enorme alla lista La città di tutti. Il risultato non è eccellente. Ora devo metabolizzare prima di decidere cosa fare». Pensa già alle elezioni invece Stefania Monteverde, arrivata ultima nella competizione: «Prima cosa complimenti a Ricotta perché insieme al Pd hanno condotto le primarie con la loro strategia e guideranno la coalizione – dice la vicesindaca uscente -. Seconda cosa abbiamo dato una prova tutti insieme di unità e confronto civile e penso che ci farà molto bene per organizzarci nei prossimi mesi contro il centrodestra. Grazie a chi mi ha votato e chi in questi mesi mi ha sostenuto incontrando tante persone con cui abbiamo potuto parlare e ascoltare. Questo è un patrimonio che porteremo nella campagna di maggio. Si ricomincia a lavorare subito proseguendo il lavoro dei tavoli tematici. L’obiettivo è tenere il governo della città». Stefano Di Pietro, segretario del Pd cittadino, legge il dato sulle primarie in modo estremamente positivo: «Il centrosinistra è tornato al centro della politica di Macerata – dice Di Pietro -. I cittadini ogni volta ci dimostrano fiducia e noi cercheremo di ricompensarli con una bella
sfida elettorale. La partecipazione? Ha risposto più o meno alle nostre previsioni».
Il centrosinistra è Narciso Ricotta trionfa alle primarie «Io parlo al plurale» (foto-video)
Primarie: Narciso Ricotta stravince Secondo Miliozzi, terzo Pantanetti
Se Ricotta avesse voluto, probabilmente avrebbe vinto cinque anni fa, magari facendoci un favore.
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Sarà Salvini il candidato sindaco a Macerata. Forte del risultato ottenuto in Emilia con Romagna, dopo aver offuscato la Bergonzoni togliendogli qualsiasi possibilità non solo di vincere ma persino di farsi notare, userà lo stesso sistema prima a Macerata e poi se la Meloni non gli abbassa la cresta, in tutta la Regione dove inizierà la campagna elettorale a San Crispino per terminarla in qualche cantina ad affogare il risultato benigno che otterrà a pieni palmenti, sostenuto dal profumo del mosto in fermentazione. Tira finalmente un sospiro di sollievo Marchiori o chi per lui,( si parlava di tal Giovanni il Cavallaro da Capanelle) che non dovrà soccombere personalmente difronte a Ricotta che ha già chiesto di rifoderare la poltrona da sindaco con stoffa di raso color verde Lega. E’ stato però rimproverato il futuro sindaco da Carancini quando ha detto che non avrebbe dovuto mettere il dito nella piaga dicendo che a destra stanno offendendo i maceratesi che non sono stati in grado di decidere da soli fino alla decisione di Salvini di presentarsi direttamente. I due sembrano che abbiano riso per almeno due ore alla battuta di Carancini tanto da temere che qualche oliva dei vari Vodka Martini agitati non mescolati potesse andare per traverso. Ma qui, finora di sbieco, sta sicuramente andando la pazienza dei maceratesi sempre meno avversi al Pd e che guardano in cagnesco questo centrodestra che non solo non può decidere il loro destroide candidato ma che si chiedono come ci si fa a ridurre così, in balia di un celtico che da mesi si è piazzato in città a dire come si devono tenere coltello e forchetta con la bistecca ..sempre più lontana.
Perfetto aplomb inglese,dell’amico Ricotta, che almeno da 20 giorni già sapeva (come lo sapeva tutta la città) che al 99,99999999999999% sarebbe stato lui il candidato sindaco.
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Se si vuole seriamente analizzare il risultato è stupefacente come Miliozzi (dei 4 quello con meno visibilità negli ultimi 5 anni), praticamente dal nulla, sia arrivato secondo.
Certamente è lui il vincitore morale di questa votazione..
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Resta un mistero {ma neanche tanto, se si guarda bene ai flussi elettorali} riuscire a comprendere perché Pantanetti e la Monteverde si siano entrambi presentati (visto che buona parte del loro elettorato è sovrapponibile), sapendo che sarebbe stata una corsa a perdere perché nessuno dei due avrebbe mai potuto vincere: pertanto è legittimo chiedersi chi dei due si è presentato per fare un dispetto all’altro?
Invece che cercare una sintesi, per avere qualche possibilità di vittoria, presentandosi divisi hanno spianato la vittoria di Ricotta.
Quindi chi è che si è presentato per danneggiare l’altro???
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Certo 5 anni fa, in un diverso contesto, parte dell’elettorato di destra-centro si presentò a votare per quello che, non a torto, ritenevano il candidato “debole” del PD (in attesa di un candidato “forte” loro…. candidato “forte” che poi non ci è stato: visto che a destra hanno poi corso in 3 spianado la strada alla vittoria Caranciniana…. ed anche qui ci sarebbe stato da chiedersi, 5 anni fa, perché presentare 3 candidati deboli e fare un favore a Carancini)
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Certo Ricotta ha vinto (in questa situazione ci si sarebbe meravigliati dell’opposto, visto che non poteva perdere, essendo anche un candidato gradito dal clero) ma la somma dei votanti a queste primarie, sebbene divisi, avrebbe gradito un cambiamento.
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Magari questa maggioranza elettorale NON PD sceglierà, più compatta, un candidato NON PD alle regionali…
Indubbiamente da sottolineare è, da un lato, il risultato sorprendente di David Miliozzi, arrivato secondo senza avere dietro l’apparato di un partito come il PD e dopo essere stato mollato anche da parte di un segmento di Pensare Macerata; e, dall’altro, l’ultimo posto in graduatoria di Stefania Monteverde, che io, nelle mie previsioni, avevo accreditato di un miglior piazzamento.
@ Bommarito
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A voler vedere il tutto da un’altra prospettiva queste votazioni potrebbero essere state solo una abile e lucidissima operazione di marketing, orchestrata dal Pd (unito come non mai negli ultimi 10 anni), per proiettare l’amico Ricotta in campagna elettorale 3 mesi prima del previsto.
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Perché la martellante campagna di Ricotta (con tanto di santini/dépliant in tutte le buche delle lettere) è stata volutamente eccessiva, maniacalmente capillare, pomposamente asfissiante, quasi assurdamente megalomane, soprattutto se confrontata con quella (assai più modesta in termini di visibilita e costi) degli altri candidati…
Eccessiva, dispendiosa, asfissiante soprattutto perché aveva già vinto e stravinto ancora prima di iniziare…
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Ma (a differenza della Monteverde e di Pantanetti) Ricotta scontava, in città, un profilo molto basso e poco visibile sui media.
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Ecco quindi il gioco al massacro, tra Pantanetti e la Monteverde (che pescavano in larga parte nello strsso bacino elettoralee quindi si sarebbero esclusi a vicenda), per cui le primarie si sarebbero trasformate in una passerella per Narciso, al solo scopo di aumentare la sua visibilità.
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Certo Migliozzi l’outsider poteva creare dei problemi, ma molto relativi, in quanto non sarebbe mai riuscito ad arrivare al 30%, soprattutto quando parte della sua lista si era sfilata da sotto i piedi (altra carambola targata Pd??) poche settimane prima del voto.
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Quindi NON una competizione primaria per scegliere il candidato, ma un’escamotage, splendidamente orchestrato, dal Pd per aprire 3 mesi prima la campagna elettorale (in concomitanza con i tanti lavori pubblici in partenza) al solo ed esclusivo scopo di relegare all’angolo chiunque sarebbe poi stato il candidato della destra-centro maceratese. Candidaro del destra-centro che si sarebbe trovato costretto a rincorrere 3 mesi di campagna elettorale del centrosinistra…
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Insomma a Macerata la lunghissima mano degli ex Dc (dentro il Pd) ancora è potentissima visto, che dal 1993, è sempre riuscita a piazzare tutti i suoi uomini in tutti i centri di comando, non solo locali.
Riuscita a piazzare tutti i suoi uomini, sempre e comunque, anche se vincevano gli altri..
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…mah, pare proprio un passarsi ancora una volta la palla (e sempre la stessa…palla!!) sperando di fare di nuovo gol; speriamo bene, si, per i maceratesi, e che ci sia un bravo…portiere!! gv