Libro sotto braccio, sguardo in camera e il verde di villa Cozza sullo sfondo. Roberto Cherubini, candidato sindaco a Macerata per il Movimento 5 stelle, dopo la conferenza stampa della scorsa settimana ha deciso di raccontarsi (l’hashtag è proprio #Mipresento) con un video dove parla delle sue passioni e della sua vicenda personale (non solo politica). Con una mossa un po’ alla Alberto Angela un po’ alla Macgyver, Cherubini spazia dalle sue passioni (fotografia, storia locale e viaggi) fino alle soluzioni ecologiche che ha studiato nella sua stessa casa (che a un certo punto viene inquadrata). La sostenibilità ambientale è il primo terreno di sfida nei confronti del candidato del centrosinistra Narciso Ricotta, «quel JF lì – lo chiama Cherubini -, che promette la sostenibilità ambientale quando la sua amministrazione ha bocciato almeno il 90% delle mie proposte sostenibili, non è credibile».
Roberto Cherubini nel video di presentazione
Il video nasce, dice Cherubini, «in un contesto cittadino paradossale dove il camaleontismo è sfacciatamente di moda» per cui «credo che sia opportuno presentarsi alla città raccontando chi si è, le proprie passioni e competenze, le proprie incompetenze ed i propri sogni. Inaccettabile, per il mio modo di essere, che i candidati presentino promesse mirabolanti su temi che conoscono poco e che non appartengono alle loro vite. Chiudo la polemica dichiarando davvero paradossale il fatto che si presentino piccole idee sostenibili dopo essere stati per 25 anni nel palazzo ed averne bocciate di identiche a gruppi consiliari che le proponevano. Insomma, quel JF lì (Narciso Ricotta, ndr) che promette la sostenibilità ambientale quando la sua amministrazione ha bocciato almeno il 90% delle mie proposte sostenibili, non è credibile».
Cherubini inizia parlando delle sue passioni: «tradizioni locali, fotografia e viaggi. La passione per la fotografia e per la mia città mi portarono nei primi anni 90 a frequentare le due biblioteche maceratesi ricche di foto meravigliose, soprattutto del Balelli». Da lì l’idea di trasmettere ai maceratesi quelle immagini e i sentimenti che suscitavano attraverso le Carte del Mercante in fiera di Macerata, poi le Carte maceratesi e infine la Tombola maceratese (che dette il la, grazie alla visibilità mediatica, anche alle tombole di altre città come Roma e Firenze. Poi l’incontro con il poeta Giordano De Angelis e lo studioso Franco Torresi. «Costruimmo insieme una serie di Calendari storici che raccontano la città di Macerata e tutti e quattro i miei libri su Macerata portano come dote la loro essenziale collaborazione. Tutte queste mie piccole creazioni mi valsero il premio Creativamente della Provincia che poi mi affidò anche la realizzazione di un Calendario delle donne – racconta Cherubini -. Ho anche collaborato con Giordano De Angelis alla realizzazione di una sua antologia di 52 Poesie dialettali edite su carta, ma anche incise su un cd. Una grande passione insomma che mi permette anche di avere molte idee sul come creare degli spazi per far conoscere meglio a tutti la nostra meravigliosa città. Credo che con questi lavori siamo riusciti a dimostrare un amore incondizionato che deve essere il motore per ogni amministratore. Garantiremo una presenza costante nelle scuole di poeti dialettali e conoscitori di Macerata per far capire ai bambini quanto sia importante conoscere la propria città per diventarne ammiratori e promotori». Sul fronte dei viaggi Cherubini ricorda le trasferte in Europa e America che «mi hanno offerto l’opportunità di osservare soluzioni per la sostenibilità e per la coesione sociale che possono essere replicate con facilità».
Ed è la sostenibilità il suo vero cavallo di battaglia: «Sono anni che me ne occupo, leggendo molto, seguendo conferenze e corsi. Io credo che su questo aspetto le parole incidano davvero poco perché oggi viviamo una crisi ambientale profonda e solo il comportamento individuale può modificare il corso degli eventi. Ogni politico, anche il meno sostenibile, sta parlando di sostenibilità senza saperne nulla e magari salendo su uno dei bus cittadini che sono il simbolo dell’inefficienza della mobilità maceratese, che induce i cittadini ad un uso frequente della vettura. Personalmente dopo un percorso ventennale di studio sulla materia vivo con la mia famiglia in una casa definibile ecologica dove l’elettricità arriva da un impianto fotovoltaico, l’acqua calda da un impianto solare termico, recuperiamo le acque piovane, abbiamo vetri alle finestre per attutire la dispersione termica, abbiamo 2 compostiere per i rifiuti che fanno si che la mia famiglia produca un piccolo sacchetto di indifferenziata ogni 30 giorni. Essendo costretto in campagna ad avere una vettura per l’assenza di mezzi pubblici mi muovo con vetture poco impattanti e passerò presto all’elettrico. Beviamo l’acqua del rubinetto perché è più sana di quella nelle bottiglie di plastica e se fuori casa ho l’esigenza di acquistare acqua la chiedo in bottiglie di vetro perché la plastica sta arrivando nelle nostre case attraverso il cibo dopo aver inquinato enormemente il mare. Tra l’altro i nostri “amici” cinesi non l’acquistano più e troppa plastica differenziata va nelle discariche o negli inceneritori. Il cambiamento non si racconta, il cambiamento si attua».
Così come nell’alimentazione sostenibile e solidale: «Fui uno dei fondatori, nel 2011, del Gruppo di acquisto solidale di Macerata che fa parte della rete di economia solidale e che ha come missione principale quella di agevolare i produttori locali di qualità. Siamo più di 100 famiglie che alimentano un’economia diversa, circolare, che esalta la qualità e protegge i nostri agricoltori ed allevatori. Mangiamo bene, spendiamo come gli altri e socializziamo. Credo che questa esperienza vada allargata ad ogni maceratese offrendo un luogo fisico dove trovare tutti i fornitori locali di qualità, magari in collaborazione col Gruppo di acquisto locale. Per questo realizzeremo un mercato del sabato di qualità e lavoreremo per aiutare la formazione di una cooperativa di comunità (consumatori e produttori) che possa offrire quotidianamente prodotti locali ai maceratesi».
Cherubini conclude con il suo lavoro principale: «Responsabile contabile in un’azienda privata. Questa esperienza mi ha dato negli anni una competenza elevata nell’esame dei bilanci anche analitici, che è utile nell’amministrazione comunale seppur i bilanci siano molto diversi. Per questa propensione ho fatto spesso proposte in Consiglio che sono state accolte dall’assessore competente. Vorrei portare in amministrazione la condivisione e se ci sarà data l’opportunità di governare i consiglieri comunali avranno tutti pari dignità e le proposte interessanti di chiunque saranno approvate. Nessuna battaglia ideologica, ma confronto sulle idee per la città perché sono convinto che anche partendo da punti di vista diversi l’obiettivo per tutti sia quello di aver una città più pulita, più sicura, con opportunità per i giovani, dove le attività commerciali non vengano istigate all’evasione per la presenza di centri commerciali che svendono prodotti di dubbia qualità. Credo che la qualità migliore di un amministratore sia quella di saper ascoltare, cambiare idea e soprattutto di non pensare di essere un tuttologo. La mia lunga esperienza in realtà associative ed in dinamiche di gruppo spero e credo che mi aiuterà in questa avventura».
mi piacciono quei candidati che parlano delle proprie idee, non quelli che parlano contro il competitore di turno.La positività, che grande cosa. Poi un dubbio. La giunta comunale è un organo collegiale e le proposte vengono accolte o respinte collegialmente. Il singolo assessore non ha facoltà di approvare o respingere. Allora come si concilia che Ricotta è sempre stato contrario alle proposte e che invece l'altro assessore le ha sempre accolte? Questo era possibile negli anni settanta, prima che la legge avesse cambiato le competenze. Correggetemi se sbaglio. Aggiungo che ho stima di Cherubini e che lo vorrei vedere alleato vero del centrosinistra, così come ho stima di Boccia e di altri.
Agghiacciante
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Mi sembra che in una città ove c’è la questura il sindaco non sia responsabile della sicurezza. Magari il problema più che la sicurezza sono le barriere architettoniche, gli attraversamenti pedonali ed i cani non tenuti al guinzaglio dai proprietari.
come si permette Lei Sig. Cherubini di asserire che “I CENTRI COMMERCIALI VENDONO PRODOTTI DI DUBBIA QUALITÀ” ?
Gradirei una sua risposta in merito e la ringrazio per l’attenzione prestatami.
@AndreaPasquare Non sono certo io a dirlo signor Pasquarè ma centinaia di libri ed articoli. Gliene linko uno in fondo a queste mie poche parole. I centri commerciali (la gran parte, ovviamente nobn tutti) hanno l’unico scopo di fare profitti ed il cibo quando diventa merce perde inesorabilmente la qualità (frase che più volte ripete Petrini di Slow Food). Oggi possiamo trovare in centri commerciali noti un pollo a 5 euro al KG ed anche un bambino può capire che un pollo a 5 euro al KG, col lavoro che richiede ed il tempo che richiede, se fosse allevato e gli fosse dato il tempo per crescere non potrebbe costare quella cifra. Gli animali sono in gran parte soggetti ad allevamenti intensivi che li imbottiscono di medicine che poi vanno nei nostri piatti. Chi acquista prodotti da produttori locali bio e controllati (tipo i soci del Gruppo di acquisto solidale maceratese) sa bene come migliora la qualità dell’alimentazione e del cibo e conseguentemente la qualità della vita. I dati sull’aumento delle malattie dell’apparato digerente mostrano un evidente abbandono della ricerca della qualità dei prodotti alimentari. SE compri un olio di cucina a 4 euro al litro non puoi avere un prodotto decente, troverai dentro l’80% di olio lampante. Questione di scelte
Bella anche perché pacata, oltre che ben argomentata, la risposta del signor Cherubini.
https://m.youtube.com/watch?v=5MdOYG4SZjM
@Sig. Cherubini allora sarebbe opportuno parlare di SUPERMERCATO e non di CENTRO COMMERCIALE !!!!!
Mi scusi per la mia precisazione ma la reputo necessaria oltre che importante.
In tutti i modi io prendo le distanze da questa affermazione così generica in quanto così formulata comprende tutti i SUPERMERCATI ITALIANI e la cosa non la reputo giusta.
Im tutti i modi le auguro buona fortuna elettorale pur non essendo un si
mpatizzante del suo Movimento che democraticamente rispetto.