Paolo Renna
di Federica Nardi
«Il nostro nome è Francesca D’Alessandro. Ma ci rimettiamo alla decisione del tavolo per fare un unico candidato, altrimenti abbiamo perso un anno. Se qualcuno decide di candidarsi in modo autonomo si prenderà la responsabilità politica di fronte alla città, di sicuro quel qualcuno non sarà Fratelli d’Italia». Così Paolo Renna di FdI sullo stallo che ormai da settimane “impedisce” al tavolo del centrodestra di decidere un candidato sindaco per Macerata. Domani i partecipanti della coalizione si ritroveranno per tentare nuovamente di individuare un candidato, con ogni forza politica, in primis la Lega, che dovrà presentare una rosa da sottoporre al gradimento generale. Il rischio è quello di una spaccatura e di una doppia candidatura, che disperderebbe il lavoro fatto fino a qui e dividerebbe anche l’elettorato.
Francesca D’Alessandro
Subito dopo il “favorito” Andrea Marchiori (Lega), il nome di D’Alessandro è da tempo tra i papabili a correre da sindaco in città. Soprattutto nel caso di un ribaltone per la candidatura regionale (al momento di FdI con Francesco Acquaroli) che potrebbe far sì che la casellina del capoluogo non spetti più alla Lega ma al partito di Giorgia Meloni. La responsabilità della Lega, “l’onore e l’onere” di scegliere il nome è stata rimarcata anche oggi da Deborah Pantana, che per la seconda volta ha pressato il Carroccio sul tema. Renna comunque da parte sua insiste che «per il bene della città dobbiamo scegliere il candidato migliore, da qualsiasi parte venga. Lega in primis. Il tavolo ha detto: mettiamo i nomi migliori che ognuno può portare. Noi porteremo i nostri. Fino a ora di nomi al tavolo non ne ho sentiti. Mattia Orioli è l’unico che ha detto che si mette a disposizione da candidato sindaco. Speriamo che i tempi siano brevi. La sfida è un’alternativa seria e credibile al centrosinistra, nel tavolo ci sono persone capaci di guidare la città». Dalle quali però Renna di autoesclude: «Mi sento solo di servire la mia città, ma non da candidato sindaco». Sullo stallo Renna si limita a specificare che «a determinarlo non siamo noi di Fratelli d’Italia. Non abbiamo mai messo nessuna preclusione a nessun nome. Nel tavolo non ci sono mai stati veti su nessuno, nemmeno paventati».
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Birroccio, a Macerata si dice Birroccio, al massimo è consentito dire Birrocciu; per favore manteniamo un po’ di rispetto per le tradizioni locali.
Ormai la domanda è d’obbligo. Ma veramente tutti questi che chiacchierano proposte di nomi vogliono fare vincere il centrodestra a Macerata? Fino ad oggi si sono proposti alcuni nomi che furono in auge con il centrosinistra. Lo stesso Mosca, che si mette da parte per fare il nonno, non fece parte di “qualcosa” con Meschini? Sbaglio? Aspettano forse i lumi del “Grande Vecchio”, che da 50 anni manovra tutta la politica maceratese? Tutti sanno che sarà lui a decidere… Quindi, per favore, non portate per i fondelli i cittadini fingendo di decidere qualcosa per battere il centrosinistra di Macerata… Se state decidendo sui nomi senza presentare uno straccio di programma, ma di cosa state parlando? Di aria fritta? O forse il programma lo farete dopo le elezioni, dietro l'”input” del Grande Vecchio, manovratore del consociativismo? Sì, perché, guardiamoci nelle palle degli occhi: nel centrodestra (come nel centrosinistra) siete tutti immuni da consociativismo con i potentati di interessi economici che da sempre manovrano la Città? Forza, coraggio, ditemi chi tra voi, soloni della politica di centrodestra, non tiene conto del consociativismo? Io potrei indicare chi non fa parte del consociativismo, ma voglio che siate voi, “loggisti”, a dirmi di non fare parte del consociativismo…
proponete chi vi pare sia il candidato più accreditato, ma basta che vi decidiate presto altrimenti questa è una farsa e da voi proprio non me l’aspettavo!
Se il vostro intento è quello di far vincere gli avversari, siete sulla strada giusta!