Sandro Parcaroli, Andrea Marchiori e Paolo Arrigoni
di Matteo Zallocco (foto di Fabio Falcioni)
La telenovela è finita. Almeno secondo la Lega che oggi ha finalmente presentato Andrea Marchiori come candidato sindaco alle elezioni comunali di primavera. Con la ‘benedizione’ di Matteo Salvini arrivata ieri sera a Pesaro, la sponsorizzazione del senatore Paolo Arrigoni e del deputato Tullio Patassini e ora anche il sostegno dell’imprenditore Sandro Parcaroli.
Andrea Marchiori, avvocato. compirà 49 anni il prossimo 19 marzo
La presenza in prima fila dell’amministratore unico di Med Store, indicato in questi ultimi giorni da altri esponenti del centrodestra come il nome forte sui cui puntare, è la vera novità della conferenza di questa mattina. Perché la candidatura di Marchiori in casa Lega era pronta da dicembre – e lo abbiamo scritto 100 volte – ma è rimasta sempre sospesa per paura dei veti degli alleati. Fino a ieri quando alla riunione del tavolo del centrodestra la Lega ha annunciato che la sua scelta è definitiva facendo così quel passo che ci si aspettava da due mesi. «Ieri sera è stato comunicato questo nostro intendimento – ha spiegato Paolo Arrigoni, responsabile Lega Marche – Lasciamo agli alleati il tempo di riflettere con il profondo auspicio che tutti loro possano condividere questo progetto. Noi abbiamo raccolto il loro invito di stringere i tempi e proporre il candidato sindaco. Da oggi in questa città non si parlerà solo di Ricotta ma anche e soprattutto di Andrea Marchiori. Un giovane avvocato, un padre di famiglia e un combattivo consigliere comunale che per noi rappresenta la scelta migliore. Con lui il Municipio diventerà la casa di tutti maceratesi».
Paolo Arrigoni stringe la mano ad Andrea Marchiori
Arrigoni ha anche ringraziato Sandro Parcaroli: «Sarà un importante risorsa per il centrodestra, per questa città, per questa provincia e per questa regione». Facile immaginare che Parcaroli sarà l’uomo di punta che la Lega schiererà nelle liste per le Regionali. Al suo fianco oggi c’era Barbara Cacciolari, data per certa per una candidatura a Palazzo Raffaello. Presenti anche i parlamentari Giuliano Pazzaglini e Tullio Patassini. Non c’era invece nessun altro esponente del tavolo di centrodestra ma la presenza di Parcaroli toglie di fatto la possibilità di avere un’alternativa forte da contrapporre a Marchiori. Che è dunque il terzo candidato sindaco a Macerata dopo Roberto Cherubini (M5S) e Narciso Ricotta (Pd) che domenica ha stravinto il primo round, quello delle primarie del centrosinistra.
Andrea Marchiori e Sandro Parcaroli si stringono la mano sotto gli occhi dei parlamentari Tullio Patassini e Paolo Arrigoni
Sia Marchiori che Parcaroli ieri sera erano a Pesaro per la cena con Matteo Salvini. «Sabato 29 febbraio arriverà a Macerata l’ex ministro Gian Marco Centinaio con cui pianificheremo il progetto per la città – ha annunciato Arrigoni – Poi verrà anche Salvini che ieri sera ha fatto gli auguri e un grande in bocca al lupo a Marchiori».
Al tavolo anche il coordinatore provinciale Simone Merlini
Un Andrea Marchiori emozionato, accolto dagli applausi dei sostenitori della Lega presenti oggi nella sede di via Roma. «Sarò il sindaco della Macerata delle famiglie e dei giovani, delle persone che lavorano e di chi si impegna con la speranza di avere un lavoro sempre più difficile da trovare – ha detto – Il sindaco di chi conosceva una Macerata decorosa nei valori e nei modi di vivere e si ritrova una città salita alla ribalta nazionale per fatti atroci ed episodi di spaccio. Sarò il sindaco di chi è orgoglioso di essere maceratese e vuole che la serenità e il benessere di cui Macerata andava fiera non siano solo un ricordo. Sarò il sindaco dei dimenticati e delle persone in vista, perché ogni anima di Macerata ha il diritto di essere rappresentata ed il dovere di rendere migliore la sua città. Sarò il sindaco della buona politica che, a Macerata, si è persa nei giochi di potere e di corridoio».
I parlamentari Giuliano Pazzaglini e Tullio Patassini
Marchiori ha poi proseguito il suo discorso dicendo che «Matteo Salvini ieri sera ci ha chiesto di far vincere il centrodestra a Macerata, presto verrà a trovarci. Non racconterò superficialmente, come succede in questi casi, un programma che stiamo scrivendo a dieci, cento, mille mani con i cittadini. Lo illustreremo diffusamente un giorno dopo l’altro, tassello per tassello, con la loro collaborazione, perché la politica non è fine a se stessa, ma strumento per migliorare la qualità di vita della gente. Sono tanti i maceratesi che con entusiasmo si sono messi a disposizione per dare un contributo al progetto della Lega e sono sicuro che ce ne saranno via via sempre di più, perché la Lega è un partito in cui apertura significa reale condivisione e non retorica da comizio elettorale. Ringrazio per tutti Matteo Salvini, che ha offerto alle Marche ed a Macerata la direzione politica del senatore Paolo Arrigoni. Quanto a te, senatore, ti ringrazieremo con i fatti e il lavoro di squadra, per liberare Macerata dal suo degrado sempre più evidente». E alla fine anche quattro selfie di sostenitori della Lega che si sono avvicinati a Marchiori come fosse Salvini.
Selfie con il candidato sindaco per Barbara Cacciolari
Simone Merlini, Paolo Arrigoni e Andrea Marchiori
Paolo Arrigoni e Andrea Marchiori
Giuliano Pazzaglini, Barbara Cacciolari e Sandro Parcaroli
Gli applausi di Giuliano Pazzaglini e Tullio Patassini
Tullio Patassini e Sandro Parcaroli
Si finalmente, ottima scelta e unica scelta possibile. Persona rispettabile e rispettosa, competente e coerente. Preparata e amata dalla base leghista.
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La legittima scelta della Lega è di fatto una spaccatura del centrodestra. Non penso che tutti si ritroveranno in questa scelta che di fatto cambia lo scenario di Macerata. Ma Macerata è legata ad un progetto politico lontano da questa logica. Difficilmente riuscirà a cambiare, in questo è molto conservatore. Chi vuol capire, capisca. I prossimi giorni vedremo come andrà ed i relativi posizionamenti.
Per stare al potere senza ‘bruciarsi’ a mio avviso occorre conoscere bene Machiavelli (https://it.wikipedia.org/wiki/Niccol%C3%B2_Machiavelli),
in particolare bisogna evitare errori da Don Chisciotte (https://it.wikipedia.org/wiki/Don_Chisciotte_della_Mancia).
Il sindaco dei dimenticati. Quindi anche di quelli che erano al tavolo del centro destra, visto che se li sono proprio dimenticati. Quanto mi sarebbe piaciuto essere una mosca (un’altra non quello con la m maiuscola), come si usa dire, e aver potuto vedere il “regista” e i suoi compagni al tavolo. Ore ed ore di sedute notturne per il bene di Macerata, quella della buona politica.
Un sacrificio di tutto il centro destra, scusate quello unito, il centrodestra, che ha portato a risultati eccezionali che verranno comunicati prossimamente (forse).
La lega ha fatto come fratelli d’Italia con Acquaroli, sapeva che non avrebbe mai avuto l’ok dagli altri sul nome desiderato e ha fatto, mi pare si dica così, la fuga in avanti.
Spero per loro che non li abbiano bruciati entrambi.
Mica scemo.
Se avesse deciso di candidarsi a sindaco, ammesso e non concesso che avesse poi vinto, lo avrebbe dovuto fare -il sindaco- a tempo pieno (riunioni, studio degli atti, bilanci, convegni, assemblee, programmazione, ecc ecc ecc) e quindi giocoforza per 5 anni tralasciare il proprio lavoro e dimenticarsi di dirigere la sua attività.
Molto meglio, si molto meglio -eventualmente- un posto in Regione, dove avrebbe potuto tranquillamente continuare a gestire i suoi interessi.
E bravo il Pancaroli.
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Che Marchiori, dopo che lo scorso anno fece il famoso salto della quaglia, fosse il nome (di fatto unico e solo) che la lega potesse spendere a Macerata lo sapevano anche i dormienti di via Pancalducci.
Non c’era nessun altro nome disponibile.
Cioè a Macerata, oltre i voti, la lega non ha nulla…
Certo è che vederselo imposto da persone NON maceratesi e NON marchigiane da la giusta misura di che caravanserrai possa essere oggi la destra-centro a Macerata ed in Regione.
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Certo è che la stragrande maggioranza dei maceratesi avrà grossi problemi a dover scegliere tra Ricotta e Marchiori, gli unici due veri “candidati” sindaci con qualche possibilità di fare un eventuale ballottaggio.
Gli altri nani politici, di cui si legge in questi giorni, sono già fuori da tutti i giochi e semmai faranno le comparse per qualche posticino di sottogoverno.
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Il 29 marzo al referendum vota NO
A MACERATA LA COMPETIZIONE E’ SEMPRE STATA TRA AVVOCATI. ADESSO, CHE LA CRISI ATTANAGLIA LA CATEGORIA, ANCORA DI PIU’.CONOSCO VAGAMENTE MARCHIORI, MA MI BASTA IL FATTO CHE UN ANNO FA ERA BERLUSCONIANO ( CHE GIA’ERA UNA SCELTA SCIAGURATA )E CHE TUTTAVIA, METTENDO IN PRATICA I PRINCIPI DI SILVIO ( IN PARTICOLARE QUELLO DI FARSI I FATTI SUOI ) E’ PASSATO ALLA LEGA. OVVIAMENTE CONCORDANDO LA CANDIDATURA A SINDACO PERCHE’ LA LEGA NON AVEVA UNO STRACCIO DI CANDIDATO.
Marchiori sarà lo sfidante di Ricotta. Non sarà facile batterlo. In caso di vittoria dovrà essere il sindaco di Macerata ( non sarà facile neanche questo) e non per Macerata. Buono il consiglio di leggere ” Il Principe ” prima tappa da raggiungere visto che la lega ha tanti re e diversi imperatori.
Lega Salvini Pope perchè ormai la sua aspirazione è chiara diventare il Terzo Papa cosi potranno giocare a Tresette col Santo!
Condivido le acutissime e argomentate riflessioni di Ponzelli.
La tecnica è stata finalmente rispettata. Quando vi sono vettori che vanno ognuno per conto suo e non verso un unico punto, è necessario mettere giù un “dato stabile” come punto di orientamento, in modo che gli altri vettori convergano su di esso. Se nelle altri componenti del centrodestra esiste un senso di responsabilità – e dopo un lasso di tempo in cui si è discusso fuori dei denti e – purtroppo – pubblicamente, si decida che il candidato sindaco esiste fisicamente, si cominci a discutere di programma, facendo così venire una stretta di natiche al candidato sindaco dei cattocomunisti, fino a quando non si avrà il responso elettorale.
Quando, nel luglio 1999, i partiti che la sostenevano presero l’improvvida decisione di sfiduciare la Sindaca Anna Menghi, parlando con amici, dissi che ci sarebbero voluti 20 anni prima che il centro-destra riuscisse a riconquistare il palazzo comunale di Macerata.
Mi accorgo ora, con stremo sconforto, di essere stato ottimista!
Anna Menghi fu sfiduciata perchè non stette al gioco dei potentati economico che avevano le mani su Macerata. Adesso mi aspetto che Anna dia una mano a rendere chiara la situazione della liste del centrodestra a Macerata.
No, ma dillo un’altra volta Salvini, manco fosse candidato direttamente lui.
Simpatico il Gattafoni per la sua espressione nel credere di essere berlusconiano è già di per sé UNA SCIAGURA. Che povertà di pensiero…