Il maceratese Pietro Marcolini, assessore regionale al Bilancio
Pietro Marcolini sarà candidato alle primarie della coalizione di centrosinistra. Il maceratese ha dato il suo assenso al comitato che riunisce varie componenti” del Pd. La proposta, in un incontro ad Ancona in cui sono intervenuti 4 parlamentari Democrat: i maceratesi Mario Morgoni e Irene Manzi, l’anconetano Piergiorgio Carrescia e la pesarese Alessia Morani. Con loro nel gruppo promotore del comitato anche i colleghi di giunta Almerino Mezzolani, Antonio Canzian e Marco Luchetti, nonchè il presidente della commissione Sanità Gianluca Busilacchi. “Mi è stata chiesta una disponibilità – ha spiegato l’assessore regionale al Bilancio – e ho detto che considero la proposta spendibile unitariamente fino all’ultimo minuto e poi, dopo l’assemblea se non sarà così, con il ‘battesimo democratico’. Quindi si lascia ancora aperto uno spiraglio seppur minimo da qui al 22 gennaio, quando si terrà l’Assemblea generale, per evitare le primarie che già stanno dilaniando il partito (leggi l’articolo). Una novità visto che il suo nome, fatto anche per il capoluogo maceratese, è stato sempre considerato come alternativo alla scelta di tenere la consultazione popolare. Era lui che doveva evitare le primarie a Macerata ed è lui che molto probabilmente le farà in regione (a proposito di sindaci, presente ad Ancona questa mattina anche Romano Carancini). Entusiasmo nel gruppo dei sostenitori dell’assessore: “C’è stata unanime condivisione – si legge in una nota del Comitato per Marcolini Presidente – della candidatura che esprime autorevolezza, competenza, esperienza ed affidabilità. È garanzia di capacità di risposte e soluzioni concrete ed adeguate per le famiglie e le imprese marchigiane in un momento di grave crisi economica e sociale. Con Pietro Marcolini il processo di cambiamento viene affidato al merito; egli rappresenta la scelta migliore da offrire alla comunità marchigiana. Tutto il Pd può ritrovarsi intorno alla candidatura di Pietro Marcolini”.
La deputata Irene Manzi ha subito commentato la notizia con un post sul suo Facebook: “Questa mattina anche io ero ad Ancona. Ho ascoltato parole belle, ho ritrovato la progettualità della politica chiamata a guidare una fase difficile, ho respirato entusiasmo e voglia di ritrovarsi insieme, tutti insieme, a lavorare nel Partito Democratico per uscire dalla fase difficile che il territorio regionale ed il nostro partito a livello locale stanno attraversando. Una sfida ambiziosa che siamo pronti ad affrontare uniti”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Finalmente una buona notizia ed una speranza !!!!
Ottima candidatura
Il sì di Marcolini aiuta Carancini a Macerata; mette ugualmente in imbarazzo, per ragioni diverse, i due duellanti Comi e Spacca; spinge il Pd a dare un senso politico al confronto col presidente fabrianese uscente al di là della polemica personale sul rinnovamento (su quel terreno Spacca e Marcolini pari sono o quasi); costringe il centrodestra allo strabismo: guardare con simpatia Spacca e puntare contro il suo uomo forte in giunta; spiazza su tempi e tattiche il fronte avversario interno; evidenzia le divisioni della federazione e degli esponenti pd pesaresi; obbliga Camilla Fabbri, donna pratica e di carattere, a scelte definitive e difficili.
Un ottimo candidato. Per questo rischia di non vincere.
Pietro Marcolini una persona per bene, un politico con un’etica che lo guida, ecsoprattutto uno che sa darsi una regolata. Se diventasse il Presidente della regione sarebbe , per tutti (PER TUTTI) i Marchigiani una botta di culo pazzesca.
Finalmente una buona notizia dalla Politica!!!, Penso che abbia gestito il suo assessorato nel migliore dei modi. Marcolini rappresenta e concentra in sé le cose buone della Politica, di quella Politica che serve ad una regione come le Marche. Affidabilità, competenza, correttezza, concretezza, serietà, strategia. Spero che trovi tutti ma proprio tutti concordi……….. Complimenti per la scelta!!!
Speriamo che tutto vada in porto!!
Una candidatura che dovrebbe far ricompattare tutti, ottimo
La compagnia dei promotori non mi pare la più azzeccata: i soliti di sempre, autori dei danni più pesanti alla comunità marchigiana (vedi Mezzolani e la sua sanità per nulla eccellente)
Ma allora quando, dall’interno del Pd maceratese con un finto interesse per le sorti della città, venne fatto il nome di Marcolini (come Candidato Sindaco a Macerata) era la classica politica polpetta avvelenata????
Se Marcolini avesse detto “si” avrebbe sbarrato, a Macerata, la strada a Carancini e, nel contempo, liberava la strada per i giochetti in Regione….
Dai nemici mi guardi iddio, che “dagli amici” mi guardo io…. Mamma mia che razza di amici ha Marcolini a Macerata!!!!!
Cerasi
E’ fuori strada . Il pensiero, molto più non e’ stato, che Marcolini fosse un buon candidato sindaco di Macerata e’ esistito solo fino a quando non si è’ saputo della sua disponibilità ad impegnarsi sulla candidatura regionale . A quel punto e’ evaporato. Ad onor del vero e a prescindere dalla correttezza o meno delle motivazioni locali.
Pietro non è certamente il nuovo che avanza, ma è comunque una persona seria e preparata. Ed è anche una persona che – come ha dimostrato – sa giocare bene le sue carte.
@ Bommarito. Se non è il nuovo che avanza perché non si ritira con tutti gli altri. Poi che il nuovo, da qualunque parte venga sia meglio o peggio c’è da vederlo. Così come siam messi adesso, rigiriamo per l’ennesima volta lo stesso film. Scegliere il meglio del peggio non è mai stata una soluzione.
E’ sicuramente il candidato migliore che il centro sinistra potesse esprimere. La Fabbri è brava, ma è troppo vicina alle Associazioni di categoria che hanno fatto il loro tempo ed hanno ricevuto benefici (da Spacca) a scapito degli stessi artigiani (che avrebbero dovuto rappresentare).
Un amministratore che ha dimostrato capacità e discrezione ma soprattutto sempre estraneo ( almeno pubblicamente) ai conflitti e alle polemiche politiche svolgendo con rigore i suoi incarichi. Non è il nuovo ? Al momento non vedo astri nascenti con pari capacità amministrative. Comunque o sarà il candidato unico o sarà dura anche per lui.
Rispolverando una vecchia battuta: Marcolini è l’usato sicuro. Visto che il PD ce la mette tutta per rifilarci delle sòle moderne, quasi quasi è meglio restare fedeli al vecchio.
PD=poltronismi democratici!
Sempre gli stessi,
le stesse faccie ,
mai spazio a un giovane ………………rovina l’ equilibrio consolidato,
ii solito e collaudato Gioco squallido di Potere , passano da una poltrona ad un altra,
cosi’ tutto rimane come prima,
con un bello stipendio e pensione assicurata ,
il tutto alla faccia degli elettori !!!
lo stesso Gioco sara’ per il Comune di Macerata
@ mario iesari
Per la religione cattolica basta anche solo il pensiero.
Impuro…
@marco p
solo che per il comune di macerata dovremo accontentarci della mediocrità.
RESET IL SISTEMA è FUORI USO.
RESET IL SISTEMA è FUORI USO. VIRUS COLLUSIVO
Grazie Pietro.
Finalmente una buona notizia. Ero fortemente intenzionato a non votare più PD a livello nazionale ed anche a livello locale finchè il partito sarebbe rimasto in mano a gente senza nessuna caratura “ascari” del segretario Renzi che vuole rottamare tutto quello che lui ritiene “vecchio” ma che di fatto sta rottamando solo gli ideali e gli obiettivi di sinistra e sta distruggendo il PD.
Ne parleremo e ci faremo quattro risate quando farà il nome del candidato Presidente della Repubblica!
A parte tutto, la tua eventuale presenza in campo regionale mi dà un bel po’ di speranza che si possa finalmente invertire la rotta dopo la siagurata sbornia renziana.
In bocca la lupo!
Se a Miss Wolf non piacciono i poltronismi perche’ si sbatte tanto per averne un anticipo? Ha visto casa pound che casino? questi ragazzini impertinenti eh? manco venissero dalla Pace!
Mr. e’ l’abbreviazione di miserabile?
Perché no? Per esempio ricordiamo che il potere sovietico sembrava già completamente mummificato con un Leonìd Il’ìč Brèžnev, ma anche lì non si persero d’animo e – subito prima di mettersi in liquidazione con un Michail Sergeevič Gorbačëv – riuscirono ancora a superarsi in extremis, rimediando un posticino nella storia pure per un Jurij Vladimirovič Andropov e per un Konstantin Ustinovič Černenko.