Corridonia, il Consiglio si accende
in vista delle elezioni
Volano stracci sul centro per disabili

POLITICA - Ospedale, "Il ciclamino" e la relazione di fine mandato i punti centrali della riunione dell'assise. il sindaco Cartechini respinge le accuse dell'opposizione e risponde sui fondi Covid alle famiglie. Poi l'affondo su Nelia Calvigioni: «Dice di essere pronta a lasciare il posto ad altri, ma mi ricorda la fiaba della volpe e l’uva»

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Il sindaco Paolo Cartechini

 

Che l’appuntamento alle urne si faccia sempre più vicino per Corridonia lo dimostra anche la tensione in crescita all’interno del consiglio comunale. Ieri sera una seduta dai toni accesi con due interpellanze e due ordini del giorno dei gruppi di minoranza (ora uniti in una coalizione per la prossima tornata elettorale, ndr) a cui ha risposto il sindaco, Paolo Cartechini.
Il mantenimento dei servizi ambulatoriali all’ospedale cittadino, la fine dei lavori di ristrutturazione del centro per disabili “Il ciclamino”, i soldi del bilancio comunale stanziati per l’informativa di fine mandato e i tempi sull’erogazione dei fondi Covid alle famiglie. Questi i temi per i quali l’opposizione aveva chiesto chiarimenti.
«Per i servizi ambulatoriali – dice Cartechini – avevo già avvisato la cittadinanza con un post su Facebook ad inizio mese spiegando che tutti i servizi già presenti nel nosocomio resteranno a Corridonia, in alcuni locali nelle immediate vicinanze dell’immobile che dovrà essere ristrutturato. La dirigente dell’Area Vasta ci ha comunicato con una per del primo febbraio, spiegando che solo Odontoiatria non potrà proseguire per problemi di allestimento dell’ambulatorio. Ho chiesto, inoltre, di poter ampliare il servizio di fisioterapia e quello dei corsi pre parto, con una palestra che abbiamo messo a disposizione, senza interrompere le attività sportive pomeridiane. Siamo in attesa di ricevere una risposta».
Sono volati stracci sul centro per disabili “Il ciclamino” tra le minoranze che asseriscono di averlo a cuore e il sindaco che si toglie qualche sassolino dalla scarpa. «Vorrei ricordare – dice – che le minoranze hanno votato contro al piano delle opere pubbliche che prevedeva anche i lavori alla struttura per disabili. Evidentemente non avevano così a cuore la situazione. Dal punto di vista politico, tra tutti gli immobili comunali che potevamo scegliere per la ristrutturazione, abbiamo optato proprio per la struttura dedicata a soggetti deboli, utilizzando 150mila euro finanziati grazie a un bando regionale per il miglioramento energetico e 50mila dalle casse comunali. In merito ai tempi previsti per la fine dei lavori, il 15 marzo ci consegnano gli infissi e poi si proseguirà con gli impianti per completare l’immobile. C’è stato un periodo di fermo – ammette – perché una impresa aggiudicataria dei lavori ha rinunciato e si è perso del tempo, però i ragazzi continuano comunque a fruire del servizio in un altro locale in centro storico. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma quando la struttura sarà terminata sarà finalmente adeguata al servizio: erano cinquant’anni che non si metteva mano a questo immobile».
Poi la relazione di fine mandato che, secondo Cartechini, «le minoranze hanno strumentalizzato. Il bilancio sociale è una opportunità che la legge non vieta – dice – , purché sia realizzato prima della convocazione dei comizi elettorale. Durante l’amministrazione Calvigioni sono stati spesi 66mila euro in due legislature per giornalini e addetti stampa esterni, circa 33mila euro ogni fine mandato. Ora ne spendiamo a malapena 15mila, perché si tratta solo della stampa e della spedizione. Ci sembra giusto – dice – che a fine mandato ci sia un resoconto fatto ai cittadini. Tra l’altro non ci siamo inventati niente: sono scelte che hanno fatto anche altri Comuni limitrofi».
Infine la replica sui fondi statali legati all’emergenza sanitaria. «Ci vengono attribuite perdite di tempo – dice Cartechini, ma è tutto falso. Innanzitutto abbiamo dovuto fare il bando calibrato alle situazioni cittadine e poi, al momento della consegna delle domande, solo una minima parte era in regola. A quel punto le strade da prendere erano due: finanziare solo quelle poche in regola o, come invece abbiamo fatto, chiamato tutti gli altri e chiedere la documentazione integrativa. In questo modo solo tre soggetti sono stati esclusi. Prossimamente liquideremo le somme».

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Nelia Calvigioni e Paolo Cartechini durante la cerimonia di insediamento cinque anni fa

Cartechini coglie l’occasione per rispondere all’intervista che Nelia Calvigioni aveva rilasciato a Cronache Maceratesi ed in cui aveva rivendicato la paternità dei fondi per la sistemazione della scuola Manzoni.
«Quei cinque milioni e 200mila euro – replica Cartechini – risalgono al periodo della nuova amministrazione. Se dovessimo parlare solo di promesse, tutti ne abbiamo ma bisogna vedere quali si concretizzano. Negli ultimi cinque anni sono stati finanziati altri progetti come ad esempio la scuola di Colbuccaro che, la Calvigioni non aveva inserito tra le priorità e solo durante la nostra legislatura è stato inserito nell’ultima ordinanza del commissario Legnini».
Poi l’affondo nei confronti della consigliera di minoranza che era stata eletta con il gruppo di Cartechini. «Vorrei sottolineare la mancanza di coerenza – dice il sindaco – . Negli ultimi anni, Nelia Calvigioni e Paolo Bertini (consiglieri passati all’opposizione, ndr) stanno votando contro ad alcuni punti, come l’ubicazione delle scuole e i lavori del marciapiede per raggiungere il cimitero, che erano inseriti nel programma elettorale di cui anche lei ha fatto parte». Sulla possibilità che Nelia Calvigioni non sia la candidata dei gruppi di opposizione la provocazione di Cartechini: «Dice di essere pronta a lasciare il posto ad altri, ma mi ricorda la fiaba della volpe e l’uva».

(g.s.)



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