Rottura tra centrodestra e minoranze
«Procediamo per la nostra strada,
un’alternativa alla chiusura della Calvigioni»

ELEZIONI CORRIDONIA - FdI, Lega, Forza Italia e Udc si dicono decisi a presentarsi con un blocco a parte, dopo la fuga in avanti delle opposizioni che hanno annunciato la presentazione del candidato sindaco. In pole per i partiti resta Cesca, che però ancora non ha sciolto le riserve

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Sabrina Ponziani

 

Ormai la rottura è consumata. Dopo la fuga in avanti delle minoranze di Corridonia che ieri hanno annunciato per sabato la presentazione del proprio candidato, o meglio candidata, perché ci sono pochi dubbi sul fatto che sia Giuliana Giampaoli, sembra ormai non ci sia più spazio per un accordo con i partiti di centrodestra. Salvo clamorosi colpi di scena. Così, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Udc si preparano a costituire il terzo blocco (quarto considerando anche l’attuale maggioranza) e correre in solitaria in vista del prossimo appuntamento alle urne, vista anche la chiusura a liste di partiti dell’unico candidato al momento ufficiale, Sandro Scipioni. «Stiamo procedendo per la nostra strada – ammette Sabrina Ponziani di Fratelli d’Italia, dopo il vertice tra rappresentanti comunali avvenuto ieri sera – Lavoreremo a un nostro candidato, valutando quante liste fare».

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Andrea Manciola

Una opzione, infatti, è quella che ogni simbolo presenti una lista e, tutte insieme, appoggino il candidato del centrodestra. Bisognerà però valutare se ogni partito riuscirà a creare un proprio gruppo di persone. Per quanto riguarda il candidato che le rappresenti tutte, invece, non è ancora sfumata l’ipotesi di Massimo Cesca che, però, non ha ancora sciolto le riserve. Contattato da Cronache Maceratesi ha preferito non rilasciare dichiarazioni.

«Siamo ancora fermi su di lui – ammette Andrea Manciola di Forza Italia – . Ci abbiamo parlato e aspettiamo che ci dia la sua disponibilità. Se non dovesse accettare stiamo comunque vagliando una soluzione alternativa per cercare di arrivare a una sintesi velocemente». Per quanto riguarda la corsa come solo centrodestra Manciola ribadisce che «da parte Forza Italia la volontà è quella di affrontare la campagna elettorale con una propria lista che identifichi il partito e che andrà in appoggio a un candidato unitario di tutto il centrodestra». Sulla stessa linea Luigi Baldassarri del Carroccio.

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Luigi Baldassarri

«Sentiremo i nostri responsabili provinciali – dice – poi valuteremo. Bisogna aspettare qualche giorno. Oltre a Massimo Cesca che non si è ancora pronunciato, ma che resta in pole position, abbiamo anche altri nomi. L’importante – conclude – è essere uniti e trovare una alternativa alla chiusura della Calvigioni».

A pesare sul mancato accordo, proprio la scelta del nome su cui puntare. Secondo le minoranze sarebbe dovuto toccare a loro scegliere, come aveva detto chiaramente su Cronache Maceratese la stessa Calvigioni, mentre i partiti non hanno mai accettato questo diktat pretendendo che si ragionasse da pari. Inoltre, avrebbero influito, stando ad alcune indiscrezioni, anche alcune imposizioni sulle scelte dei ruoli chiave, dal vicesindaco agli assessorati, e di alcuni punti programmatici.

(g. s.)



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