Il palazzo comunale di Corridonia
«Siamo consapevoli che si tratta di una sfida difficile, fortemente impegnativa. Ma si tratta di una responsabilità che vogliamo assumerci in pieno insieme a tutti quelli che insieme a noi vorranno percorrere questa strada, consci della fondamentale importanza che la scadenza elettorale delle Comunali rappresenta per Corridonia». Anche il centrodestra scende in campo compatto in vista delle prossime elezioni. A parlare, infatti, sono i referenti o coordinatori di Forza Italia (Andrea Manciola), Lega (Luigi Baldassarri), FdI (Sabrina Ponziani) e Udc (Umberto Spalletti).
«Da diverse settimane – dicono i quattro – ci stiamo confrontando con la ferma volontà di affrontare l’appuntamento elettorale come centrodestra unito e con la responsabilità di dare una nuova amministrazione alla nostra città, da 5 anni ferma e che ha perso treni importanti. Corridonia si è trovata all’interno di un buco nero dove l’assenza di politica e relazioni forti con i partiti, nonché la lontananza dalle istanze che contano ai livelli più alti, l’ha condannata a un isolamento che, solo per fare un esempio recente, ha visto non eleggere nemmeno un consigliere provinciale nella scorsa tornata. Oggi anche a Corridonia è presente unito e determinato il centrodestra. Si tratta di quel centrodestra che governa le Marche, la Provincia di Macerata e le città principali della nostra provincia: anche nella nostra città abbiamo l’obiettivo di portare all’attenzione dei cittadini la migliore proposta che possa essere sintesi delle varie realtà sociali ed economiche del territorio e che dia una sterzata decisa al modo di amministrare la cosa pubblica da parte della Giunta Cartechini».
«Questi obiettivi – aggiungono – possano essere perseguiti amministrando con competenza, impegnandosi nell’ascolto e nel cercare di risolvere i problemi dei cittadini, ripartendo da una politica che abbia origine dal basso, nei territori, fra le persone. Sarà nostro impegno dare voce a tutte le associazioni che a Corridonia operano nel campo dello sport, della cultura e del sociale, perché siamo fortemente convinti dell’importanza che queste hanno nell’educazione dei nostri giovani. Dagli incontri che abbiamo avuto è emersa la ferma volontà delle forze di centrodestra di presentarsi alle prossime elezioni unite per condividere un percorso che faccia tornare a Corridonia la politica e le restituisca quella centralità ed importanza che negli ultimi anni ha perso. Per fare questo, sarà necessario il dialogo ed il confronto con tutte le altre forze politiche e civiche che vorranno condividere insieme a noi un percorso per consentire a Corridonia di avere una nuova amministrazione fatta di persone competenti, oneste, trasparenti e capaci di avere un confronto leale per il bene di tutta la città. Vogliamo che la nuova amministrazione che si insedia sia immediatamente operativa, che abbia esperienza specifica, pronta e capace ad affrontare le opportunità per lo sviluppo della città, che sappia interagire fin da subito con le istituzioni regionali, nazionali e comunitarie, perché Corridonia ha già perso troppe occasioni e non può permettersi di perderne altre».
Al momento dunque, in attesa di che anche l’attuale maggioranza di centrosinistra e il sindaco Cartechini facciano un passo, sono già tre le formazioni che si sono dette pronte alla sfida: “Corridonia Rinasce” di Sandro Scipioni, gli attuali quattro gruppi di opposizione capitanati da Nelia Calvigioni, Francesco Calia e Matteo Ceschini, e il centrodestra unito.
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Bene, bene, bene… Finalmente, dopo che i consiglieri comunali di minoranza hanno dato fuoco alle polveri, e Sandro Scipioni, che ha provocato una reazione presentandosi come candidato sindaco con il suo gruppo, i partiti di centrodestra hanno chiuso il cerchio per mandare a casa il PD e i suoi alleati, con il loro probabile candidato sindaco, l’attuale sindaco Paolo Cartechini.
Adesso la prima cosa da fare è che i tre gruppi si incontrino tutti insieme per tentare di elaborare un programma che elimini le intenzioni dell’attuale maggioranza sull’argomento scuole da costruire, insieme ad altre realizzazioni strategiche, che, come afferma Scipioni, siano lanciate nel futuro di venti, trenta anni. Dopo aver elaborato il programma da presentare alle elezioni e ai cittadini, si cercherebbe il candidato sindaco, che dovrebbe dare garanzie di onestà, efficienza, diplomazia… Sarà difficile trovarlo?
Dopo aver ascoltato le proposte del programma, già si capirà chi avrebbe la stoffa per essere scelto come sindaco. Insieme ad una classe politica dirigente, magari da riutilizzare a livello provinciale e regionale. E magari oltre.
La pandemia del Covid ha sparigliato tutte le carte politiche che tenevano insieme una casta partitica e il Parlamento. Occorre riformare una classe politica dirigente di nuovo conio, buttando fuori coloro che non si adeguano ad un nuovo corso politico, che non dovrà più fondarsi su di un uomo del Destino, o della Provvidenza, che metta d’accordo cani e porci, e nel contempo essere l’emissario imposto dai poteri mondiali speculativi, che nilla hanno a che vedere con le popolazioni europee e le rispettive Patrie. Sto riferendomi a Draghi…
O sarà così, o gli Italiani si ridurranno ad essere schiavi di un regime tipo cinese capitalcomunista.