«Siamo costretti a parlare della cartella clinica di Pamela perché lo ha già fatto la famiglia, esibendo in televisione una pagina relativa alla terapia praticata alla giovane, che si dice essere stata però oscurata. Non è cosi – dice l’avvocato Gianfranco Formica, legale della comunità Pars -. Dall’originale consegnato dalla Pars in procura, dal quale è stata evidentemente tratta la fotocopia mostrata in televisione, sono ben identificabili anche tutti i farmaci, i quantitativi ed i tempi delle rispettive somministrazioni.
Come risulta da altra parte della cartella, però, a partire dal 15 gennaio la terapia è sostanzialmente cambiata, talchè un operatore, a beneficio dei colleghi, ha ritenuto di dover sfumare a matita i farmaci a quel punto dismessi; da qui la ipotizzata loro cancellazione, che cancellazione non è. Risultano, invece, di seguito ben leggibili i nuovi farmaci prescritti ed uno la cui somministrazione non era stata dismessa, che erano ancora utilizzati alla data della fuga della ragazza. Ripeto, basterebbe prendere visione dell’originale della cartella consegnata alla Procura per avere conferma della buona leggibilità della pagina in questione e, prima ancora, che la deprecata cancellazione è eliminabile a semplice tratto di gomma. Il tutto a conferma della totale trasparenza di tenuta del documento. Ferma, dunque, la buona fede dei familiari di Pamela, con i quali la Pars si è sempre positivamente rapportata, è certo che una semplice preventiva loro richiesta telefonica di chiarimento avrebbe di sicuro evitato un deprecabile danno di immagine alla Comunità da me assistita».
Pamela, cancellata la cartella clinica La nonna: «Mia figlia in tv per pretendere la verità»
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L’arte di arrampicarsi sugli specchi è viva e vegeta, non c’è che dire! Si potrebbe obiettare che potevano benissimo coesistere due copie, una corretta e una ‘tal quale’.
Non chiamatela cartella clinica, chiamatela blocco notes, foglio appunti ecc. Mai visto chi i dottori negli ospedali quando cambiano un medicinale, cancellano quello precedente. Mi sa che qualche reato in un comportamento del genere da qualche parte verrà sicuramente contemplato. Come scusa, avrei dato la colpa alla stampante in cui c’era troppo inchiostro. Vorrà dire che se con una semplice sgommata si cancellano le cancellature, la prossima volta a ” Quarto grado ” vedremo la cartella nella sua completezza. Credo, saranno i presentatori della trasmissione a fare questa doverosa richiesta. In caso contrario, il programma perderebbe di credibilità.
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la documentazione socio sanitaria viene compilata con professionismo, quella pubblicata rievoca caos omissioni e incompetenze