Paolucci “attacca” la Maceratese:
«Si sono autodefiniti squadra da battere,
hanno un solo risultato a disposizione»

ECCELLENZA - Il capitano della Civitanovese in vista del derby di domenica ringrazia i sostenitori rossoblu: «Questa volta potremo contare sull’enorme apporto del nostro dodicesimo uomo in campo, dovunque andiamo con lo stupendo tifo che abbiamo giochiamo sempre in casa». Non risparmia frecciate all'avversario: «Noi, con umiltà, pensiamo una gara alla volta senza dover guardare la classifica che adesso conta molto poco, come le chiacchiere»

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L’esultanza della Civitanovese dopo il rigore trasformato da capitan Paolucci

di Andrea Cesca

Michele Paolucci accende il derby. «Loro si sono autodefiniti la squadra da battere, hanno un solo risultato a disposizione» afferma il capitano dei rossoblu «Noi andiamo a giocare per difendere l’onore della nostra città e rendere orgogliosi i nostri tifosi. Non vedo l’ora di giocare questo derby, ce lo siamo guadagnato sul campo, dallo scorso anno in Promozione».

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L’arrivo dei tifosi della Civitanovese dal lungomare sud in occasione del derby di Coppa

Dopo la doppia sfida di coppa Italia che ha visto il passaggio del turno da parte dei biancorossi, Maceratese e Civitanovese tornano ad affrontarsi per la terza volta in meno di un mese, questa volta in campionato. «Da quello che ho sentito e che ho anche letto nelle scorse settimane, credo che noi giochiamo per obiettivi diversi rispetto alla Maceratese – spiega Paolucci -. Ho sentito dalla loro parte che sono sicuri di vincere il campionato, hanno il peso di dover vincere per forza in questa partita. A differenza nostra che invece abbiamo il desiderio ma anche l’umiltà di pensare una gara alla volta senza dover guardare la classifica che adesso conta molto poco, come le chiacchiere. Quello che conta di più è il campo e quello che dimostriamo sul terreno di gioco».

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Il post di Michele Paolucci

Il 3 settembre scorso al Polisportivo di fronte a circa tremila spettatori «il numero vero dei tifosi presenti non lo sapremo mai» Michele Paolucci mise a segno dal dischetto degli undici metri la prima rete contro i rivali di sempre. E al termine della gara, in coda alla foto che lo ritraeva festante sotto agli ultras della Civitanovese, scrisse: «Un uomo percorre il mondo intero in cerca di ciò che gli serve e torna a casa per trovarlo». La sua storia in due righe. Nel match di ritorno disertato dagli ultras della Civitanovese in disaccordo con l’orario di inizio della partita a far parlare è stata la squalifica di quattro anni comminata allo storico custode rossoblù Sandro Piampiani. «Io conosco la verità come la conosce qualche altro mio compagno, lo stesso Sandro e il guardalinee», puntualizza Paolucci. Il tono della voce, più delle parole, è denso di significato: «Posso solo dire che sono molto rammaricato per quanto è accaduto, non penso proprio che sarebbe dovuta andare così». Il presidente Mauro Profili ha già fatto sapere che la Civitanovese farà ricorso.

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Festa rossoblu dopo il successo sul Chiesanuova

Dopo tre giornate di campionato la classifica recita Civitanovese punti 6, Maceratese punti 3. «Abbiamo avuto una prima parte di stagione abbastanza movimentata, è inutile negarlo. Abbiamo avuto tre allenatori e due direttori sportivi, in altre squadre questi avvicendamenti avrebbero potuto destabilizzare l’ambiente – afferma Paolucci -. Nonostante questi scossoni la squadra ha risposto presente sul campo e lo ha fatto con una grande forza interiore, questo vuol dire che la società può stare tranquilla perché c’è un gruppo di ragazzi che rema dalla stessa parte e che mette l’obiettivo comune prima di ogni altra individualità. Una peculiarità che alla lunga fa la differenza nelle squadre che vogliono fare qualcosa di importante. Mi fa piacere che chi è arrivato quest’anno alla Civitanovese ha già capito che il bene della squadra è più importante di quello dei singoli. Questo ci aiuterà infinitamente».

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Michele Paolucci in campo contro il Chiesanuova

Poi il bomber di sempre delle giovanili della Juventus si toglie un sassolino dalle scarpe: «A differenza di quanto detto in maniera poco scaltra e abbastanza superficiale da qualcuno noi siamo una squadra in costruzione, ci stiamo ancora conoscendo tra di noi, la rosa è cambiata parecchio. Il nuovo allenatore è arrivato da poche settimane, sta conoscendo tutte le nostre caratteristiche. La Civitanovese non ha ancora espresso la totalità del proprio potenziale, ma per dimostralo abbiamo un campionato davanti, i conti li faremo alla fine». Le vie adiacenti allo stadio Helvia Recina di Macerata saranno off limits, in coppa Italia senza i tifosi della Civitanovese c’era un elicottero che presidiava la zona. Potrà sembrare esagerato ad uno come Paolucci che ha giocato derby in stadi ben più caldi, come Catania-Palermo.

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Lo striscione esposto dai tifosi della Civitanovese durante il derby di mercoledì all”Helvia Recina

«Gli sfottò in un derby del genere ci devono stare perché fanno colore, come i cori e gli striscioni. A Civitanova in Coppa Italia c’è stata un enorme dimostrazione di civiltà da parte dei nostri tifosi ma anche dei loro, perché tutto è andato bene. Non ho visto nessun tipo di problema tra le tifoserie, è stata una festa di sport. Mi auguro che anche stavolta tutto vada bene, i nostri tifosi nella passata stagione sono andati ovunque, sono stati rispettati, hanno ricevuto i complimenti per come sostenevano la squadra anche in trasferte impensabili. Non c’è mai stato un singolo episodio in cui hanno creato disagio. Da civitanovese il loro atteggiamento mi ha reso orgoglioso. Sono convinto che chi va alla partita lo fa per sostenere la propria squadra del cuore e vedere un bel derby, non vorrei che si enfatizzasse troppo la rivalità. E’ giusto per eventi del genere prevedere un po’ di sicurezza, ma in chi rappresenta la propria squadra e la propria città c’è tutto l’interesse ad essere ricordato come quello che va a tifare.

Derby_Maceratese_Civitanovese_FF-13-325x217Sono convinto che potremo avere una bellissima partita sotto ogni punto di vista, mi auguro che ci sia uno splendido spettacolo sugli spalti. Questa volta noi potremo contare sull’enorme apporto del nostro dodicesimo uomo in campo. In verità dovunque andiamo con lo stupendo tifo che abbiamo noi giochiamo sempre in casa». Come giudica Paolucci il livello del campionato di Eccellenza? «L’Eccellenza è diversa dalla Promozione, ho notato che c’è una maggiore qualità globale. Ogni partita ti giochi comunque tutto fino allo scadere, anche se una squadra è in svantaggio cerca sempre di mantenere l’equilibrio. Le difese sono molto ben organizzate, bisogna essere preparati tecnicamente, tatticamente accorti, conoscere l’avversario, preparare bene la partita. Come in tutti i campionati le qualità tecniche dei giocatori fanno la differenza, ma devono essere supportate da qualità fisiche e soprattutto caratteriali».


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Maceratese, Perri non ha dubbi: «Niente di meglio del derby per riprendere la strada giusta»

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