Andrea Doria
«La mia non è un guerra personale, ma la strada che ha preso Forza Italia a Civitanova non mi piace. E come me la pensano anche diversi altri simpatizzati o tesserati a cui non piace la linea di chi guarda agli interessi privati. E’ una questione di metodo». Con queste parole Andrea Doria, azzurro candidato in polemica col suo partito a fianco di Silvia Squadroni, risponde alla questione posta durante la presentazione della lista di Forza Italia, quando il sindaco uscente Fabrizio Ciarapica ha detto: «Chi non è qui oggi è fuori dal partito» (leggi l’articolo).
«Sto scrivendo una lettera, che poi renderò pubblica, al presidente nazionale Tajani, al commissario regionale Battistoni e per conoscenza ai consigliere regionali – dice Doria – In questa lettera scriverò le motivazioni che mi hanno spinto ad appoggiare Silvia Squadroni. Innanzitutto la professionalità e la qualità che mette in campo, il fatto che sia una donna, e poi ci sono tutta una serie di errori fatti in questi anni dall’amministrazione. Io i problemi li ho posti all’interno del partito, a partire dal metodo di governo che oserei definire estemporaneo, senza visione di insieme: ditemi un’opera pubblica inaugurata in questi cinque anni? Ciarapica ha inaugurato solo un supermercato, dove peraltro doveva sorgere un centro per l’Alzheimer con annesso centro per l’Autismo, o comunque una struttura di utilità pubblica e sociale. Però la punta dell’iceberg è sicuramente la questione porto Dubai, dove il privato ha presentato ricorso dando incarico a un famosissimo avvocato che ha la nomea di non fare i ricorsi se non li vince. Probabilmente quindi ci troveremo in una condizione per cui la delibera di Consiglio sarà annullata e il problema è che proprio esponenti del mio partito si erano esposti in maniera positiva a favore di questo progetto. Per questo il mio appello a tutti gli operatori del porto è quello di votare Silvia Squadroni, perché è un voto di garanzia: c’è l’assoluta certezza che tale situazione sarà tenuta sotto controllo, perché l’indirizzo politico è molto chiaro».
«Poi è chiaro che nel corso del tempo tante altre cose che non mi hanno trovato d’accordo – aggiunge Doria – infatti ho chiesto a Silvia Squadroni di inserire nel programma tra le altre cose la riacquisizione di Villa Eugenia, non solo perché a Civitanova manca un polmone verde, ma perché Villa Eugenia può essere utilizzata come luogo istituzionale. Poi ho chiesto di proseguire con l’idea di realizzare una rsa alla Stella Maris. Sento spesso parlare della figura del sindaco Marinelli da queste persone, lui è stato sicuramente uno dei miei maestri, ma non ricordo si buttasse in situazioni urbanistiche roboanti, anzi portava avanti progetti per il bene pubblico. Io il centrodestra l’ho conosciuto così e non è lo stesso che ho visto in questi cinque anni. La questione del video fuori onda, senza entrare nel merito giudiziario della vicenda, sicuramente passerà alla storia della politica comunale. Per questo dico, al di là dei partiti di provenienza, valutate la persona. Alle amministrative bisogna scegliere una persona in grado di far crescere Civitanova al meglio e in questo Silvia Squadroni è una garanzia».
***
L’incontro “No woman no panel”
Molto partecipato e coinvolgente l’incontro “No woman no panel” (Senza donne non se ne parla) che si è svolto sabato allo stabilimento balneare Giovanni e Anna, promosso e organizzato dalla lista “RiformiAmo Civitanova” a sostegno della candidata sindaco Silvia Squadroni.
Il variegato mondo femminile, attraverso le sfide e i temi contemporanei del lavoro e della famiglia, delle diseguaglianze di merito e retribuzione, fino ai temi dello stalking e della violenza, è stato delineato gli delle ospiti Maria Torlini (psicologa e psicoterapeuta), Samantha Bartolucci (coordinatrice Covid Hospital di Camerino, nominata Cavaliere della Repubblica dal Presidente Mattarella), Deborah Pantana consigliera di parità della Provincia di Macerata, e dell’ospite d’onore Lucia Annibali, deputata di Italia Viva e componente della Commissione Giustizia della Camera. L’incontro è stato condotto dalle candidate della lista RiformiAmo Daniela Mazzaferro e Paola Macerata.
«Con levità, ma con serio approfondimento – spiega la lista – è stato sviscerato il tema della conversazione, che mirava a puntualizzare cosa l’Ente locale può e deve fare per contribuire ad una migliore qualità della vita della popolazione femminile». Risposte fornite nelle conclusioni, affidate alla candidata sindaca Silvia Squadroni. «Innanzitutto un nuovo metodo di governo, che preveda inclusione ed educazione; attenzione massima e prioritaria alle esigenze familiari (asili nido e strutture dedicate per gli anziani), recupero di spazi e rafforzamento di servizi in favore di donne vittime di violenza o di situazioni di disagio – ha specificato la Squadroni – Troppo spesso il modello di emancipazione che la donna fino ad oggi ha seguito si basa sugli ideali maschili; invece di capire cosa veramente ci valorizzi in quanto donne, spesso aderiamo all’idea che il modello vincente sia quello maschile e rischiamo di assistere a processi di mascolinizzazione delle donne, perdendo la dialettica tra la polarità maschile e quella femminile. Recuperiamo il ruolo della donna nella famiglia, nella società, nel lavoro; tutto ciò nel rispetto del ruolo maschile, in un dialogo costruttivo ed in un confronto continuo».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Con benevola ironia, credo che Forza Italia se ne sia fatta ampiamente una ragione se il signore in questione abbia deciso di candidarsi con altri, cinque stelle & co. Da un po’ avevamo già recepito lo scoop 🙂 e forse non serviva l’odierna conferma. Sono mesi che viene presentata la narrativa di un fronte forzista spaccato, cosa che non risponde al vero. Invece, trattasi solamente di un privato cittadino al quale, a differenza degli altri 500 candidati consiglieri, viene accordata inconsueta visibilità dai media locali, chissà perché… Riguardo la lettera, il consiglio sarebbe di evitare sprechi di tempo e di carta dato che i vertici di partito hanno probabilmente ben altro da fare. Ben intesi ciò rimane solo un consiglio. Forza Italia è sinonimo di libertà e il signore in questione faccia volentieri ciò che ritiene più opportuno, buona campagna elettorale anche a lui.