Fuori onda, il legale di Ciarapica:
«Ci sono gli Ip di chi era connesso»

CIVITANOVA - L'avvocato del sindaco uscente dopo la denuncia per il video del post Consiglio del 2020 rincara la dose: «Noi sappiamo numericamente chi c’era connesso. Siamo andati in procura per una questione di sicurezza del Consiglio e dei consiglieri». Il primo cittadino: «Sulla questione non rilascio e non ho mai rilasciato dichiarazioni»

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Un momento del fuori onda tra Fabrizio Ciarapica, Claudio Morresi e Sergio Morosi

 

«Abbiamo fatto la denuncia anche sulla base degli accessi avvenuti all’epoca, i log sul sito sono certificati da una società esterna, questi accessi hanno un indirizzo ip, che viene mantenuto. Da qui è possibile risalire a chi fosse collegato quella sera. Noi sappiamo numericamente chi c’era e se era riconducibile a una identità umana o meno ossia se si trattava invece di programmi bot usati dai motori di ricerca». Sono le parole dell’avvocato Gian Luigi Boschi che ha voluto chiarire con Cronache Maceratesi alcuni aspetti della vicenda. Boschi è il legale incaricato dal sindaco uscente Fabrizio Ciarapica di presentare una denuncia in procura sul caso del video fuori onda post Consiglio comunale del 20 ottobre 2020.

Il primo cittadino preferisce non commentare la vicenda: «Io penso alla campagna elettorale – ha detto Ciarapica contattato da Cronache Maceratesi – di questo se ne occupano i legali. Sull’argomento non rilascio e non ho rilasciato a nessuno dichiarazioni». Il  suo avvocato fornisce altri dettagli sul video in questione, che riprende lo stesso Ciarapica, il presidente del Consiglio Claudio Morresi e il segretario comunale Sergio Morosi parlare a fine assise di alcune questioni amministrative: della bocciatura della variante Amadori che si era consumata proprio quella sera in assise e della delibera che si sarebbe dovuta “infiocchettare” meglio per i consiglieri di maggioranza, dei soldi di Gas Marca, dell’incarico per il progetto del Varco sul mare. Con il sindaco che ad un certo punto si era vantato di aver sponsorizzato il suo collega di partito Corrado Perugini (vice coordinatore provinciale di Forza Italia) per un incarico tecnico relativo al nuovo supermercato di Fontespina.

Il video è stato reso pubblico, creando un vespaio di polemiche, dalla candidata sindaca Silvia Squadroni che assicura di averlo ricevuto da un cittadino che era rimasto collegato. La sua tesi in pratica è che i tre stessero parlando, senza rendersene conto, con lo streaming rimasto acceso per sbaglio dopo la fine del Consiglio. Tanto che ieri ha anche annunciato di essere pronta a querelare per calunnia nel caso fosse stata denunciata e che ci sarebbero diverse persone pronte a testimoniare in suo favore. Il video in questione era già stato acquisito dai carabinieri di propria iniziativa subito dopo che la Squadroni lo aveva reso pubblico e sul caso la procura ha aperto un fascicolo per verificare se vi siano o meno profili di reato, fascicolo che al momento sarebbe senza indagati.

Al fascicolo aperto dalla procura, si aggiunge ora la denuncia di Ciarapica. «Quando finisce la discussione è l’1,48 – dice oggi l’avvocato Boschi – il video inizia dalle 2, significa che si cono circa 12 minuti mancanti. Cosa avviene in quei minuti? Chi li ha tolti? Inoltre siccome il video sarebbe stato fatto a ottobre 2020 ed è uscito a maggio 2022 se qualcuno ha commesso attività illecita, ci chiediamo se ciò sia avvenuto anche altre volte e se vi siano altri video registrati. È una questione di sicurezza del Consiglio e dei consiglieri. Non è questione del contenuto del video che a nostro avviso non contiene aspetti penalmente rilevanti».

(redazione CM)

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