Fabrizio Ciarapica e Francesco Battistoni oggi a Civitanova
Il sottosegretario di Stato alle politiche agricole alimentari e forestali Francesco Battistoni è stato in visita istituzionale oggi a Civitanova, ha incontrato il sindaco uscente e candidato per il bis Fabrizio Ciarapica. Tanti i temi trattati dalla filiera agricola e biologica alla pesca. Proprio su quest’ultimo argomento il senatore e commissario regionale di Forza Italia Battistoni ha rimarcando l’importanza del comparto pesca e acquacoltura sull’intero sistema economico cittadino. «È notizia di questa mattina, inoltre – spiega Battistoni – che per venire incontro alle esigenze dei pescatori, preoccupati dell’aumento del costo del gasolio, oggi è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto che metterà a disposizione ben 20 milioni di euro di risorse individuate per fare fronte all’emergenza “caro carburante”. Un’economia quella di Civitanova legata a pesca, turismo sostenibile e una ristorazione che punta sempre più sulla valorizzazione dei prodotti del territorio che propone al turista un’occasione straordinaria per capire le particolarità della città attraverso un’esperienza sensoriale slow ed unica. Stesso dicasi per il binomio agricoltura e turismo che – conclude il senatore – volge lo sguardo all’entroterra cittadino, un’area vasta che vanta caratteristiche uniche dal punto di vista del patrimonio ambientale, storico e culturale».
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Giuseppe Conte cn la deputata civitanovese Mirella Emiliozzi
«Finalmente il Governo ha raggiunto l’accordo, sul quale per mesi abbiamo lavorato, insieme alle forze di maggioranza. Dopo 20 anni di inerzia ci siamo ritrovati di fronte ad un pasticcio, una matassa che necessariamente andava sbrogliata». Così la deputata del M5S Mirella Emiliozzi dopo che il Governo ha raggiunto l’accordo sulla questione relativa ai balneari e alle concessioni demaniali. «Per noi – torna a dire – era fondamentale trovare un compromesso, un punto di incontro fra gli interessi delle imprese, dei lavoratori, degli utenti e dello Stato. Entro dicembre 2023 avremo gare pubbliche e, ai fini della trasparenza amministrativa, è importante l’inserimento dell’informativa alle Camere che abbiamo richiesto, sull’esito delle procedure selettive non completate a dicembre 2023, e sulle ragioni che ne hanno eventualmente impedito la conclusione. Sono escluse dall’applicazione della Bolkestein la cantieristica navale, la mitilicoltura e la maricoltura. Sulla nautica da diporto, sui punti di ormeggio e sulle aree prospicenti agli alberghi e ai camping, dovremo attendere una specifica disciplina nei decreti attuativi. Con l’accordo sarà riconosciuto un equo indennizzo a carico del subentrante e sono previste delle tutele premiali a favore delle microimprese, soprattutto a carattere familiare, nonché delle società sportive e del terzo settore. Con questo nuovo quadro normativo si possono creare le condizioni per una stagione di crescita di tutto il comparto. Ci tengo a sottolineare che il M5S si è trovato di fronte ad una situazione a dir poco ingarbugliata da anni di nulla, di immobilismo e di false promesse. Se qualcosa poteva essere fatto per non trovarsi in questa situazione, era prima che il governo Berlusconi recepisse la normativa Bolkestein. Non abbiamo potuto far altro che prendere atto della normativa vigente, essere franchi sul futuro a costo di essere additati come colpevoli, e lavorare a una soluzione».
Mirella Paglialunga
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«Con i sindaci di Monte San Giusto e Montecosaro Andrea Gentili e Reano Malaisi parleremo di cittadinanza sociale e servizi alle persone nelle prospettive di cooperazione in rete. Tutte le persone contano». Sono le parole della candidata sindaca di centrosinistra Mirella Paglialunga, che ha organizzato per mercoledì 1 giugno alle 21 un incontro in sala consiliare che ha al centro l’Ambito territoriale sociale 14. Ambito nato con il compito di avviare nuove forme e modalità di progettazione, organizzazione e gestione associata dei servizi sociali di un determinato territorio. E che comprende nove Comuni: Civitanova, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati e coincide con il territorio del distretto sanitario di Civitanova dell’Area Vasta 3. Con Civitanova è l’ente capofila.
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Interviene sul caso dell’antenna a IV Marine il candidato consigliere del Pd Francesco Micucci. «Ancora una volta il sindaco prova a vendere come una sua vittoria ciò che invece è una sua grave mancanza – dice l’esponente dem – L’antefatto: la Regione Marche approva all’unanimità nel 2017 la legge regionale 12 per limitare l’inquinamento elettromagnetico. Nella sostanza la Regione, come per i regolamenti sulla ludopatia, emana una legge a tutela di quei comuni che vogliano approvare un “piano delle antenne”, unico strumento che possa in qualche modo limitare la proliferazione selvaggia delle antenne nelle nostre città. I piani approvati in precedenza infatti sono stati spesso vittime di ricorsi al tar, proprio perché non c’era una legge che li tutelasse. Ma il comune di Civitanova, esattamente come avvenuto per il regolamento contro le ludopatie, disattende la legge e non approva il piano antenne. Dà un incarico dopo due anni (2019), il tecnico incaricato consegna la bozza di piano nell’ottobre 2020 ma Ciarapica pensa bene di lasciarlo nel cassetto fino a fine mandato. Il consiglio comunale non è stato mai chiamato a pronunciarsi su questo tema. Arriva poi la richiesta di Iliad di piazzare in via Caracciolo l’antenna: la richiesta viene protocollata in comune a febbraio. Anche qui il sindaco lascia tutto nel cassetto, suo e del dirigente, e nessuno viene informato di questa richiesta pendente».
Francesco Micucci
«Solamente la curiosità e l’attenzione di alcuni cittadini del quartiere fa emergere la questione – continua Micucci – si costituisce un comitato spontaneo che raccoglie firme e convoca riunioni. Alla prima il sindaco neanche si presenta, salvo però far approvare in giunta solamente il 28 aprile la bozza del piano antenne fino a quel momento latente. Un atto assolutamente inutile, che non ha alcun valore giuridico, salvo quello di mettere una “foglia di fico” al re nudo sul tema delle antenne. A questo punto, sollecitato dal comitato e dalle imminenti elezioni, il sindaco si muove. E dopo aver sbeffeggiato il piano antenne che secondo lui e il suo vice Troiani di fatto non serve a nulla, fa esattamente quello che prevede la legge regionale per i piani: incontra i cittadini, incontra il gestore, incontra il privato. Ad un primo incontro con i cittadini il sindaco promette il diniego alla richiesta di posizionare l’antenna: alle osservazioni di consiglieri comunali e cittadini sul fatto che il dirigente è in pensione risponde sprezzante che qualcuno che firmerà il diniego lo troverà. In realtà non trova nessuno che firma un diniego che non sarebbe giustificato in assenza di un piano antenna che preveda il collocamento in altra sede dell’antenna. Allora propone alla compagnia telefonica una collocazione in area pubblica: esattamente quello che prevede la legge regionale che non ha voluto applicare fino ad oggi. Ma siccome la gatta frettolosa fa i figli ciechi – continua Micucci – il gestore decide non di chiudere definitivamente, ma semplicemente di sospendere temporaneamente la procedura in corso per via Caracciolo. Tradotto: se arriveranno le autorizzazioni per la nuova localizzazione, se i termini contrattuali col comune saranno favorevoli, allora iliad accetterà di chiudere definitivamente la procedura precedente, altrimenti, come in un drammatico gioco dell’oca, si tornerà alla casella iniziale. E’ solamente una coincidenza che i termini della sospensione scadranno appena dopo le elezioni? Ora il sindaco vuole propinarci la favola che grazie al suo lavoro si è trovata una soluzione: in realtà il grosso del lavoro è stato portato avanti dal comitato spontaneo dei residenti e la soluzione trovata dal sindaco non è affatto definitiva, ma si è solo “guadagnato tempo”».
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A due settimane dalle elezioni amministrative, Cea (Comitato elettori attenti) fa il bilancio dell’azione del Comitato nato nel marzo del 2019 da un idea di Angelo Broccolo, Emanuele Cognigni e Siria Carella, tra cui 7 incontri a Fontespina. «Grazie a questa intensa attività – dice Cea – è nato un confronto politico che ha portato ad avere importanti interventi sul quartiere ed altri che saranno eseguiti a breve perché già deliberati e finanziati. Questa tornata elettorale dovrà servire alla causa, non dobbiamo perdere l’occasione per riportare la politica al servizio dei cittadini, questo l’obiettivo primario con cui è nata Cea. Affinché ciò sia possibile è necessario che il cittadino elettore sia attento e vigile e che eserciti il controllo per tutto l’arco della legislatura in modo tale che poi, a fine mandato, sia possibile giudicarne l’operato. Questo del 12 giugno è un punto focale per il futuro del comitato, corre l’obbligo assoluto di dimostrarne la totale imparzialità nei confronti dei partiti e dei candidati. Bisogna focalizzare la massima attenzione sul confronto politico per poi chiamare a rispondere gli eletti sugli impegni presi in campagna elettorale».
E così Cea torna a formulare le richieste dei cittadini di Fontespina in vista dell’arrivo dell’estate. «Fontespina in questo periodo è invasa (per fortuna) dai fruitori della nostra bellissima spiaggia, situazione molto gradita dalle attività commerciali di tutto il quartiere oltre che ai balneari, ma che crea anche molti disagi agli abitanti in special modo a chi non è provvisto di garage o posto auto privato – dice il comitato – La richiesta fatta pervenire a Cea è quella di ovviare al problema riservando il parcheggio ai residenti che dimostrino di averne l’esigenze, magari applicando un prezzo simile a quello della tassa che si applica al passo carrabile. Altra richiesta quella di delimitare gli stalli dei parcheggi con le strisce bianche in modo da evitare il parcheggio selvaggio e delimitare anche i parcheggi per gli scooter che spesso vengono parcheggiati tra le auto impedendone l’uscita dal parcheggio stesso. Rimangono tutte le altre questioni non ancora risolte, per tale motivo comunichiamo che l’impegno continuerà con la forza e l’intensità che ha contraddistinto i tre anni trascorsi e che pertanto appena si sarà insediata la prossima Amministrazione, sarà protocollata richiesta di incontro con il sindaco, assessori competenti e consiglieri tutti, come nel nostro consueto metodo. Fissiamo già il prossimo incontro per il giorno venerdì 28 ottobre 21.15. Come pattuito a dimostrazione che il Comitato è al di sopra delle parti ma si è dato il compito di stimolare il confronto politico a beneficio dei cittadini, comunichiamo – conclude – l’elenco di tutti i politici che sono intervenuti alle serate Cea a elezioni lontane, elencati in ordine di numero di presenze: Siria Carella Fratelli d’Italia ( cofondatrice Cea); Stefano Mei M5S; Pierpaolo Borroni Fratelli d’Italia; Fiorello Macellari M5S; Mirella Franco Nova Urbs; Stefano Massimiliano Ghio, civico; Tommaso Claudio Corvatta Futuro in comune; Giorgio Pollastrelli Lega; Ermanno Carassai Civitanova unica.
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Vinicio Morgoni
Nell’incontro con le associazioni di categoria artigiani, piccoli e medi industriali, il candidato sindaco Vinicio Morgoni, accompagnato dai candidati delle liste che lo sostengono della categoria, ha parlato anche di Tari. «La Tari – dice Morgoni – è il tributo destinato alla copertura integrale di tutti i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, fatta eccezione per i costi relativi ai rifiuti speciali non assimilati al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori. Ad oggi, l’applicazione della tariffa viene calcolata sulla superficie calpestabile, determinata considerando la superficie dell’unità al netto dei muri interni dei pilasti e dei muri perimetrali. Nello specifico, per quanto riguarda la produzione di rifiuti speciali non conferibili al pubblico servizio si applica una riduzione in via presuntiva, riduzione in percentuale calcolata sulla superficie dei locali adibiti ad attività produttiva o di lavorazione. L’articolo 40 del regolamento applicato indica 14 categorie di attività per le quali è prevista una percentuale di abbattimento della superficie di calcolo ed una ulteriore percentuale dedicata alle attività non elencate. Il beneficio indicato è alquanto esiguo per le attività che sono obbligate allo smaltimento “privato” poiché la maggior parte di esse producono percentuali altissime di rifiuti speciali pericolosi non conferibili al pubblico servizio».
«La revisione del principio di applicazione della Tari – specifica quindi Morgoni – verso una tassazione in percentuale all’effettiva superficie di produzione del rifiuto da conferire al pubblico servizio, in sintesi, per la maggior parte delle attività produttive da applicarsi a uffici, bagni e spogliatoi, risulterebbe essere semplicemente più equilibrato. Va tuttavia considerato il costo della gestione amministrativa che comunque dovrebbe essere garantito dall’introito e che risulta essere ad oggi un po’ lacunosa. E’ probabile che il caos gestionale sia direttamente proporzionale al poco personale a disposizione, formato essenzialmente soltanto nei regolamenti comunali e poco nella normativa ambientale. Il rapporto ente-contribuente va rafforzato attraverso strumenti idonei ed atti a velocizzare e semplificare l’attività lavorativa di tutti. Le gestioni privati-aziende andrebbero separate, ciò consentirebbe una preparazione specifica del personale addetto sia nell’applicazione dei regolamenti comunali, sia nella lettura dei documenti in entrata, risultando essere più snella e settoriale ma anche più qualificata in virtù delle sostanziali e diverse problematiche dei soggetti tassati».
Quindi è confermato: la Bolkestein si farà
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