La presentazione al teatro Cecchetti della lista “Ascoltiamo la città”
di Franco De Marco (foto Federico De Marco)
La candidata sindaca di centrosinistra e civiche, Mirella Paglialunga, schiera i 22 candidati della lista “Ascoltiamo la città” sul palcoscenico del cinema Cecchetti in una sorta di show musical-politico con proiezione di video spot di ognuno dei candidati. La sala è piena e l’entusiasmo è tanto. Mirella Paglialunga carica i suoi: «Tanti diventeranno consiglieri comunali. Civitanova cambia metodo di governo e facce. “Ascoltiamo la città” è una lista giovane fatta di persone che per la prima volta hanno deciso di impegnarsi nella vita cittadina. Mi auguro che questa lista possa rappresentare un grande rinnovamento. Le persone che si sono candidate lo hanno fatto veramente con spirito di servizio e pensando al bene comune».
Mirella Paglialunga
Ed ecco una stoccata agli avversari: «Nella nostra lista non ci sono persone che si candidano perché pensano che questo ruolo possa rappresentare un lavoro. Da noi non c’è nessun scambio con qualcun altro come purtroppo in questi giorni sentiamo che sta avvenendo in altre coalizioni. Sono persone appassionate della vita civile e democratica che desiderano che Civitanova possa migliorare. Il nostro è un programma delle persone comuni che parla di accessibilità, partecipazione, ascolto, sicurezza, maggiori spazi per i giovani e valorizzazione dei loro talenti. Cerchiamo di raccogliere i bisogni forti di Civitanova perché in questi 5 anni di tutto abbiamo sentito parlare meno che di interessi delle persone normali ma di grandi interessi. Se parliamo di porto ne parliamo in termini di risposta agli operatori economici, a chi fa turismo o sport, non parliamo di porto inteso per soddisfare gli appetiti delle grandi multinazionali».
Tra i 22 candidati di “Ascoltiamo la città” ci sono ingegneri, architetti, imprenditori, insegnanti, ambientalisti, ecologi, studenti e insegnanti. Tutti al debutto in politica e tutti con specifiche competenze. Mirella Paglialunga gioca molto sulla competenza e su un retroterra culturale di spessore. Guarda in particolare al mondo della scuola, lei che dal mondo della scuola proviene come apprezzato dirigente. Nel corso della serata la candidata sindaca chiama per prima sul palcoscenico l’avvocata Letizia Murri, la capolista, che è stata anche presidente del Consiglio d’istituto della scuola da lei diretta. «Lei mi ha accompagnato in questa avventura sin dal primo momento. Per prima a lei ho chiesto la collaborazione – rivela Mirella Paglialunga – quando mi è stato proposto di candidarmi a sindaca. Perché c’è bisogno di persone di fiducia e anche di amici».
E l’avvocato Letizia Murri ricambia i complimenti: «Credo che Mirella sia la persona giusta per essere il sindaco di Civitanova. Per doti umane e per capacità amministrative. Noi crediamo che l’ascolto sia il termometro dei bisogni. L’ascolto sarà la premessa e la base di un metodo nuovo. La nostra lista è un incontro di coscienze che vogliono cambiare il metodo e le finalità di fare politica che abbiamo subito negli ultimi anni e che non ci sono piaciuti. Nessuno di noi ha mai fatto politica attiva. Molti vengono dal mondo del volontariato». A parte le enunciazioni politiche, presente in sala anche il capogruppo del Pd Francesco Micucci, la serata è stata allietata dalla performance musicale dei bravi Federica Torresi (voce), Massimo Saccutelli (tastiere), Elvio Russo (basso), Luca Scagnetti (batteria) e Pietro Murri (tromba) e dai monologhi ironici di Luigi Ciucci.
Questi i 22 candidati della lista “Mirella Paglialunga sindaca Ascoltiama la città”: Letizia Murri, Laura Bazzoli, Maria Gloria Belvederesi, Giovanni Bettini, Julia Carinelli, Anna Cerolini, Marco Cervellini, Paolo Cocchiara, Walter Cognigni, Andrea Del Medico, Luca Ferrari, Maria Cristina Gala, Anastasia Gobbi, Paolo Lanciotti, Moreno Monti, Emilio Perini, Pia Perugini, Marco Romagnoli, Luciana Teti, Elio Tosioni, Vincenzo Treccioni e Barbara Vendola.
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Teniamo sempre conto dei perché in molti non vogliono più Napo Leone in comune e riprendendo un commento recente ricordiamo quel disgusto profondo provocato da questa destra. Post non mio. Nausea per questa amministrazione che da cinque anni governa e presenta un problema da risolvere: come restituire questi vuoti totali che non si arrendono. Che questo sia normale, d’accordo. Nessuno di costoro ha un minimo di amor proprio e hanno ampiamente dimostrato la loro inutilità amministrativa. Certo, esclusi i casi dove decidere a favore di Napo poteva scatenare una rivoluzione, o forse per motivi diversi e ancor meno edificanti… ma nel dubbio mettiamoci pure scatti di nobiltà d’animo. Tanto crederci se vero o falso non costa niente e tutto sommato anche se levi questa di tara “il lordo” resta sicuramente pesante. Comunque questi non sono a perdere….. non si riescono a restituire anche non richiedendo indietro la caparra di 10 centesimi a vuoto. Si sono anzi ripresentati tutti in blocco fatto salvo chi alla fine è stato costretto a cedere per raggiunta incapacità a stare dietro pure all’impossibile (il rigetto di cui sopra) o semplicemente per stanchezza o per aver perso in un mondo dove oramai viene giudicato superato e i suoi colleghi saltano come grilli da un’opportunità all’altra come morti di fame alla ricerca di qualsiasi briciola purché sia frutto di qualche concordato tra peste ed appestato. Mi è venuto questo di esempio, certo pensandoci ne potevo trovare di altri….
Non siamo nemmeno in guerra e poi ci difendiamo tirando loro bordate di mer.da, che raccogliamo e rimandiamo al mittente. Non è neanche una vera guerra, di quelle dove non si fanno prigionieri. Poi ognuno ha il suo angelo custode che anche se dice che lo fa per puro spirito di chissà che, non è assolutamente vero. Gente “gradevole” che ogni loro strombazzata di pestilenziale alitata mentre provoca conati di vomito a chi si trova nelle vicinanze li rende ancora più vicini, più compatti addirittura in grado di causare quella nausea che senza vomito a volte è sintomo ancor più fastidioso del famoso rigetto di cui sopra. Ma quello che non capisco è come certe menti cosi chiuse, ma no, lo capisco benissimo il perché… diciamo che hanno la facoltà di parlare del più e del meno ma non riescono a dire o a scrivere una parola che dimostri che quel che per loro è vangel.o, per tutti gli altri sia impossibile non equipararlo a carta igienica.