Fuori onda, Ciarapica denuncia in procura
«Vogliamo capire chi l’ha registrato»
Squadroni: «Diretta vista da più persone»

CIVITANOVA - Il legale del sindaco, Gian Luigi Boschi: «La questione non è il contenuto. Vogliamo capire cosa è successo. Abbiamo anche presentato documentazione». L'avversaria alle prossime elezioni: «Mai avrei voluto che la vicenda si spostasse sul piano giudiziario, però è evidente che il pm ritiene di dover far luce sulla più brutta pagina della politica civitanovese e mi ha chiamato per sommarie informazioni testimoniali. In diversi mi hanno contattata e sono pronti a testimoniare»

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Il sindaco Fabrizio Ciarapica

di Giovanni De Franceschi

«E’ stata fatta denuncia per capire questo video chi l’ha registrato e come, non per il contenuto. Il sindaco non ci risulta indagato. Vogliamo capire quello che è successo. Insieme alla denuncia abbiamo prodotto degli allegati». Sono le parole dell’avvocato Gian Luigi Boschi che ha presentato la denuncia in procura per conto del sindaco Fabrizio Ciarapica sul caso del famoso video fuori post Consiglio comunale del 20 ottobre 2020 reso pubblico dalla candidata sindaca Silvia Squadroni. Il legale sostiene inoltre che del video «non ci risulta ci sia traccia in Comune, che tiene traccia dei filmati dei consigli comunali». E non specifica quale siano i reati ipotizzati nella denuncia, né se sia stata fatta contro qualcuno o meno. Così come non è chiaro se la denuncia, presentata qualche settimana fa, sia stata fatta da Ciarapica in qualità di sindaco o di privato cittadino. Lo stesso primo cittadino uscente, contattato da Cronache Maceratesi, non ha risposto sull’argomento. Nonostante nella conferenza di qualche settimana fa con il centrodestra unito aveva assicurato che ne avrebbe parlato.

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L’avvocato Gian Luigi Boschi

Nel video in questione si vedono Ciarapica, il presidente del Consiglio Claudio Morresi e il segretario comunale Sergio Morosi discutere a fine Consiglio di alcuni aspetti amministrativi. Della bocciatura della variante Amadori che si era consumata proprio quella sera in assise e della delibera che si sarebbe dovuta “infiocchettare” meglio per i consiglieri di maggioranza, dei soldi di Gas Marca, dell’incarico per il progetto del Varco sul mare. Con il sindaco che ad un certo punto si era vantato di aver sponsorizzato il suo collega di partito Corrado Perugini (vice coordinatore provinciale di Forza Italia) per un incarico tecnico relativo al nuovo supermercato di Fontespina. Da più parti, a partire ovviamente dalla coalizione di Silvia Squadroni, sono già arrivate ferme condanne a quello che è stato definito il “metodo Ciarapica”. Va anche detto, per chiudere il perimetro politico della vicenda, che proprio dopo la pubblicazione del video sono saltati ben due Consigli comunali in quattro giorni perché la maggioranza non è riuscita a garantire il numero legale. E con essi è saltata, tra le altre cose, anche la tanto attesa variante Ceccotti. Una vicenda questa dei due Consigli saltati a stretto giro su cui nessuno del centrodestra, né tantomeno il sindaco uscente, ha ancora fornito una spiegazione convincente.

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Silvia Squadroni

Ad ogni modo è chiaro che il caso scoppiato in piena campagna elettorale si muove ormai su due livelli: quello politico e quello giudiziario. E la denuncia presentata da Ciarapica ha avuto il classico effetto della benzina sul fuoco. Infatti Silvia Squadroni non ci sta, rilancia e rivela altri particolari della vicenda. «E’ chiaro – dice la candidata sindaca – che mai avrei voluto che la vicenda si spostasse sul piano giudiziario, però è altrettanto evidente che l’autorità giudiziaria ritiene di dover far luce sulla più brutta pagina della politica civitanovese e su un’amministrazione opaca o quantomeno insofferente ai principi di legalità e trasparenza. La procura infatti mi ha chiamato per sommarie informazioni testimoniali su un procedimento che evidentemente è stato aperto».

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Un momento del fuori onda tra Fabrizio Ciarapica, Claudio Morresi e Sergio Morosi

Bisogna specificare che i carabinieri avevano già acquisito il video del fuori onda di propria iniziativa quasi un mese fa e che lo stesso era già finito al vaglio della procura. Non è chiaro però se ad oggi sia stato aperto un fascicolo, eventualmente a carico di chi e con quali ipotesi di reato. Di sicuro, c’è che la Squadroni è stata sentita come persona informata sui fatti. «Se quella di Ciarapica fosse una denuncia nei miei confronti – aggiunge la candidata sindaca – sappia che io farò una querela per calunnia aggravata. Proprio oggi ho ricevuto infatti diverse telefonate e messaggi di persone che mi hanno confermato di aver visto il video in diretta la sera del 20 ottobre 2020 e che nel caso sarebbero pronte a testimoniare. Questo a conferma del fatto che il video in questione era pubblico e genuino proprio perché era la prosecuzione del Consiglio comunale con lo streaming rimasto acceso. Che poi sia sparito dagli archivi del Comune può solo significare che qualcuno l’ha fatto cancellare. Ciarapica e i suoi hanno fatto tutto da soli, evidentemente siamo andati a toccare un grosso sistema di potere a cui vogliono rimanere attaccati. Ma sappiano che io non mi fermo e vado avanti».

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