Le cabine che si stanno realizzando sul lungomare sud
«Non pensate che l’accesso agli atti sia un diritto garantito dallo statuto comunale visto che l’ascolto e la partecipazione sono contemplati chiaramente? Un appuntamento urgente non dovrebbe essere soddisfatto in tempi brevi o almeno chi lo chiede meriterebbe una risposta anche se negativa? Che ne pensate del fatto che la spiaggia non sarà più accessibile a tutti i bagnanti ma sarà solo per i soci del club? Queste domande sono da parte di circa 700 cittadini che firmando contro la privatizzazione della spiaggia vogliono conoscere il vostro pensiero».
Con queste le parole l’associazione CivitaSvolta si rivolge ai sei candidati sindaci di Civitanova per chiedere loro cosa ne pensano del progetto che prevede la realizzazione di nuovi campi da padel sul lungomare sud da parte del Surf Club. L’associazione e Legambiente hanno anche avviato una raccolta firme contro il progetto. «Abbiamo chiesto un appuntamento urgente con il dirigente del Demanio e dell’Urbanistica o chi per lui per conoscere i documenti a corredo della pratica 5 bis, lungomare Piermanni, largo Melvin Jones e ad oggi 18 maggio non abbiamo ricevuto risposta alla nostra pec – dice l’associazione – In particolare avremmo voluto conoscere il provvedimento con cui si sarebbe dovuto modificare il piano spiaggia nell’articolo 20, perché il piano spiaggia vigente è del 2011/12. Non erano previsti i quasi 5000 metri quadri e 5 manufatti fissi, quindi occorreva una variante in Consiglio. Oltre alla procedura da chiarire – aggiungono – abbiamo perso il più bel pezzo di spiaggia del lungomare, cementificato, è divenuto privato. Il prossimo sindaco sarà chiamato a rispondere su tutto».
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La lista di Dipende da noi
Punta sul social housing il movimento Dipende da noi, che ha presentato una lista a sostegno della candidata si centrosinistra Mirella Paglialunga. «In Italia oltre il 70% delle prime case sono di proprietà. Parallelamente, si è registrato un sempre più carente incentivo all’affitto sociale – spiega il movimento – Il Pnrr sembrerebbe in parte voler invertire la tendenza, con l’Italia al primo posto per quota risorse ottenute, e 2,8 miliardi destinati al finanziamento del programma Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare). Civitanova deve cogliere questa preziosa opportunità, attraverso una pubblica Amministrazione pronta ad attivare strumenti urbanistici e politiche abitative concrete e innovative quali il social housing, mirate a coprire le esigenze di una fascia sempre più crescente di cittadini che non può soddisfare il proprio bisogno abitativo sul mercato, per ragioni economiche o per assenza di un’offerta adeguata, ed al contempo non è così disagiata da potersi avvalere di una residenza pubblica (qualora, tra l’altro, ve ne siano di disponibili)». Il movimento Dipende da Noi invita quindi tutta la cittadinanza a partecipare all’incontro “Rigenerare la città: l’edilizia residenziale sociale (social housing) come opportunità di rinnovo urbano e sociale” che si terrà sabato alle 17,30 nella sala riunione della Biblioteca comunale Zavatti.
«I candidati Cristina Marinelli, architetto, e Giorgio Mattiuzzo, perito immobiliare – aggiunge Dipende da noi – illustreranno la situazione abitativa attuale a Civitanova, le sue criticità e la possibilità concreta di attivare azioni di social housing su iniziativa della pubblica amministrazione, seguendo esempi di buona pratica già realizzati con successo, anche nella nostra regione. Sarà presente ed interverrà la candidata a sindaca Mirella Paglialunga».
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Chiede conto invece della gestione dell’acqua pubblica il candidato Roberto Ripari di SiAmo Civitanova. «Sono andato a vedere il sito dell’Atac SpA per avere informazioni sulla gestione dell’acqua potabile e non ho trovato informazioni significative – spiega – Gli alti costi dell’energia elettrica e i rilevanti consumi necessari a sollevarla, distribuirla, convogliarla a depurazione e depurarla, ben rendono l’importanza di conoscere quanta acqua arriva alle utenze e quanta viene perduta dalle reti di adduzione: l’utenza che sostiene l’onere del servizio ha senz’altro grande interesse a conoscere come stanno le cose. Parte rilevante dell’acqua immessa nelle condotte idriche viene perduta nel sottosuolo per la vetustà e le perdite della rete idrica di adduzione: Macerata ha pubblicato l’invidiabile risultato di perdite pari al 9,8%, Civitanova?» Per questo Ripari chiede conto all’Atac di rendere noti: «il volume annuo di acqua sollevata dalle falde acquifere; il costo energia elettrica per il sollevamento; il volume annuo di acqua proveniente dal Tennacola; il volume annuo acqua avviata alla distribuzione; il incidenza del costo dell’energia sulla fornitura Tennacola; il costo annuo energia elettrica degli impianti a carboni attivi; il costo annuo energia elettrica degli impianti a osmosi inversa; il costo annuo energia elettrica di sollevamento ai serbatoi; il volume annuo di acqua fatturata all’utenza. Interesserebbe inoltre conoscere – conclude il candidato – il piano pluriennale di investimenti per la ricerca e la riparazione o sostituzione delle reti di adduzione ammalorate trattandosi di un problema rilevante da affrontare nel lungo periodo».
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Ivo Costamagna oggi con Vittorio Sgarbi, Fabrizio Ciarapica e Ivo Costamagna
Vittorio Sgarbi e “Io apro Rinascimento” torneranno a Civitanova per sostenere il candidato sindaco Fabrizio Ciarapica e il candidato Gianluca Crocetti della civica Civitanova Unica. Lo faranno il 30 maggio e in concomitanza il critico d’arte sosterrà anche la mostra “Alcheologia fenomica” che s’inaugura domani 21 maggio alla Galleria Deva Ars di Civitanova alta e che vede tra gli altri la partecipazione dell’artista Denise Recchi.
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Non ho visto levate di scudi e raccolte di firme quando sul lungomare nord volevano costruire dei campi da beach volley con annesse strutture e quant’altro solo 2 cittadini senza nessun aiuto vinsero contro l’amministrazione di all’ora “2016”, ora che succede?? Forse campagna elettorale??
invece un ettaro di giostre con tanto di recinto al lido cristallo che occupano pure l’unico parcheggio del lungomare e, come se non bastasse , lungo il passeggio adiacente, e come se non bastasse una intera area ex Barcaccia?!?!
E adesso la Capitaneria di Porto, quando farà il solito rastrellamento di ombrelloni abbandonati in piaggia, si farà pure carico di smantellare questi 5000 metri di spiaggia asfaltata, almeno che qualcuno come richiesto non faccia vedere i permessi che permettono un’abominio del genere. Naturalmente per l’eventuale smontaggio se ne dovrebbe occupare la ditta Troiani & Solo con un bel piccone adatto specialmente per le da lui chiamate “solette” per definire che in fondo trattasi di semplici e finissime rifiniture in cemento armato.
In moderazione è ora che ci mettete le dichiarazioni di Napo Leone e quelle del rinnegato fascista che si vergogna di dire di essere andato a Predappio.