Mario Adinolfi lo scorso 7 agosto a Macerata, ringraziò la città per la “magnifica accoglienza” postando questa foto di Cronache Maceratesi
Lauretta Gianfelici ritira la candidatura da sindaca e il Popolo della famiglia e si unisce ai Civici per Macerata di Deborah Pantana nella lista “Civici per il Popolo della famiglia”. Come anticipato, la candidata del partito di Adinolfi, nonostante le smentite dello stesso quando tenne un comizio per pochi intimi lo scorso 7 agosto (leggi l’articolo), al fotofinish ha preferito non correre. E non è nemmeno nella lista capitanata dalla consigliera comunale uscente e che appoggerà il candidato di centrodestra Sandro Parcaroli.
E’ anche lui a firmare la nota che ufficializza la virata del PdF in suo favore: «In seguito a lunghi colloqui e incontri intercorsi e grazie alla decisione assunta dal candidato a sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli di sposare e fare proprie tutte le battaglie valoriali e programmatiche che caratterizzano il Popolo della Famiglia in Italia e a Macerata, il Popolo della Famiglia ha deciso di convergere a sostegno della candidatura a sindaco di Sandro Parcaroli – si legge nella nota firmata dal delegato del PdF Gabriele Cinti, insieme a Deborah Pantana e lo stesso Parcaroli -. Pertanto, il programma del Popolo della Famiglia diventa il programma del candidato sindaco e della coalizione alternativa alla sinistra, di cui farà parte con la propria lista il Popolo della Famiglia che si unisce a Civici per Macerata, capitanati da Deborah Pantana, sostenitrice da sempre delle politiche familiari. Questa unione è tesa a rafforzare la presenza nella coalizione e nella futura squadra di governo cittadino di un’area politica che mette al centro proposte a sostegno della maternità, a sostegno della famiglia, delle imprese familiari e delle politiche per il lavoro e per i giovani».
Deborah Pantana
In lista al momento ci sono 31 candidati, compresi alcuni esponenti del Popolo della Famiglia e la stessa Pantana che incassa così una doppia candidatura: quella delle regionali con i Civici per il territorio in supporto a Francesco Acquaroli e ora quella delle comunali.
I candidati dei Civici per il Popolo della famiglia: Gabriele Amadei, Laura Andreucci, Andrea Bentivoglio, Michele Centanni, Gabriele Cinti, Deborah Cuppoletti, Cristiana Di Stefano, Elisabetta del Gobbo, Fiorella Diprè, Luigi Damiano, Clara Ferranti, Francesco Farolfi, Caterina Giacchi, Iliana Giacomozzi, Tiziana Gatti, Domenico Gallo, Laura Giustozzi, Carla Lodi, Osvaldo Mattei, Marco Mengaroni, Giorgio Monti, Patrizia Marchi, Marco Mazzanti, Caterina Munaretto, Andrea Patrassi, Deborah Pantana, Andrea Pierucci, Maria Grazia Pigliapoco, Sara Reho, Fabio Sebastianelli, Giuliano Vagnoni.
(redazione CM)
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Povera Italia!
Le liste "a sostegno", così come quelle civiche, sono veicoli di diffusione del vuoto mentale che regna nei comuni
Complimenti
Ricominciano le cordate, ecco a cosa serve un numero cospicuo di consiglieri
Il quore maculato di Maria proteggerà sicuramente questo amicone di Bannon
La Gianfelici ha avuto il buonsenso, dopo il primo confronto, di farsi da parte; il leghista invece mantiene alto il suo testosterone nonostante la scarsa lucidità di idee e Zero contenuti.
Quando credi nel progetto e nelle idee insomma.
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Ritengo un grave errore quello del Popolo della Famiglia di ritirare la lista con il proprio simbolo e identità. Poteva correre con la propria lista in appoggio a Parcaroli. Non ho niente contro la Pantana, ma ritengo politicamente sbagliato, anzi un vero suicidio politico. Dopo aver fatto mettere la faccia alla candidata Gianfelici Lauretta, questa giravolta denota la mancanza di un minimo di rispetto per la persona. Sono deluso dal partito di cui condivido l’ispirazione dei valori cattolici.
All’epoca dei bistrattati vecchi partiti si riteneva un errore candidarsi contemporaneamente per due cariche diverse; non solo perché si fa la figura degli arrivisti, ma perché è difficile riuscire a farsi dare la preferenza per entrambe.
Così si rischia di disperdere il proprio sostegno e di fallire a entrambe le elezioni.
Vedremo se la Pantana sfuggirà a questa regola.
Caro Giuliano, ti sbagli. Siamo, come si dice, tutti una Famiglia. Da oltre venti anni, in Italia, a fronte di 230 trasmigrazioni “familiari” ( parlamentari e regionali) pare di intendere che tutti, nessuno escluso, siano “inclusivi”…