«Finiremo la Mattei-Pieve
e il collegamento con Villa Potenza
Troppi ostacoli dalla sinistra»

MACERATA 2020 - Il candidato sindaco Sandro Parcaroli ricorda che Quadrilatero e intervalliva sono «una antica battaglia del centrodestra che rifaremo nostra per rimettere Macerata al centro». Sull'ospedale provinciale: «Ci batteremo perché questa opera si concretizzi dopo i troppi sbagli e ritardi fatti dall’amministrazione attuale»

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Sandro Parcaroli

 

Un progetto per «togliere Macerata, la città capoluogo, dal primordiale isolamento territoriale». Parola di Sandro Parcaroli, candidato sindaco del centrodestra alle comunali di settembre. Il patron di Med store lancia a Ferragosto la sua idea per espandere il progetto già previsto per la bretella Mattei-La Pieve. «Se diventerò sindaco – dice Parcaroli -, con la mia amministrazione ci impegneremo a portare a termine questo primo tratto ma riprogetteremo anche il tratto di collegamento con Villa Potenza senza il quale questa opera rimarrebbe l’ennesimo lavoro a metà. Villa Potenza è una frazione che oltre a divenire una rinnovata “Porta Nord” della città, dovrà costituire l’hub di collegamento per tutta la vallata da Cingoli a Porto Recanati – spiega Parcaroli -. Certamente il nuovo centro-fieristico-sportivo-ludico e per il tempo libero che abbiamo previsto nel programma (molto diverso dalla cosmetica degli attuali volumi e spazi immaginata dal centrosinistra), potrà essere il punto di connessione anche con la fascia più prossima dei comuni dell’Anconetano. La realizzazione del collegamento intervallivo tangente alla città è certamente una priorità economica e sociale per Macerata, ma anche un dovere per migliorare la qualità della vita urbana».

Parcaroli rivendica sia la Quadrilatero che l’intervalliva come «una antica battaglia del centrodestra che rifaremo nostra per rimettere Macerata al centro» e sottolinea, a scanso di equivoci (il sindaco uscente Romano Carancini lo aveva incalzato durante le ultime battute del Consiglio comunale sul tema ospedale unico) che «ci batteremo con tutte le nostre forze perché questa opera si concretizzi dopo i troppi sbagli e ritardi fatti dall’amministrazione attuale».

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Ermanno Pupo e Mario Baldassarri all’inaugurazione del tratto Bavareto Colfiorito della Quadrilatero nel gennaio 2015

Nella nota Parcaroli ripercorre anche tutte le tappe della storia delle infrastrutture del territorio. «Il candidato presidente per il centrosinistra alle elezioni regionali Maurizio Mangialardi lo scorso mercoledì, facendo tappa a Civitanova, ha lodato la Quadrilatero per la realizzazione della più grande infrastruttura viaria degli ultimi secoli che attraversa la nostra Provincia e che ha portato ricchezza e nuove opportunità di sviluppo. Ovviamente, come molti altri della sinistra maceratese e marchigiana prima di lui, Mangialardi non ha minimamente ricordato che questa super strada Foligno-Civitanova è stata concepita e fortemente voluta dal centrodestra attraverso Mario Baldassarri, vice Ministro maceratese nel governo Berlusconi che, insieme ad altri maceratesi (il compianto Ermanno Pupo in primis), riuscì a sconfiggere l’atavico “pessimismo della ragione” della sinistra locale, con la forza della volontà e delle idee – dice Parcaroli -. Si è trattato di un’opera ostacolata dalla sinistra sin dall’inizio e, quando questa cercò ingannevolmente di intestarsela, arrivarono persino a non invitare alla inaugurazione lo stesso ex Ministro e i suoi collaboratori locali; sicuramente non diamo nessuna colpa a Mangialardi, ma noi maceratesi non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo dimenticare – continua Parcaroli -. Tuttavia, è bene ricordare che l’opera iniziale concepita dalla Quadrilatero comprendeva anche l’intervalliva, che avrebbe collegato la vallata del Chienti a quella del Potenza passando per Macerata e togliendo la città capoluogo dal primordiale isolamento territoriale. L’allora sindaco Meschini (2002-2003), affermò che per la realizzazione del tratto Mattei-Pieve (concepito tra l’altro da una variante urbanistica fatta dalla Giunta Menghi nel 1999), non aveva bisogno del supporto della Quadrilatero (società considerata di destra), ma che la sua amministrazione avrebbe saputo realizzarlo autonomamente. Dopo circa 20 anni di ininterrotte amministrazioni di sinistra stiamo ancora aspettando quest’opera strategica per il futuro assetto e modernizzazione della città. Nel frattempo i maceratesi e i contribuenti italiani hanno dovuto subire la quasi triplicazione dei costi e dei tempi di realizzazione della Galleria delle Fonti, a causa del famigerato crollo “imprevisto-imprevedibile”, all’incredibile incrocio tra una strada di scorrimento con l’antico tratturo di Montanello, al labirintico innesto con la viabilità di Villa Potenza e al permanere del passaggio a livello su via Roma. Fortunatamente la forza della ragione e dei numeri hanno avuto la meglio sull’ideologia e sulla smania delle inaugurazioni da consumare elettoralmente nei tempi corti e così l’amministrazione Carancini nel 2012/13 non poté sottrarsi al protocollo d’intesa tra Regione, Provincia e Comune, prevedente per ciascuno dei tre Enti un impegno di spesa di circa 3 milioni mentre il resto della spesa sarebbe stato sostenuto dalla Quadrilatero e Anas, per la realizzazione del primo tratto Mattei-La Pieve con svincolo della Superstrada a Campogiano».

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Il passaggio a livello a Collevario

Parcaroli invita a riflettere anche sul traffico in aumento per il futuro ospedale a La Pieve: «Basti pensare che nel giro di qualche anno il nuovo ospedale sorgerà in prossimità della frazione di Sforzacosta (ci batteremo con tutte le nostre forze perché questa opera si concretizzi dopo i troppi sbagli e ritardi fatti dall’amministrazione attuale), ma nessuno della attuale amministrazione ha pensato a come gli abitanti della vallata del Potenza potranno raggiungerlo con sufficiente comodità – conclude Parcaroli -. Non mi dilungo poi in questo comunicato sui problemi viari che tutti avranno nel tratto di circa 2 km tra la nuova uscita della superstrada e l’ospedale stesso e sull’ulteriore aggravio relativo al tratto del passaggio a livello in zona Collevario. Problemi ovviamente che qualora diventassi sindaco ho già inserito in un mio progetto. Insomma, i maceratesi sono stufi degli sbandamenti programmatici, dell’immobilismo e delle “toppe” o “ricuciture urbanistiche”. Macerata ha bisogno di progettualità a lungo termine, di una visione complessiva, e questo è quello che faremo per la nostra amata città. Solo con questa visione potremo rilanciare l’economia e la vivibilità di Macerata».

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