Un progetto per «togliere Macerata, la città capoluogo, dal primordiale isolamento territoriale». Parola di Sandro Parcaroli, candidato sindaco del centrodestra alle comunali di settembre. Il patron di Med store lancia a Ferragosto la sua idea per espandere il progetto già previsto per la bretella Mattei-La Pieve. «Se diventerò sindaco – dice Parcaroli -, con la mia amministrazione ci impegneremo a portare a termine questo primo tratto ma riprogetteremo anche il tratto di collegamento con Villa Potenza senza il quale questa opera rimarrebbe l’ennesimo lavoro a metà. Villa Potenza è una frazione che oltre a divenire una rinnovata “Porta Nord” della città, dovrà costituire l’hub di collegamento per tutta la vallata da Cingoli a Porto Recanati – spiega Parcaroli -. Certamente il nuovo centro-fieristico-sportivo-ludico e per il tempo libero che abbiamo previsto nel programma (molto diverso dalla cosmetica degli attuali volumi e spazi immaginata dal centrosinistra), potrà essere il punto di connessione anche con la fascia più prossima dei comuni dell’Anconetano. La realizzazione del collegamento intervallivo tangente alla città è certamente una priorità economica e sociale per Macerata, ma anche un dovere per migliorare la qualità della vita urbana».
Parcaroli rivendica sia la Quadrilatero che l’intervalliva come «una antica battaglia del centrodestra che rifaremo nostra per rimettere Macerata al centro» e sottolinea, a scanso di equivoci (il sindaco uscente Romano Carancini lo aveva incalzato durante le ultime battute del Consiglio comunale sul tema ospedale unico) che «ci batteremo con tutte le nostre forze perché questa opera si concretizzi dopo i troppi sbagli e ritardi fatti dall’amministrazione attuale».
Ermanno Pupo e Mario Baldassarri all’inaugurazione del tratto Bavareto Colfiorito della Quadrilatero nel gennaio 2015
Nella nota Parcaroli ripercorre anche tutte le tappe della storia delle infrastrutture del territorio. «Il candidato presidente per il centrosinistra alle elezioni regionali Maurizio Mangialardi lo scorso mercoledì, facendo tappa a Civitanova, ha lodato la Quadrilatero per la realizzazione della più grande infrastruttura viaria degli ultimi secoli che attraversa la nostra Provincia e che ha portato ricchezza e nuove opportunità di sviluppo. Ovviamente, come molti altri della sinistra maceratese e marchigiana prima di lui, Mangialardi non ha minimamente ricordato che questa super strada Foligno-Civitanova è stata concepita e fortemente voluta dal centrodestra attraverso Mario Baldassarri, vice Ministro maceratese nel governo Berlusconi che, insieme ad altri maceratesi (il compianto Ermanno Pupo in primis), riuscì a sconfiggere l’atavico “pessimismo della ragione” della sinistra locale, con la forza della volontà e delle idee – dice Parcaroli -. Si è trattato di un’opera ostacolata dalla sinistra sin dall’inizio e, quando questa cercò ingannevolmente di intestarsela, arrivarono persino a non invitare alla inaugurazione lo stesso ex Ministro e i suoi collaboratori locali; sicuramente non diamo nessuna colpa a Mangialardi, ma noi maceratesi non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo dimenticare – continua Parcaroli -. Tuttavia, è bene ricordare che l’opera iniziale concepita dalla Quadrilatero comprendeva anche l’intervalliva, che avrebbe collegato la vallata del Chienti a quella del Potenza passando per Macerata e togliendo la città capoluogo dal primordiale isolamento territoriale. L’allora sindaco Meschini (2002-2003), affermò che per la realizzazione del tratto Mattei-Pieve (concepito tra l’altro da una variante urbanistica fatta dalla Giunta Menghi nel 1999), non aveva bisogno del supporto della Quadrilatero (società considerata di destra), ma che la sua amministrazione avrebbe saputo realizzarlo autonomamente. Dopo circa 20 anni di ininterrotte amministrazioni di sinistra stiamo ancora aspettando quest’opera strategica per il futuro assetto e modernizzazione della città. Nel frattempo i maceratesi e i contribuenti italiani hanno dovuto subire la quasi triplicazione dei costi e dei tempi di realizzazione della Galleria delle Fonti, a causa del famigerato crollo “imprevisto-imprevedibile”, all’incredibile incrocio tra una strada di scorrimento con l’antico tratturo di Montanello, al labirintico innesto con la viabilità di Villa Potenza e al permanere del passaggio a livello su via Roma. Fortunatamente la forza della ragione e dei numeri hanno avuto la meglio sull’ideologia e sulla smania delle inaugurazioni da consumare elettoralmente nei tempi corti e così l’amministrazione Carancini nel 2012/13 non poté sottrarsi al protocollo d’intesa tra Regione, Provincia e Comune, prevedente per ciascuno dei tre Enti un impegno di spesa di circa 3 milioni mentre il resto della spesa sarebbe stato sostenuto dalla Quadrilatero e Anas, per la realizzazione del primo tratto Mattei-La Pieve con svincolo della Superstrada a Campogiano».
Il passaggio a livello a Collevario
Parcaroli invita a riflettere anche sul traffico in aumento per il futuro ospedale a La Pieve: «Basti pensare che nel giro di qualche anno il nuovo ospedale sorgerà in prossimità della frazione di Sforzacosta (ci batteremo con tutte le nostre forze perché questa opera si concretizzi dopo i troppi sbagli e ritardi fatti dall’amministrazione attuale), ma nessuno della attuale amministrazione ha pensato a come gli abitanti della vallata del Potenza potranno raggiungerlo con sufficiente comodità – conclude Parcaroli -. Non mi dilungo poi in questo comunicato sui problemi viari che tutti avranno nel tratto di circa 2 km tra la nuova uscita della superstrada e l’ospedale stesso e sull’ulteriore aggravio relativo al tratto del passaggio a livello in zona Collevario. Problemi ovviamente che qualora diventassi sindaco ho già inserito in un mio progetto. Insomma, i maceratesi sono stufi degli sbandamenti programmatici, dell’immobilismo e delle “toppe” o “ricuciture urbanistiche”. Macerata ha bisogno di progettualità a lungo termine, di una visione complessiva, e questo è quello che faremo per la nostra amata città. Solo con questa visione potremo rilanciare l’economia e la vivibilità di Macerata».
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Giustamente Parcaroli ricorda che la responsabilità dell’asfissia della nostra città è di tutta la sinistra maceratese degli ultimi venti anni. Le giunte Meschini cominciarono l’opera, quelle Carancini la aggravarono. Evitiamo che Ricotta, che è stato sempre compartecipe del loro ferale operato, porti a compimento il misfatto insieme al resto degli attori che lo circondano, che sono sempre gli stessi (Monteverde in primis).
Per il programma della destra maceratese si era partiti, in magna pompa con squilli di tamburi e rullate di trombe, con la comunicazione che sarebbe stato realizzato con l’aiuto di un gruppo di “saggi”.
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“Saggi” che, nel giro di pochi giorni, erano stati retrocessi a semplici “collaboratori”.
Per poi finire, solo due o tre giorni fa, ad affermare che il programma della destra sarebbe stato elaborato dal solo Bianconiglio.
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Adesso si ricomincia.
Senza ancora farci sapere chi sono gli esperti.
Senza farci minimamente conoscere chi siano le menti eccelse e finissime, che stanno buttando giù il programma, siamo ripassati al plurale, siamo ritornati al gruppo di lavoro: al faremo, al realizzeremo, al miglioreremo, al costruiremo…
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Spero che questo ritorno al plurale, sul programma, non sia maiestatis, perché sarebbe cosa grave ed imbarazzante.
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Comunque attendiamo fiduciosi che, possibilmente prima del prossimo natale, questo poderoso programma veda la luce, cosicché il candidato della destra maceratese avrà tempo di confrontarsi con gli altri candidati sindaci e finalmente, tutti assieme appassionatamente, si potranno valutare i progetti e le idee..
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Ricordo che è possibile fare il voto DISGIUNTO, cioè votare un candidato sindaco e scegliere come consigliere un candidato di una lista NON a supporto del candidato sindaco votato
Allora, riepilogando: quadrilatero e superstrada per Foligno, bretella Mattei-Pieve con svincolo a Campogiano, nuovo centro Fiere a Villa Potenza, nuovo ospedale provinciale a Sforzacosta … Novità? Nessuna. Tutti progetti già realizzati o già programmati e finanziati.
C’è una notizia però: che anche la destra è ora finalmente d’accordo sull’ospedale unico provinciale a Macerata, come programmato dal centrosinistra, bene.
E ci sarebbe anche una cosa “nuova” ma che nuova non è, il collegamento “intervallivo tangenziale” alla città; chi però ha un po’ di memoria sa bene che questa “tangenziale” è una proposta vecchia e stantia, già bocciata dai cittadini negli anni ‘90 per la sua pericolosità e positivamente risolta con la Galleria delle Fonti.
Mi piace ricordare che le amministrazioni passate a guida DC e con la Sinistra volevano che l’intervalliva passasse sotto le Fosse, sbucasse dove sbuca ora, davanti al cimitero, per poi continuare con galleria verso la vallata di San Claudio per la zona industriale di Valleverde. Il progetto fallì. I Verdi, riprendendo un progetto dell’Ingegnere Calogero, capo dell’ufficio tecnico comuale, proposero nel programma elettorale l’intervalliva attuale, ossia quella che passa sotto il campo sportivo e il monumento dei Caduti. La Giunta Maulo, che vinse, continuò imperterrita a non capire e si continuò a perdere tempo. Come nel caso del collegamento con una bretella per la superstrada per Foligno. Dopo aver perso anni, la Sinistra ci ha ripensato.
Vorrei che il centrodestra chiarisse cosa intende per ospedale provinciale unico alla Pieve: che si ridurranno le mansioni degli ospedali ancora operanti in provincia?
Mi accorgo che Cerasi è in ambasce per il programma del candidato Parcaroli. Probabilmente il candidato del centrodestra sta ancora saggiando gli umori dei cittadini. Credo pure che farà tesoro dei consigli che i gruppi che lo sostengono gli avranno già esternato mettendo nero su bianco. E si sarà reso conto che la Sinistra di chiacchiere ne aveva fatte tante. Ma alle teorie non era stato concretizzato molto. Io già so chi vincerà… Perciò sono rilassato. Quindi, Cerasi si faccia una camomilla e vada a riposare. Al loro destino ci penseranno i Maceratesi.
Caro Giorgio Rapanelli, un abbraccio, ma la memoria ti fa proprio difetto se insisti nel mettere la sinistra tra i sostenitori della “strada nord tangenziale al centro con galleria sotto le fosse”, quando invece l’ha sempre contrastata. Il tracciato alternativo che proponemmo con Maulo era una soluzione soft senza nessuna galleria, ma poi adottammo il tracciato in galleria delle Fonti, effettivamente proposto dall’altra coalizione di centrosinistra con i Verdi. Ora però attenzione, Giorgio, proprio quel vecchio tracciato tangenziale al centro, che abbiamo insieme scongiurato, pare rinato in questa proposta della destra. Se così è occorre contrastarla di nuovo, e spero di nuovo insieme.
Se proprio vogliamo restare sul filo della memoria, che per i più anziani è di tipo lungo, direi che il finanziamento relativo al Piano di Ricostruzione (detto anche post-bellico), aggiornato con il progetto della “Strada Nord” (soluzione Cristini-Lamberti 1971), venne approvato alla unanimità del Consiglio Comunale nella consigliatura 1970-1975. Erano gli anni in cui sia Berlinguer che Almirante affermavano: “…alle case popolari e alle strade non bisogna mai votare contro…”.
Purtroppo proposte programmi meriti e demeriti di un’opera per il cui realizzo ha richiesto decenni diciamo così sono ridicoli visto che nel frattempo si sono avvicendati Governi di tutti i tipi.La Foligno Civitanova ha visto il traguardo solo grazie al Decreto sblocca cantieri di Renzi!Che le bretelle per Villa Potenza o Sforzacosta siano utili per snellire il traffico non ci sono dubbi,resta il problema di fondo perché venire a Macerata?Da Foligno o Perugia scendono a Civitanova perché c’è il mare,così come da Cingoli si scende più facilmente verso lo jesino per i lidi estivi.Commercialmente le sopra citate città umbre così come Senigallia Fano Ancona sono più appetibili per chi abita il Balcone delle Marche che non Macerata.L’unica vera attrattiva che può stimolare visitatori verso la Città di Maria è la Cultura, ovvero la direzione cercata da Carancini e dalla sua amministrazione.Sempre che Steve abbia sogni che ancora non si sono trasformati in numeri per vincere al lotto!
Non votando a Macerata non sono a conoscenza dei progetti non andati a buon fine, ma mi compiaccio che il candidato sindaco Parcaroli finalmente, unico,d’interessi a noi poveretti della vallata del Potenza.