Il 22 ottobre 2016 il sindaco Carancini e l’assessore Ricotta presentano i rendering per l’ospedale unico alla Pieve
Immediata la replica del candidato sindaco del centrosinistra Narciso Ricotta al sopralluogo sanitario del fronte del centrodestra. Il tema sullo sfondo dei terreni alla Pieve resta quello del nuovo ospedale. «Il 6 luglio scorso, passato solo da qualche settimana, e’ stata votata in consiglio comunale l’approvazione definitiva della variante urbanistica necessaria per costruire il nuovo ospedale provinciale alla Pieve. Il centrosinistra ha votato favorevolmente mentre il centrodestra che appoggia Parcaroli e Acquaroli, nelle persone di Sacchi, Luciani, Marchiori, Renna e Menghi, non ha votato favorevolmente».
Questo premette il candidato sindaco del centrosinistra per poi aggiungere la sua visione rispetto all’intervento fatto dal centrodestra sulla questione della struttura sanitaria programmata nell’area cittadina della Pieve: «Oggi Parcaroli e Acquaroli, dopo aver studiato le carte che abbiamo preparato noi e riconosciuto finalmente la bontà dell’opera, hanno anche loro condiviso la nostra proposta: ne siamo contenti, meglio tardi che mai. Per il resto, se hanno studiato bene, avranno potuto vedere che abbiamo previsto una uscita della superstrada apposita (Campogiano-Pieve-Mattei), il raddoppio della Carrareccia dalla Pieve a Sforzacosta e la fermata del treno dedicata alla Pieve. Noi non abbiamo perso tempo: gli unici che hanno sprecato tempo sono loro che ci hanno messo tanto a capire che questa è’ un’opera necessaria e se fino ad oggi non l’avessero osteggiata avremmo fatto anche prima. Il risultato ottenuto non è merito della loro contrarietà manifestata fino ad oggi ma del lavoro del centrosinistra regionale e Comunale». Infine Ricotta, candidato sindaco del centrosinistra ed assessore ai lavori pubblici nell’amministrazione uscente a guida Carancini, spiega la sua filosofia elettorale: «Il mio obbiettivo non è una campagna elettorale contro ma per, per trovare punti comuni sui quali creare una coesione della nostra comunità: l’ospedale deve essere uno di questi. Noi non dobbiamo dividere la città ma unirla attorno ad obbiettivi strategici comuni».
Sulle dichiarazioni di Acquaroli che oggi ha detto che il nuovo ospedale sarà a servizio della città e non di tutta la provincia, Ricotta risponde: «Fa l’ennesimo tentativo di barcamenarsi per non scontentare nessuno a fronte della volontà di mantenere l’ospedale di Civitanova e quella di non contraddire quanto deliberato all’unanimità dalla conferenza dei sindaci dell’ottobre 2017 (compresi i suoi di centrodestra) quando si decise la costruzione di quello che venne definito nell’atto un ospedale provinciale. Non pensi ora Acquaroli di esprimersi in modo ambiguo per dare contentini elettorali a Macerata».
(L. Pat.)
@giorgio rapanelli se tutti convergono, sia destra che sinistra che medici che esperti del settore, sulla necessità di una nuova struttura ospedaliera, moderna, grande, accogliente, efficiente, pratica, evidentemente un motivo ci sarà. Il mondo progredisce, le esigenze cambiano, e così anche le necessità delle persone. Se lei vuole rimanere ancorato al passato faccia pure, dice ciò che vuole, perché tanto il mondo, con la sua evoluzione, si certo non si ferma per un suo commento. Se si viaggiasse di più, se ci si informasse maggiormente, queste cose apparirebbero scontate, visto che il resto del mondo moderno si sta adeguando a tutto ciò. Chi rimane chiuso nei propri preconcetti, fissazioni e allintento di un social media, di certo non potrà mai capire tutto ciò.
pensassero ad usare bene quello che tengono, a costruirne un'altro costa....per andare a finire tra le incompiute....li hanno fatti chiudere con questi tagli, ma perchè non li rimettono in uso....alle persone serve un ospedale vicino casa no l'ospedale con il parquet, serve uno che li cura a dovere.....che quando stai male arrivi subito, no che ti devi fare i chilometri perchè quello vicino casa è stato chiuso.....se tiene il marmo o meno che sè nè fà una persona malata.....
sono passati 4 anni e nulla è cambiato
Francesca Acquasanta è evidente che non abbia letto (o capito) nulla di quanto abbia scritto. Oppure anche lei vive nel passato invece di vivere nel presente e futuro.
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Egregio signor Ricotta come non si può essere d’accordo sulla Mattei Pieve Campogiano, un’arteria progettata e finanziata 20 anni fa dalla quadrilatero a costo zero per il Comune di Macerata e rifiutata dalla giunta meschini ..scandalosi!!!
Che si potenzi il vecchio ospedale di Macerata, va bene. Ma farne uno nuovo vuol dire che si hanno tanti soldi che si tolgono a cose più importanti. Se si fa una nuovo ospedale, significa che si limitano quelli esistenti. I due candidati siamo più chiari- Non si può dire facciamo il nuovo ospedale alla Pieve e dotiamo di maggiori servizi quellie esistenti. O si va per una via, o si va per l’altra.
Comincia ad esser un po’ ripetitiva e piuttosto stucchevole questa campagna elettorale maceratese..
Ero pronto con i popcorn, ma non c’è brio, niente vitalità, una noia mortale..
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Colpa tua, no colpa tua, no non è vero, siamo stati noi, no siamo stati noi con il nostro governo, no no erano miei lontani cuggini che avevano pensato, ecc, ecc, ecc.
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Questi infantili ripetitivi tentativi di appuntarsi la medaglietta sul petto (o di tentare di strappare quella sul petto altrui, tipo gioco della bandiera) da parte di tutti i candidati sembra una puntina che sobbalza su un disco rovinato.
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Cambiamo registro?
Quali sono le idee ed i progetti per i prossimi 5 anni?
Dove reperirete i fondi?
Quanto tempo ci vorrà per portare a casa qualche risultato tangibile?
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Queste schermaglie verbali tra i candidati (e le truppe cammellate che intervengono a sostegno) segnano il passo.
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Abbiamo cominciato con chi è più maceratese di chi (insomma giochiamo a chi fa pipì più lontano) e si sta continuando (guarda qui che bicipite ipertrofico); il rischio è che se continua, questo monopoli, elettorale si arriverà alla sfida a chi l’ha più lungo, cioè il livello più basso della politica degli ultimi 30 anni.
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Cambiamo registro?
Quali sono le idee ed i progetti per i prossimi 5 anni?
Dove reperirete i fondi?
Quanto tempo ci vorrà per portare a casa qualche risultato tangibile?
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Cambiamo registro??????
Quali sono le idee ed i progetti per i prossimi 5 anni?????
Dove reperirete i fondi?????
Quanto tempo ci vorrà per portare a casa qualche risultato tangibile?????
io non vorrei e non desidererei entrare in merito a Ospedale Sì od Ospedale Nò! Ospedale quì od Ospedale là!
Vorrei tanto una campagna elettorale propositiva, concreta, realizzabile e che possa permettere di fare le nostre scelte con piu ocularezza.
Penso che quando un politicante non abbia molto da dire e da proporre, si lasci andare con facilità a discreditare personaggi politici avversari.
In questa tornata elettorale penso di aver letto di tutto e forse anche di più!
Come elettore sono indignato e disorientato nel continuare a leggere beceri attacchi che a nulla politicamente portano se non ad far crescere confusione e disorientare l’elettorato.
Non vi sembra di esagerare?
@Angela Morici
Il passato era quello di cure sanitarie migliori, di ricoveri in ospedale che duravano finché non si era guariti, di visite specialistiche ed esami diagnostici fatti in tempi ragionevoli e in strutture pubbliche.
Il passato era quello in cui, quando si aveva un problema di salute, ci si doveva preoccupare solo di quello, e non anche di non trovare posto in ospedale o di essere dimessi prima del tempo per essere sbattuti a casa a crepare.
Destra e sinistra sono d’accordo sul nuovo ospedale, così come sono state d’accordo su quell’altro spreco indegno del COVID-capannone, perché sono coalizioni al servizio di comitati d’affari (e queste non sono le uniche questioni su cui sono state d’accordo, sia a livello locale sia a livello nazionale); per loro i soldi ci sono sempre, si trovano sempre.
Guarda caso, ci sono due importanti esponenti del PD che non hanno mai lavorato in vita loro perché hanno fatto sempre politica, ma che in compenso quando dalla politica non potevano avere più niente si sono sistemati per bene come consulenti di gruppi della sanità privata.
La favoletta degli oscurantisti che si oppongono al progresso valla a raccontare a qualcuno che sia abbastanza tonto da crederci.