di Luca Patrassi (foto di Andrea Petinari)
Un mese dopo l’annuncio della sua candidatura a sindaco per il centrodestra, nel tardo pomeriggio di oggi Sandro Parcaroli si è ripresentato nella splendida location del cortile del palazzo che, tra l’altro, ospita il ristorante “Vere Italie” per la presentazione del programma. C’erano molte più persone che non al debutto, come ha subito osservato, traendone buoni auspici, il patron di Med Store. Sul palco, da solo, Sandro Parcaroli. «E’ trascorso un mese importante, ho conosciuto e ascoltato tante persone, associazioni di volontariato. Ne ho tratto orgoglio e una motivazione maggiore, più forza».
Lavoro, famiglia, sicurezza, ambiente, centro storico e periferie, alta formazione e università, cultura, sport, accessibilità, viabilità, attenzione alle categorie delle persone fragili, possibilità di attingere ai fondi europei e che Macerata torni a essere città capoluogo recuperando una sua specificità a livello provinciale e regionale. Sono questi i principali punti del programma che il candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli ha presentato insieme alla sua coalizione. Lo ha fatto partendo dall’analisi della città che si presenta oggi ai suoi occhi. «Macerata in questi 20 anni ha perso molti dei suoi asset più importanti – ha osservato Parcaroli -. Le conseguenze sono una drastica diminuzione della sua capacità attrattiva, una riduzione delle attività economiche e in particolare di quelle produttive e commerciali, un totale scollamento dalla realtà territoriale di cui è, almeno sulla carta, ancora capoluogo. I dati riferiscono di un tessuto sociale disgregato e frazionato, reso il più delle volte fragile dall’insorgere di problemi legati alla sicurezza pubblica nonostante il mirabile lavoro svolto dal questore Pignataro e dalle forze dell’ordine in questi ultimi due anni». «Sul fronte urbanistico ed edilizio le ferite del sisma che ha colpito il centro Italia e dunque anche Macerata nel 2016 non sono state ancora curate – ha continuato il candidato sindaco del centrodestra -. Le opere di messa in sicurezza delle scuole, come pure quelle di altri complessi di pubblica utilità, sono ben lontane dall’essere state compiute. A quattro anni di distanza dal terremoto c’è tanto, troppo da fare sul fronte della sicurezza degli edifici e sul recupero dei beni artistici ed ecclesiali».
E poi ancora «il drastico e inesorabile calo dei residenti, le cui cause vanno ricercate, tra le altre cose, nella scarsità di servizi per i giovani, nell’insufficienza di politiche a favore delle famiglie; è un problema serio e un’emorragia gravissima, cui porre rimedio prima che diventi irreversibile. Una città che non dà valore ai giovani è una città destinata a morire e quindi ho deciso di invertire la rotta, di essere l’uomo del cambiamento. Ciò che è mancato in questi 20 anni è stato un progetto politico a lungo termine. La domanda vera che un sindaco si dovrebbe porre quando si appresta a governare una città è: come voglio che sia tra 10 o 20 anni?». Parcaroli ha detto che non è uno di quelli che guardano al passato, «il mio progetto per Macerata guarda al futuro. Non tutti hanno compreso la scelta di prendermi più tempo di quello che la consuetudine politica suggerisce per esporlo in maniera ampia alla città, ma io non sono un uomo della politica. Io sono un uomo libero, che fa scelte dettate dal buon senso, prima di tutto. Sono fiducioso che i maceratesi lo comprenderanno».
Un programma, quello del candidato sindaco della coalizione di centrodestra, improntato a «un’accelerazione verso il futuro e all’eccellenza. Macerata ha un assoluto bisogno di essere amministrata da persone consapevoli della propria responsabilità, che mettano da parte mere logiche di potere, che ignorino contrapposizioni sterili e gratuite, che mantengano gli impegni assunti. Non è facile, ma se si è scelto di candidare un uomo che non ha mai fatto politica e che proviene invece dalla società civile, credo ci si aspetti soprattutto questo, favorire un cambio di mentalità generale, prima ancora del resto».
«Per Macerata non c’è più tempo di lamentarsi. Occorre con umiltà mettere da parte gli antagonismi per pensare solo al bene della città, che rischia, senza un’adeguata politica di sviluppo, di essere cancellata dalla storia. Non sarò quel tipo di sindaco che distrugge a priori quello che è stato fatto dai precedenti amministratori, a meno che non costituisca un pericolo per la sicurezza pubblica o non sia comprovato che ricominciare da zero farebbe spendere meno soldi – ha concluso Parcaroli -. Poiché certe opere sono state già realizzate con soldi dei contribuenti è mio dovere tenerne conto. Sarà quindi mia premura, in taluni casi, migliorarne l’efficienza o svilupparne ulteriori elementi. L’epoca dello sperpero dissennato dei soldi pubblici è finita. Sarà mio compito valorizzare l’esistente e creare ulteriori asset di sviluppo per Macerata».
Suggestivo il passaggio di chiusura, al termine della presentazione dei capisaldi del programma: «Ora chiudete gli occhi, immaginate la città tra dieci anni. Macerata sarà piena di persone, bella e curata, un polo di alta formazione, visitabile con la realtà aumentata da tutto il mondo, pulita, con i giovani che avranno trovato il lavoro in base ai desideri e alla formazione ottenuta, ci sarà un raggio di sole a illuminare la Cattedrale restituita ai fedeli, ci sarà anche padre Matteo Ricci contento nel tornare a casa e nel vedere come è bella, più giusta e solidale. Ecco, avete visto la città che mi aiuterete a costruire in questi anni» ha chiuso Parcaroli tra gli applausi. L’idea di padre Matteo Ricci che torna nella sua Macerata è simile a quella che ebbe parecchi anni fa lo scrittore Remo Pagnanelli che ne fece spunto per un suo articolo: allora però Matteo Ricci arrivò e rimase così deluso da fuggire via nella notte.
Centinaia i presenti, lo stato maggiore del centrodestra maceratese e regionale, dal deputato della Lega Tullio Patassini alla candidata regionale (sempre Lega) Anna Menghi, ai candidati comunali Laura Orazi, Oriana Piccioni e Francesco Luciani, poi il coordinatore provinciale di Forza Italia Riccardo Sacchi, il candidato alle regionali Raffaele Delle Fave, il civico regionale Giancarlo Giulianelli, Pierpaolo Borroni per Fratelli d’Italia, l’avvocato Gianluca Micucci Cecchi e l’architetto Silvano Iommi per la civica di Parcaroli.
Il programma di Parcaroli tocca diversi temi ed entra con diverse proposte. Il miglioramento dei servizi in città partendo dai vari quartieri. In centro incentivi per le attività economiche e per andarci ad abitare, rivisitazione della ztl e realizzazione del parcheggio su viale Leopardo con attracco in piazza della Libertà. A Villa Potenza, parco fluviale, pista ciclopedonale in collaborazione con i comuni del circondario e potenziamento del ruolo del centro fiere. A Sforzacosta occhi puntati sul nuovo ospedale e sui servizi collegati, a Piediripa creazione di un luogo di aggregazione e investimento su Valleverde con la realizzazione di un polo legato all’informazione. A Collevario eliminazione del passaggio a livello e strada di collegamento con Colleverde. Per le Vergini un ponte pedonale per collegare Unimc e la stazione con l’area residenziale. Alla Pace ipotizzato il raddoppio della viabilità seguendo le indicazioni del Prg. Quanto alla viabilità priorità per via Mattei-La Pieve e per il collegamento con Villa Potenza. Non poteva mancare un riferimento alle imprese, Parcaroli “vede” un polo per il recupero di Valleverde destinato alle imprese legate al mondo dell’informazione. Formazione per i giovani, legata alla scuola e al lavoro in raccordo con Unimc, Accademia ed imprese. Sferisterio al centro dell’offerta culturale, con un maggior numero di serate nella stagione estiva, e capace di fare da riferimento per il settore turistico.
Il candidato sindaco ipotizza la presentazione a dicembre delle maggiori iniziative che si faranno in città nel corso dell’anno successivo in modo tale da aiutare le strutture ricettive che vorranno promuoversi. Sul fronte della cultura Parcaroli immagina una serie di azioni, non estemporanee, legate a brand non solo cittadini ma mondiali come padre Matteo Ricci, Dante Ferretti, Ivo Pannaggi, Tucci. Immagina anche scuole di eccellenza per cantanti lirici e per cantautori, il rilancio della sartoria dello Sferisterio per la produzione di costumi di scena. Potenziamento delle azioni legate alla sicurezza con l’implementazione della videosorveglianza, il sostegno alle attività sportive, ritenute le migliori per contrastare il disagio giovanile e piaghe come alcol e droga. Infine il potenziamento dell’assistenza agli anziani, iniziando dall’Ircer. Insomma, chiudete gli occhi ed immaginate la Macerata 2030 firmata Parcaroli. Un sogno percorribile? «Della città godi la risposta che dà ad ogni tua domanda» ha detto infine il candidato sindaco del centrodestra citando Italo Calvino.
Clicca sull’immagine per leggere il programma completo di Sandro Parcaroli, pubblicato questa sera sul suo sito
Si chiudiamo gli occhi e immaginiamo!!!! Fatti, fatti e solo fatti (direbbe uno dei personaggi dei romanzi di Dickens) non promesse!!! Siamo stanchi di sognare!
Eppò te sveglli sudato..... Peggio de me quando ciò voglia de fatigá. . Me metto a sedé e me la faccio passá.
Da residente in centro...facciamo che la riduzione/abolizione della tari per 5 anni valga anche per chi già risiede...stoicamente direi...e non solo per i nuovi...insomma che gli incentivi tutti siano per i nuovi ma anche per i vecchi residenti...sennò facciamo come sky che fa le offerte solo per i nuovi abbonati e i vecchi gli mandano la disdetta...visto mai che i vecchi residenti se ne vanno via!?
Molto generico, le favole fanno presa, io preferisco un programma che parli di dati concreti e misurabili, qualcosa di realmente raggiungibile! Perché le favole sono belle, poi però ti svegli e l’unica cosa che puoi fare è rendere la realtà migliore, con azioni precise sicuramente!
Abbiamo più candidati a macerata che elettori ... non è semplice la scelta comunque almeno ha messo nero su bianco le sue idee, personalmente apprezzo che abbia scritto chiaramente il suo programma.
basta cercare su google....vi è un proliferare di città e paesi in cui i candidati sindaci sono in sovrabbondanza....vi è anche il caso opposto in cui nessuno si presenta all'appello.....butta via il mensile assicurato per cinque anni.....
Si , i servizi e la formazione ai privati con i fondi pubblici o europei? No grazie. Il pubblico deve fare la sua parte attiva e non delegare come la destra ha fatto nelle esperienze di governo.
La suggestione delle parole non incanta, sta facendo marketing, questo porsi come 'creativo', non mi convince molto, è solo un imprenditore che vende hardware, inventato e costruito da un effettivo creativo, Steeve Jobs. Qui parliamo di un commerciante che non ha esperienza e conoscenza delle problematiche e dell'amministrazione di questa città, i suoi interventi lo hanno dimostrato; hanno dimostrato anche una scarsa capacità dei partiti che lo sostengono. Inoltre un imprenditore che si occupa di informatica, per eccellenza scienza e tecnologia che è sinonimo di globalizzazione, di confini aperti, direi senza confini mi stupisce che possa riconoscersi in un partito che invece li istituisce, che è nazionalista e sovranista e la sua credibilità mi risulta appannata.
Letizia Catarini,applausi! Ma tanti tanti!
Ho pensato la stessa cosa io: la Apple è fra le multinazionali che più hanno sfruttato e guadagnato dalla globalizzazione selvaggia, producendo a basso costo hardware che rivende a peso d'oro. Come questa mentalità che ignora i confini nazionali possa accordarsi col sovranismo della Lega lo ignoro. O meglio, in realtà la Lega è sovranista solo quando si tratta di avercela con i poveracci.
Molto generico, le favole fanno presa, io preferisco un programma che parli di dati concreti e misurabili, qualcosa di realmente raggiungibile! Perché le favole sono belle, poi però ti svegli e lunica cosa che puoi fare è rendere la realtà migliore, con azioni precise sicuramente!
Alessandra Machella belli i dati da 10 anni a questa parte
Sara Palmioli si ma possono anche andare peggio
Valerio Torrini peggiò di cosí c'è solo l'oblio
Sara Palmioli si certo come no ,il buio totale ,invece con Parcaroli ci sarà un raggio di sole a illuminare la cattedrale restituita ai fedeli!!Mannaggia da pelle d'oca
Valerio Torrini non voler lasciare la strada conosciuta x una nuova è anche sintomo di codardia e te lo dico da persona che fino alle elezioni del 2018 ha votato a sinistra, poi delusa dell'operato de PD sia a livello comunale che regionale che italiano a deciso di non votare più a sinistra, avendo anche la famiglia contro. Io preferivo e preferisco tuttora il "vero comunismo" a sto finto partito di sinistra Il nuovo non sempre è catastrofe o disfatta
Sara Palmioli qui nn si tratta d codardia,non si vota in base allo stato d'animo,ma si vota in base alla persona che hai d fronte!Che poi sia destra che sinistra hanno governato negli anni in Italia e lo scontento c'è stato sempre!Non voto in base all'ideologia ma in base a chi ho di fronte!Io su di lui ho qualche perplessità,non è detto che avere successo da imprenditore t porta ad aver successo in politica!Anzi sono 2 cose molto diverse!Al momento s è dimostrato come un pesce fuor d'acqua!E deve cmq dividersi tra città e le sue imprese e questo nn è proprio positivo nn credi?
Valerio Torrini x me la delusione nelle istituzioni ha portato al cambiamento di voto. Non dico che sia giusto x tutti xò x me è cosí
Valerio Torrini grazie x lo scambio di opnioni e x fortuna che ci sono ancora persone come lei avvezzi al controbattito costruttivo che non sfocia nel torquilopio. Buona serata
Sara Palmioli grazie a lei :) buona serata
Sara Palmioli Il PD è invotabile ma le alternative comuniste (quelle vere) ci sono!
Giulia Salvucci putroppo no. X ciò non voto PD.
C'è Potere al Popolo!
Giulia Salvucci vero, ma non ha a che fare con il vecchio PCI di Longo- Togliatti- Berlinguer e se volemo mettece Occhetto.
Sara Palmioli il muro è caduto che ero piccola quindi non so. Li ho seguiti anche se sono elettrice cinque stelle e mi rendo conto che per dei ragazzi è difficile fare politica a sinistra ad alti livelli, quando la gente pensa che sei del PD. A questo giro forse li voto, sarò indecisa fino all'ultimo!
Alessandra Machella io non so Macerata avrà bisogno di tutte quelle sue qualità, ma i sogni non si percepiscono solo nel programma di Parcaroli ma anche in quelle del tuo candidato non è uno scherzo, per non ricordarti che per realizzarne qualcuna un po di tempo l'avuto. Dimenticavo ora c'è LEI grazie di esistere.
Giulia Salvucci non sei più di tanto piccola rispetto a me. Io sono del '77, ma molte mie opinioni arrivano dai " resoconti" di mio padre e mio nonno e che quindi mi dicevano come questi politici passati si battevano x la classe operaia.
Alessandra Machella perché non ci dici cosa vorresti fare tu per la tua città? Cose concrete e reali per cortesia!?
Donatella Carradori sono unAssistente Sociale e vorrei occuparmi di programmare e riprogrammare servizi sulle necessità dei bisogni presenti in città (ad esempio area anziani, disabilità, infanzia..) ed occuparmi della collaborazione fondamentale con il Terzo Settore (cooperative fondazioni associazioni ecc), che non è a margine in un comune ma è il futuro, per far diventare reale quella governance di cui Ricotta parla nel programma! E creare situazioni occupazionali!Nella mia vita ho vissuto molti anni fuori dalla mia città in grandi città divisa tra sociale, pedagogia e progetti musicali... vorrei portare le qualità che ho visto realizzate altrove in una città, Macerata, che ha tutto il potenziale per diventare molto più organizzata e molto più importante. Io non amo perdere tempo, voglio impegnarmi per fare davvero cose concrete e vedere le persone orgogliose di vivere qui. Al di là di tutte le ottiche partitiche nazionali, io mi impegno mettendoci quello che so, e ti assicuro che nella mia vita punto solo a comportarmi bene e a cercare con tutte le mie forze di migliorare la qualità della vita di chi mi sta intorno. E di conseguenza così sento anche io la mia qualità di vita migliorata. Tutto qui, poche promesse vane, solo la promessa che voglio fare tutto ciò che è in mio potere per dare il mio contributo a migliorare il sociale nella città
Alessandra Machella comunque in pratica non ha detto niente "creare situazioni occupazionali"...come?! Occuparmi del sociale... È molto bello ma allo stesso tempo credo che ci vogliano diversi anni di esperienza prima di poter mettere mano in situazioni delicate e molto complesse... Perché siamo stanchi di vedere servizi sociali che non funzionano e come risultato si finisce sui titoli sulla cronaca nera ! Io credo che Macerata abbia bisogno di essere governata da un imprenditore... Gli imprenditori sono quella categoria dei fatti e poche chiacchiere, perché il tempo è denaro, Macerata ha bisogno di rinascere economicamente dal punto di vista commerciale, a Civitanova Marche aprono A MC chiudono, lo stipendio procapite non credo che sia superiore. Credo che ci sia bisogno di chi ha esperienza manageriale, di vita e di conoscenza del territorio ! Grazie per la risposta, le auguro buone cose ma non ha risposto in modo concreto come le avevo chiesto! PS. I cittadini che votano sono stanchi del politichese!
Donatella Carradori le assicuro che a una città come Macerata serve più un adeguato sistema di servizi sociali funzionanti e sul bisogno reale che un imprenditore come lo definisce lei, che per natura è cosa ben diversa dal politico! In ogni caso sono opinioni, rispetto la sua, e sono felice che lei rispetti la mia. Sarei ancora più felice di dimostrarle che nonostante la mia età io abbia più esperienza di quella che crede! Buona giornata Donatella
nel cappello iniziale è stata omessa la frase "Ci sarà un raggio di sole a illuminare la Cattedrale restituita ai fedeli"?Il giornalista che ha scritto l'articolo nn ce l'ha fatta si è vergognato a metterla :p
E poi spegnete la televisione e sarà tutto come prima se non peggio
Ecco che cala altri aforismi... Mamma mia
Non vorrei sbagliarmi ma sembra un surrogato del pd
Sogni solo sogni
In concreto?...sogniamo sogniamo
Dopo 10 anni e oltre di torpore, anzi di coma profondo, cambiare marcia sarebbe un passo x uscire dalla fossa.
Sara Palmioli non scambiamo il torpore delle nostra vista con quello della socialità, sono cose ben distinte. Se una persona ha una vita non appagante, non può sfogarsi scaricando le colpe altrove. Molti fanno questo
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Il programma andava letto, riletto e riletto ancora con attenzione.
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Un imprenditore, di indiscusso succeso, non poteva non presentare un programma/progetto importante per la citta…
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Oltre 35 pagine, un periodo temporale di 10 anni (quindi il candidato della destra prevede di vincere 2 elezioni amministrative), ogni singolo aspetto della comunità (giovani, coppie, anziani, ecc) viene preso in considerazione.
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Anche sul fronte della viabilità nulla è lasciato al caso.
Dicasi lo stesso per gli interventi nei quartieri, nelle frazioni.
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E poi tagli, agevolazioni, aiuti, riduzioni, facilitazioni, ecc ecc ecc…
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Per un attimo mi sembrava di essere veramente nel Paese delle Meraviglie di Alice.
Già me lo vedevo Willy Wonka che apriva la sua fabbrica dei sogni.
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Mancava solo Dorothy e le sue scarpette rosse e poi si sarebbe perfettamente chiuso il cerchio di questo bellissimo e fantasmagorico mondo; peccato che non vi sia nessun riferimento, su oltre 35 pagine, sul Puccolo Principe…
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Quindi nell’ultimo mese il candidato della destra non ha avuto tempo per confrontarsi con gli altri competitors, perché impegnato nella stesura di questo amabilissimo libro dei sogni [[[[impegnato lui e -presumo- i “saggi” o “collaboratori” i cui nomi sono ancora most top secret: che non sia mai che si scoprisse che sono i soliti arci-noti della destra cittadina degli ultimi 30 anni]]]]
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Poi purtroppo è suonata la sveglia e si è tornati a fare i conti con la realtà…
Tagli, riduzioni, investimenti: manca una precisa road map dove si comprenda da dove escano i finaziamenti e come si coprirnno i mancati introiti con tutte queste agevolazioni, riduzioni e bonus vari
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Visto che la pubblicità è l’anima di ogni commercio non mi meraviglierei se ci fossero altre soiree al ristorante e magari anche un vernissage nel punto vendita di Piediripa; male che vada, se non farà il sindaco, almeno avrà dato ampia visibilità alle sue creazioni
Tra le ” centinaia ” di partecipanti credo di intravedere Marchiori. Andrea, quando saranno nuovamente tutti riuniti gli aspiranti all’amministrazione comunale perché non prendi trentuno centesimi ( sei un signore, lascia anche la mancia )e tirali in aria e fa sì che essi cadano sulle loro teste di ponte per la nuova Macerata, mostrando così il tuo disprezzo per Giudalo Iscariotolo come direbbe Banfi. Devi già essere abbastanza depresso se neanche ti presenti rischiando così di non essere più neanche consigliere. Certo a pensarci bene ce ne vuole di coraggio a partecipare al guazzabuglio messo su attorno al da poco diventato funzionario leghista del ufficio distaccato maceratese di cui ha preso anche la cittadinanza immediata e adottato dal grande statista Salvini noto norcino con la faccia tipica e per l’espressione e per il colore che ricorda un aneddoto del Pellegrino Artusi:” C’era un mercante che quando arrivava in una città si
fermava ad una cantonata per osservar la gente che passava e quando vedeva uno col naso rosso era
sollecito a chiedergli dove si vendeva il vino buono”. Non ho ben capito se poi questo signore passa come la stampella che sorregge il nuovo funzionario o il suo Maestro di sostegno.
Una nota pubblicità immobiliare recita: ‘Non sogni, ma solide realtà’. Basta coi sogni!
Mi permetto di consigliare ai commentatori (Cerasi & co.) i quali, non potendo criticare il progetto organico di sviluppo della citta’che risulta dal programma di Parcaroli, protestano per la mancata indicazione delle risorse per realizzarlo, di leggere tutto il documento: al paragrafo 10 sono riportati analiticamente gli ambiti previsti di finanziamento da parte dell’Unione Europea per il 2021 – 2027 e gli interventi per Macerata che potranno essere finanziati con gli stessi.
La faziosità e la presunzione di avere una prosa all’altezza di quella di Groucho Marx giocano brutti scherzi talvolta.
Manca un percorso, con convegni internazionali, sulla vera storia del Maceratese nel contesto europeo. Ormai ci sono studi autorevoli che Aquisgrana si trovava nella valle del Chienti. Quindi non in Germania. Inoltre la civiltà dei Franchi di conseguenza è nata qui. Sono scoperte rivoluzionarie che comporta la riscrittura della storia europea. Queste scoperte sono principalmente di Simonetta Torresi, don Carnevale e di altri studiosi documentati. Ma mai né l’Università di Macerata, tanto meno il Comune di Macerata nell’assessore della Monteverde e tanto meno gli Studi Storici Maceratesi hanno pensato di confrontarsi e verificare queste scoperte, rimanendo nei loro santuari a fare le belle statuine. Addirittura Simonetta Torresi ha scritto libri contro lo storico universitario Barbero, che è noto per i tanti programmi televisivi sulla storia di Carlo Magno, denunciandone l’infondatezza storica di ciò che ha scritto e detto. Di fronte a tanto si è guardato bene di accettare un confronto che contestano la storia ufficiale dei libri di scuola.
Queste scoperte sono di un ìnaudito valore storico e di conseguenza anche economico, riguardo un possibile turismo culturale a livello internazionale. Ma qui questi studiosi non se “li caca nessuno”. Non si è mai profeti in patria. Mi sarei aspettato che qualche candidato sindaco avesse colto questa grande opportunità ma vedo che sono tutti ciechi e sordi. Andate avanti così, intanto Macerata e il suo territorio muore.
@ Coltorti
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“Analiticamente” significa, se la lingua italiana non è cambiata, fare una minuziosa/precisa/particolareggiata/dettagliata analisi, voce per voce, cespito per cespito, vedere gli assett, ragionare sugli ammortamenti vari, cassa depositi e prestiti, risorse in house, assicurazioni, crediti inesigibili, ecc ecc ecc, chi più ne ha più ne metta.
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Sul punto 10 siamo al “genericamente” si potrebbero prendere soldi qui e la, si potrebbe investire qui, si potrebbe far lavorare l’Apm colà, potremmo cambiare questo, miglorare quello, ecc ecc.
Ma non è detto, NON sta scritto da nessuna parte, che solo perché vi è la possibilità di fare richiesta a dei finanziamenti, che poi questa possibilità si traduca, in automatico, in una pioggia di denari su Macerata.
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Potrebbero modificarsi tante cose, sbagliare domande, fondi che finiscono prima, cambiare le regole, non avere tutti i titoli necessari per preentare le domande ecc ecc ecc ecc, e chi più ne ha più ne metta…
Tutto stupendo, una Macerata eccezionale, una città dove vivere, lavorare poco e guadagnare tanto, piena di turisti in ogni periodo dell’anno, dove non si pagano tributi, parcheggi, trasporto pubblico ecc.
Dopo ho letto di Padre Matteo Ricci a passeggio per le strade di Macerata ed ho capito tutto
Era uno scherzo! Ci sono cascato.
Dai Parcaroli leggici il programma vero.
Dovevo capirlo dal fatto che nella lista non c’era il centro studi storici internazionale su Carlo Magno e Aquisgrana.
Leggo che ad alcuni commentatori Parcaroli ha levato l’osso a cui erano abituati. Ossia, ad essere ingannati dai tanti avvocati che hanno dibattuto pubblicamente bene, per poi lasciare a secco tanti cittadini, salvo i loro interessi e quelli dei loro sodali. Il tempo del PD è scaduto e il partito è in via di distruzione… Parcaroli è solo uno strumento di questa distruzione.
C’è poi un aggancio con Andrea Marchiori per dargli alcuni consigli… In politica si hanno delusioni. Uno deve restare sulla riva del fiume per vedere magari passare il cadavere del nemico (ossia il PD). Perchè, caro Andrea, è quello l’unico nemico che hai. Il tempo è galantuomo. Quindi lavoriamo per spingere verso tempi migliori…
Il candidato Parcaroli ha ascoltato molti pareri, cittadini e partitici. Poi, come è suo solito fare in ditta, ha fatto un suo programma in prospettiva da verificare con l’elettorato. Senza perdere tempo nei dibattitti stantii a cui eravamo tutti abituati, Cerasi compreso. Perchè, il buon Cerasi ha la vecchia mentalità d’annata, come la mia. Mettiamoci l’animo in pace. Aspettiamo che i cittadini decidano per il loro bene con il “nuovo”, o il loro male con la “vecchia minestra”.
Giorgio, qualche dubbio sul vero nemico di Marchiori ce l’avrei. E magari se si siede aspettando pazientemente c’è caso che vede passare tutta la destra maceratese. Comunque questa del fiume presenta sempre una piccola contraddizione, al di fuori di Marchiori,che il fiume ha due sponde. Però, qui riprendo il post di Meschini e di un argomento che a te sta a cuore e credo anche a molti altri ossia il rapporto dei Franchi, Carlo Magno e le Marche. Nemmeno Parcaroli se ho ben capito ne accenna.
Io non credo che tutte le merci sequestrate vengano smaltite correttamente!C’è qualcosa nell’aria….
Non voto a Macerata, ma vivo in provincia. Non so se riuscirà a fare ciò che dice, ma dimostra d’essere una persona intelligente, e non serviva, che ha ben chiare le problematiche del territorio, incancrenite da troppi anni di chiacchere inconcludenti. Prima,lo si attacca di non avere un programma, ora perché è troppo generico, pieno di sogni, invece quello dei concorrenti di cosa è pieno. Soprattutto cos’è stato fatto da tanti decenni, I Franchi, Carlo Magno; a me fa piacere che abbia dimostrato d’interessarsi alla vallata del Potenza abbandonata da un secolo, differentemente da quella del Chienti, concausa della perdita d’interesse per Macerata stessa.
@ Rapanelli
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Caro Giorgio hai ragione.
Veniamo quasi dalla stessa esperienza politica, ma c’è un “MA” grosso come l’Everest.
Mentre io, giovane ed ingenuo (per dirla alla Guccini) muovevo i primi timidi passi tu, data la differenza di età, avevi già fatto 3 volte il giro del mondo.
Cioè io entravo in punta di piedi in una stagione dove tu, per raggiunti limiti di età, ne stavi uscendo
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Pertando dire che abbiamo la stessa mentalità, pur avendo fatto politica con diverse decadi di differenza, non è proprio vero, anche perché i tempi ed i modi erano assai diversi, così come i progetti e le aspirazioni.
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Per quanto riguarda invece il tuo voler, a tutti i costi, indicare che il candidato della destra sia Babbo Natale ho solo da ripeterti quello che ho ascoltato in un film (dove un bambino chiedeva al papà se esisteva Babbo Natale).
E il papà rispondeva “esiste fino a che ci credi”
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Ecco non penso che tu, Giorgio, possa vestire i panni del bambino.
Nel programma manca Un milione di posti di lavoro,,poi U-guale I-dentico—-
Ritorno al futuro?Andiamo con la Dorelan?