Narciso Ricotta, candidato sindaco del centrosinistra, ha otto liste a suo sostegno
Narciso Ricotta, candidato del centrosinistra, ha pubblicato oggi il programma elettorale sul suo sito www.ricottasindaco.it. È il secondo candidato sindaco a farlo dopo Alberto Cicarè (Strada comune). Diversi i punti già illustrati anche in fase primarie con alcune novità nel documento. A partire dall’obiettivo del mandato: «Portare Macerata tra le prime dieci città nelle classifiche degli indicatori della qualità della vita – spiega Ricotta -. Amministrare vuole dire far stare bene i cittadini. Fino a ora siamo stati sempre tra i primi 30 su 100, io voglio portare la città nella top ten». Il motivo è presto detto: «L’indice della qualità della vita (pubblicato ogni anno dal Sole24ore e ItaliaOggi, ndr) è misurabile. Lo farò crescere ancora e se tra qualche anno avrò mantenuto la promessa sarà verificabile nelle classifiche».
Il programma si è ampliato con le idee confluite dalle altre anime della coalizione, con diversi “cavalli di battaglia” degli ormai ex competitor alle primarie di centrosinistra. Come l’anello verde di Macerata, proposto da Stefania Monteverde, i servizi del Comune digitalizzati, idea di Luciano Pantanetti e il museo di Dante Ferretti all’ex Cinema Corso, baluardo di David Miliozzi. Tra i concetti nuovi poi anche la co-governance, per cui Ricotta intende coinvolgere fin da subito il terzo settore tramite l’Alfa (Assemblea delle libere forme associative), prevedendo anche un suo rappresentante in Consiglio comunale. Poi il concetto di città “micropolitana”, per cui Macerata deve tornare a essere capoluogo nella consapevolezza di servire un territorio più ampio rispetto a quello solamente comunale e quindi deve essere in grado di «concordare le scelte sovracomunali» di viabilità, infrastrutture, turismo e sicurezza. Attenzione poi ai quartieri, che oltre alle aree verdi dovranno anche avere una biblioteca ciascuno. Saranno costituiti anche dei comitati con un budget da spendere. Tra le priorità pure il progetto di rigenerazione urbana sfruttando il Super eco bonus e un piano di protezione sociale con la famiglia al centro.
Domani presenterà invece il programma Sandro Parcaroli, candidato del centrodestra.
(redazione CM)
Voglio farle una richiesta, che vale per tutti i candidati, promettere e facile, vendere sogni ancor di più, perciò onde evitarle, vi chiedo per essere più credibili, e non prendere in giro gli elettori, facciamo un patto, so bene che non è previsto, non proibito, non vincolante, ma un misuratore di credibilità : : Referendum confermati o di metà legislatura: che richiesta strana vero? Chi avrà coraggio potrebbe dare un senso al voto. Male che vada metà promesse.
la speranza è l'ultima a morire, dubito che si possa salire
Il super eco bonus è misura nazionale!
Sei solo il seguito di carancini e meschini nulla di nuovo
Però è sempre felice ....non vede l'ora di mettersi all'opera per il NOSTRO BENE
Come quando il sodale Carancini disse "se non faccio le piscine mandatemi a casa"?.
Carancini bis
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I programmi sono, per loro precisa caratteristica, sempre belli, attraenti, fantasiosi, accattivanti e spesso e volentieri illusori e in concreto irrealizzabili.
Auguro vivamente al Sig. Ricotta di riuscire a realizzare queste titaniche promesse!
Non voglio illudermi più del tanto, troppe delusioni mi ha dato Macerata in questi ultimi anni.
Il Sig. Ricotta era parte integrante dell’Amministrazione in carica, o forse mi sbaglio?
Se così fosse non comprendo il motivo per cui non poteva illuminare l’Amministrazione Carancini con le sue idee valide e condivisibili.
Forse al programma manca un capitolo ma, è un capitolo fondamentale e irrinunciabile per la realizzazione del tutto, domandiamoci dove verranno attinti i fondi necessari per trasformare le bellessime idee in realtà fattibilI e concrete!
AD MELIORA
Manca un percorso, con convegni internazionali, sulla vera storia del Maceratese nel contesto europeo. Ormai ci sono studi autorevoli che Aquisgrana si trovava nella valle del Chienti. Quindi non in Germania. Inoltre la civiltà dei Franchi di conseguenza è nata qui. Sono scoperte rivoluzionarie che comporta la riscrittura della storia europea. Queste scoperte sono principalmente di Simonetta Torresi, don Carnevale e di altri studiosi documentati. Ma mai né l’Università di Macerata, tanto meno il Comune di Macerata nell’assessore della Monteverde e tanto meno gli Studi Storici Maceratesi hanno pensato di confrontarsi e verificare queste scoperte, rimanendo nei loro santuari a fare le belle statuine. Addirittura Simonetta Torresi ha scritto libri contro lo storico universitario Barbero, che è noto per i tanti programmi televisivi sulla storia di Carlo Magno, denunciandone l’infondatezza storica di ciò che ha scritto e detto. Di fronte a tanto si è guardato bene di accettare un confronto che contestano la storia ufficiale dei libri di scuola.
Queste scoperte sono di un ìnaudito valore storico e di conseguenza anche economico, riguardo un possibile turismo culturale a livello internazionale. Ma qui questi studiosi non se “li caca nessuno”. Non si è mai profeti in patria. Mi sarei aspettato che qualche candidato sindaco avesse colto questa grande opportunità ma vedo che sono tutti ciechi e sordi. Andate avanti così, intanto Macerata e il suo territorio muore.
L’elettrificazione della linea Civitanova-Albacina (la linea Albacina-Fabriano, in comune con la linea Roma-Ancona, è già elettrificato) dovrebbe essere partita il 29 luglio e dovrebbe terminare il 30 agosto, quindi prima delle elezioni comunali.
https://www.cronachemaceratesi.it/2020/07/16/elettrificazione-civitanova-albacina-lavori-al-via-il-29-luglio-niente-treni-per-un-mese/1425644/
Il programma della coalizione del centro sinistra, che vede in Narciso Ricotta il candidato ideale per la carica di sindaco, è innanzi tutto espressione di una pluralità di valori, è il risultato di un lavoro di confronto, di discussione, di interazione tra tutte le liste che compongono la coalizione ed è, pertanto, espressione di un lungo lavoro di mediazione. Noi, componenti delle liste, siamo stati il gruppo dei “saggi”, cittadini diversi, uomini e donne impegnati su più fronti della società. Noi che abbiamo con libera scelta deciso di partecipare attivamente alla vita politica ci siamo misurati con i problemi e le aspettative dei maceratesi, perché tali siamo. Abbiamo cominciato con l’ascolto e non lo abbiamo fatto ieri, ma più di un anno fa. Ci siamo confrontati con associazioni, rappresentanti di categoria, pensionati, giovani, con tantissime persone, abbiamo pesato gli interventi futuribili e abbiamo tracciato la dorsale per disegnare la città che vorremmo. Narciso è stato per noi un punto di riferimento per la sua capacità straordinaria di saper aggregare, unire, trovare di fronte alla pluralità di vedute i valori comuni sui quali lavorare con spirito collaborativo. Per chi ha pazienza e volontà dalla lettura dei programmi delle varie forze della coalizione, tutti da diverso tempo ormai pubblicati sul sito http://www.ricottasindaco.it e resi pubblici in più occasioni di confronto, ritroverà facilmente quanto espresso nel programma di mandato. Siamo pronti al confronto, come lo è il nostro candidato, ma non rispondiamo alle offese, alla critica semplicistica e alle banalizzazioni dilaganti sui canali social, perché se qualcuno ritiene che siano strategia comunicativa, per noi rappresentano, al contrario, il segno tangibile dell’incapacità del saper comunicare.
Cosa intende fare per il problema demografico? Lavoro e imprese sono un tema connesso e suggerirei di elaborare elementi concreti.
C’è una fuga evidente dei giovani che non trovano nel territorio, una volta formatisi, la possibilità di rimanere. In un territorio con 2 università va approfondita la necessità di fare impresa nel territorio (aziende-start up). I rapporti con unimc e unicam vanno potenziati a questo titolo (assessore ai rapporti con le università?). Di certo al momento in questo campo siamo arrivati al “pessimo lavoro”. Come si intende recuperare? Lo si intende?
Come si pensa di favorire l’insediamento di imprese in loco? Forse il tema infrastrutture va affrontato? Non abbiamo né autostrade né una ferrovia degna di questo nome. Oh, è il 2020! Sveglia! Forse va detto qualcosa sul completamento di infrastrutture strategiche? Forse con l’elettrificazione va previsto qualche collegamento interregionale? (un po’ come nell’800 quando si arrivava diretti almeno a Roma?)
Il problema di un centro storico che non ha un indirizzo e giace in profonda decadenza (estetica, economica e residenziale) non è un problema? Facciamo i parcheggi a che scopo, per le serate universitarie delle notti dal giovedì al sabato? (in tal caso, vi prego, siano potenziati i servizi igienici che se no abbiamo un orinatoio a cielo aperto). O si intende riportare le attività economiche e qualche residente? (assessore al centro storico per la parte economica, brandizazzione del centro, con organizzazione dei commercianti e lavoro intenso per portare all’occupazione degli spazi vuoti con il controllo sulla diversificazione della merce, ricerca del contatto con grandi catene per l’occupazione di grossi spazi vuoti e destinati alla decadenza)
Il ruolo di capoluogo dopo 20 anni che non lo si è voluto affermare adesso ci si accorge essere importante? La città è stata massacrata (aeronautica, banca d’Italia, camera di commercio, palasport, isolamento infrastrutturale, perdita demografica e adesso c’è la sfida dell’ospedale, che non vedo come sia anche solo possibile essere arrivati a mettere in dubbio debba essere quello di Macerata). Fino ad ora non si è sollevata una voce né spesa energia al contrastare queste criticità. Adesso è un problema nella carta. Concretamente come lo risolviamo?
Boh… sinceramente dei parametri del sole 24h per la qualità della vita (che cambiano di anno in anno) m’interessa meno di nulla. La cosa fondamentale è offrire lavoro e servizi, in maniera concreta. La precedente amministrazione ha fatto del buono, ma non ammette ciò che non ha fatto e ciò che è stato un disastro. Questo mi preoccupa molto e mi fa pensare che ci sia un distacco estremo dal concreto.
I programmi elettorali funzionano così: Tutte le cose promesse prima e che non sono state realizzate, continueranno il loro iter rimanendo pazientemente ad aspettare. Tutte le promesse nuove sono in genere talmente tante da non poter nemmeno immaginare dal giorno delle elezioni in poi di metterci le mani. C’è quindi la soluzione che di solito viene adottata: si cerca qualcosa che nei programmi non c’era e ci si lavora per vedere che, chi e perché.