Lettera di Carancini al “vecchio amico”:
«Caro Sandro, ora fai il simbolo della Lega
ma prima lodavi la mia amministrazione»

MACERATA 2020 - Botta e risposta, il primo cittadino dedica un lungo post al candidato sindaco del centrodestra Parcaroli per ricordargli quando lo sosteneva: «Mi hai ripetuto più volte che saresti stato sempre al nostro fianco per quello che avevamo saputo fare. Ora hai cambiato repentinamente idea, giudizio sulla città ed ovviamente compagnie, sacrificando tutto sull'altare della modernità politica: la costruzione di un'immagine di cartone»

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Sandro Parcaroli e Romano Carancini

 

C’eravamo tanto amati. Botta e risposta a suon di lettere social tra il sindaco uscente Romano Carancini e il suo “vecchio amico” Sandro Parcaroli, oggi candidato sindaco del centrodestra unito. Carancini lunedì aveva chiamato in causa Parcaroli durante la conferenza di fine mandato, ieri la risposta sorpresa del patron di Med Store (leggi l’articolo). Questa sera il primo cittadino, candidato consigliere regionale con il Pd, risponde con un lungo post sulla sua pagina Facebook: 

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Carancini e Parcaroli al taglio del nastro del ristorante Vere Italie

«Caro Sandro, ricordo bene quando non solo nelle cerimonie ufficiali bensì nelle tante occasioni conviviali in cui ci siamo ritrovati, la penultima volta il Capodanno scorso a casa tua, e commentavi positivamente la crescita della Città in questi ultimi anni, sotto tanti punti di vista. La strategica ed importante scelta del parcheggio centro storico sotto i giardini Diaz, esaltandone la collocazione e la funzionalità; i grandi risultati sulla cultura e tra essi lo Sferisterio, dove hai trovato modo di rafforzare la tua immagine pubblica grazie alla generosità del coordinamento dei mecenati; oppure quando non ti spiegavi l’acrimonia dei commercianti del centro storico nei confronti dell’amministrazione uscente considerati i tanti investimenti fatti e la trasformazione a misura d’uomo del centro storico stesso. Del resto perfettamente coerente con la tua importante scelta di investire nel centro storico di Macerata in un locale prestigioso e forse anche con una futura struttura ricettiva. Del resto è regola generale che solo gli imprenditori del tuo calibro investono sui luoghi in cui possono costruire redditività: come è possibile che di colpo il centro storico è divenuto deserto e dunque non attraente per le persone o per i turisti? Certo per chi la città non la vive appieno non può vedere e prendere coscienza. Fatti un giro caro Sandro e conoscerai una città che non conosci. Non vado oltre a ricordare altre tue esternazioni su diversi temi ma ricordo puntualmente la sintesi del tuo pensiero sull’amministrazione uscente al punto di ripetermi più volte che saresti stato sempre al nostro fianco per quello che avevamo saputo fare. Ora caro Sandro hai cambiato repentinamente idea, giudizio sulla Città ed ovviamente compagnie, sacrificando tutto sull’altare della “modernità politica”: la costruzione di un’immagine di cartone. Ci sta.

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Sandro Parcaroli oggi è il candidato sindaco in quota Lega

Oggi sei divenuto il simbolo della Lega, come hai orgogliosamente rivendicato, e dunque ci troviamo su posizioni diverse. E anche questo ora lo trovo naturale alla luce di quanto accaduto. Vedi caro Sandro, tu non parli di me ma parli della Città e per questo, come legittimamente fai tu, credo di aver diritto anche io di esprimere la mia opinione in questo confronto politico. Resto un cittadino di questa città, non più Sindaco, ma solo tra poco. Non conta saper parlare bene, hai ragione tu, dillo a me! Eppure leggo i lunghi, articolati e patinati post nella tua pagina fb con illuminanti e dotte citazioni, una al giorno (se va bene): come fa un uomo così a nascondersi nel mito della falsa modestia del non saper parlare? Conta parlare, conta eccome la parola pubblica perché è segno di responsabilità. Non importa, anche in dialetto perché i maceratesi di Macerata lo capiscono addirittura meglio. E quindi non nasconderti accetta i dibattiti con gli altri candidati sindaci. Sono certo che nel pantheon delle tue citazioni troverai qualche filosofo dell’antica Grecia che richiama l’importanza del confronto tra la gente, davanti alle persone sui temi della città che sono certamente anche i gommini dei sottopassi ma che impone il manifestarsi su orizzonti più profondi, qualcosa in cui si possa pensare a una visione di Città futura. Per esempio, nel raccontare dei nostri 10 anni di amministrazione, da Sindaco uscente, ti è sfuggita una domanda semplice che ti ho fatto, che non ha neppure bisogno di confronti pubblici ma solo di una risposta chiara, composta di due lettere: ti batterai, già in campagna elettorale e poi da consigliere comunale oppure da Sindaco per la realizzazione dell’ospedale di 1° livello presso la Pieve il cui iter in Regione è in piena attuazione e che destina alla nostra frazione di Sforzacosta, e dunque alla città, solo in termini di investimento circa 300 milioni di euro?

parcaroli-carancini E magari potrai dirmi subito, anche senza confronti, se intendi proseguire sugli importanti investimenti sulle start up giovani imprese che abbiamo avviato al MATT. Oppure se intendi dar seguito all’investimento sul Museo di Storia Naturale (lo avremmo chiamato MuBi) anche questo appaltato e che necessita di ulteriori investimenti. Non mi devi rispondere invece sulla sicurezza urbana (figurati un salviniano come te) perché so bene che proseguirai il nostro progetto che integra il sistema di videosorveglianza OCR (84 in città) con altri circa 30 comuni dislocati su 3 province della regione. Insomma, e scusa se insisto, oltre la gommina dei sottopassi, cosa? Per questo ti dicevo con sincera simpatia che è facile parlare contro. Se non ricordo male (e non ricordo male) in una delle nostre occasioni conviviali tu stesso, parlando della tua esperienza di vita, sostenevi l’importanza della propositività. Io ho solo voluto aiutarti ad esprimere qualche idea che sono certo hai già; ma queste sono semplici perché non occorre neanche pensarle visto che sono in fase di attuazione e dunque è sufficiente dire se le proseguirai o meno. Da uomo del fare, come ti riconosco, non sarà fatica dire un si o un no. Caro Sandro non mi danno fastidio i tuoi video, figurati, sono un contributo a migliorare la Città. Magari potevi fare il video anche della galleria dei Giardini Diaz, quella in cui Morden Gore (non è inglese è un fenomeno…maceratese semmai non lo conoscessi) ha realizzato un’opera d’arte dove passi credo di frequente, per dirci se quello poteva essere il modello. Dei sottopassi c’era anche quello in viale Trieste, vicino a dove hai fatto le riprese, che potevi esplorare con il tuo strepitoso Iphone. Magari per dare un quadro completo e più equilibrato della realtà e non farmi vergognare.

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Sandro e Stefano Parcaroli con il sindaco Romano Carancini all’inaugurazione dei locali di Med Store

Suvvia Sandro non inventarti nemici che non hai: figurati se si può pensare che un imprenditore non possa misurarsi con la politica. Mai ho detto questo e lo sai bene per le molte chiacchierate fatte insieme. Hai affermato che conosci la finanza pubblica: guarda Sandro che non parlavo di finanza pubblica parlavo di bilancio pubblico che è una cosa diversa dai bilanci e dalle procedure pubbliche. C’è una cosa che hai scritto nel tuo bellissimo post a me dedicato e che mi ha colpito, positivamente: “Ho una mia idea di Città… È mio compito evidenziarla affinché i maceratesi possano conoscerla e giudicarla. È normale che si parta dall’esistente…”. È cosi. E allora nella ricostruzione dell’esistente mi piacerebbe sapere cosa ne pensi delle nuove scuole alle casermette, del nuovo campo sportivo a Villa Potenza, dei musei di Palazzo Buonaccorsi, della nuova ala della Biblioteca Mozzi Borgetti, del 76% della differenziata, del progetto al Centro Fiere di Villa Potenza i cui lavori partiranno tra un paio di mesi, del recupero dell’exgil, del recupero del parco di Villa Lauri, del parco del Sasso d’Italia, delle risorse del Campo dei Pini (2 milioni), della pressione tributaria che è tra le più basse in Italia, delle menseverdibio per i nostri bambini, dei progetti sociali che abbiamo messi in campo in questi anni, di una società partecipata (APM) che serve 120.000 cittadini nell’intera provincia e ha un grande patrimonio oltre a costanti conti economici da “invidia” per altre esperienze e che, non te lo lasciar scappare, gestisce un sistema idrico che consente ai cittadini maceratesi di bere acqua minerale. Terza azienda partecipata pubblica in Italia per minor dispersione di acqua nelle proprie condotte! Insomma tanti investimenti. Tu certamente puoi capire. Mi fermo qui perché se no divento troppo lungo. Mi fa piacere invece che hai conosciuto la nostra “Scuola Civica di Musica Stefano Scodanibbio” e che tu sia rimasto estasiato (l’ho letto in un tuo post. Confesso, li leggo tutti). Non ci crederai, forse non te l’hanno detto, anche quella ed il luogo dove si trova è il frutto di un progetto di questa amministrazione. Sandro quello che ho elencato non è tutto l’esistente, potrebbe apparire poco, ma ti garantisco c’è altro e comunque questo è l’esistente. Vedi caro Sandro, si può fare una campagna elettorale diversa, raccontando anche l’esistente (tutto però) ma soprattutto, penso io, è importante esprimersi con chiarezza su ciò che si vuol fare di nuovo e/o intervenire su ciò che non va bene. Ti assicuro che ci sono cose da migliorare, nuovi progetti da inventare, nuove strade da aprire, ma tu, sono sicuro, già le conosci. Caro Sandro, ho sempre avuto rispetto di te, continuerò ad averlo, come pure ti ho detto nel tuo ristorante in occasione della presentazione della nostra squadra di pallavolo, pochi giorni prima della tua investitura quando, quasi con timore, mi hai detto che ti saresti candidato (non sapevi se da Sindaco o Consigliere regionale), di sicuro da leghista. Vedi, caro Sandro, non ho mai barattato le amicizie, la trasparenza, la schiettezza ed il rispetto per un’idea politica, figurati per un passaggio elettorale».

«Caro Romano, io non ti ho mai citato A me interessa solo ridare speranza»

Finisce l’Impero Romano Dieci anni di battaglie (personali)

L’eredità di Carancini in 140 pagine «Dal 2010 città profondamente migliorata»

 



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