Tonino Quattrini
Gli Ecologisti scendono in campo anche a Macerata con il candidato sindaco Tonino Quattrini. Dopo l’annuncio che alle regionali correrà Mario Canino, il partito annuncia l’impegno anche alle comunali, puntando sul coordinatore regionale del Fronte Verde Ecologisti Confederati. Quattrini, di Morrovalle, si era già candidato nel 2009 e nel 2011 a presidente della Provincia.
«La nostra è una posizione politica alternativa, dove deve prevalere il buon senso, le idee piuttosto che gli apparati di partito – dice Quattrini -. Con questo spirito ha deciso di concorrere alle prossime elezioni amministrative e di prendersi cura della città, ponendosi l’obiettivo di produrre soluzioni di governo e non semplice e sterile contrapposizione».
Seguono i punti del programma: «Ristrutturazione, ma soprattutto riqualificazione edilizia responsabile come motore di sviluppo. Realizzazione del bosco per la città, con vincolo delle nuove concessioni edilizie in rapporto percentuale al bosco. Incentivare il ritorno alla produzione locale, promuovere lo sviluppo di nuove filiere integrate e la posizione di risorse e dispositivi secondo principi di economia circolare, strumento di riduzione degli impatti ambientali. Realizzare l’ufficio comunale del lavoro, con scuola di formazione comunale; la nuova economia e il lavoro va indirizzato, supportato e coordinato. La formazione, essenziale, per la riqualificazione e lo sviluppo dei lavoratori, per le nuove realtà e competenze. Una formazione gestita dall’amministrazione comunale con il coinvolgimento delle attività economico private e pubbliche». E poi ancora «riorganizzare una politica di welfare integrativo locale, per sostenere e coordinare il servizio. Istituzione di una Società di Mutuo Soccorso con il compito di sostenere o azzerare i costi sostenuti dai cittadini per Ticket sanitari, Esami di Diagnostica, visite specialistiche indispensabili». Ultimo punto sul centro storico, per cui «creare un progetto di riqualificazione e sviluppo economico attraverso la realizzazione di ‘’Centro Commerciale a cielo aperto’’, ‘’Centro Artigianale a cielo aperto’’ e ‘’Centro Sport e Cultura a cielo aperto’’».
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ancora nom hanno capito che se le auto non possono ritornare nel centro storico a cicolare, il commercio a cielo aperto o al chiuso è morto. E con lui muore il centro storico.