Sandro Parcaroli ieri durante il tour tra i commercianti di corso Cavour con Silvano Iommi, Giulio Conti e Francesca D’Alessandro
«Era un invito e come tale l’ho considerato, rispondendo educatamente che, i tantissimi impegni di queste settimane mi impedivano fisicamente di giungere preparato all’appuntamento. Ho parlato di preparazione e di studio, lo stesso che faccio precedere, da oltre 40 anni, ad ogni mio incontro professionale con i collaboratori interni o esterni all’azienda che ho fondato, un atto che considero di buona educazione, oltre che di rispetto verso l’impegno assunto». Con queste parole Sandro Parcaroli risponde ai candidati sindaci Alberto Cicarè (Strada Comune) e Roberto Cherubini (M5S) e Antonello De Lucia (Italia Viva, a sostegno del candidato di centrosinistra Narciso Ricotta) che ieri hanno colto al balzo l’errore di comunicazione dello staff di Parcaroli che anziché rispondere solamente all’emittente che ha proposto un confronto pubblico, ha inviato la mail a tutti gli altri candidati che erano stati inviati. Nel testo Parcaroli declina l’invito scrivendo che “i tanti impegni della campagna elettorale iniziata per me da solo due settimane mi fa impedire come vorrei allo studio delle questioni dibattute, pertanto preferisco rimandare a settembre ogni dissertazione pubblica”.
Ieri sera Parcaroli ha partecipato a un sit-in a Fontescodella contro lo spaccio organizzato da Fratelli d’Italia
Oggi il candidato sindaco del centrodestra argomenta le motivazioni della sua scelta: «La politica e soprattutto l’amministrazione di una città non sono un talk show, ma un lavoro serio, al quale vorrò sempre approcciarmi con responsabilità. Gli intrighi di corte non mi sono mai piaciuti e li ho sempre considerati una grande perdita di tempo. Inoltre, quando ho visto che i soliti “manovratori occulti” (poi ormai neppure tanto occulti) volevano impedire il cambiamento della città, rimettendo in moto lo stesso gioco di soffiare su gelosie e particolarismi per mantenere diviso il centrodestra, aprendo la strada ad un’altra vittoria della sinistra, ho ritenuto che fosse giunto il momento di fare qualcosa di concreto. Mi sono candidato, facendo convergere sulla mia figura un’unione di intenti e valori mai così pienamente espressa. Ho iniziato a lavorare a testa bassa, avendo come unico obiettivo quello di mettermi al servizio della comunità maceratese».
«Dall’11 luglio ad oggi ho scelto di ascoltare per prime le persone. Tutte. L’ho fatto e continuerò a farlo, andando a trovarle, dando priorità ad ogni loro esigenza – spiega Parcaroli – Non so come siano abituati i miei avversari, ma personalmente, quando decido di realizzare qualcosa di importante, voglio prima sentire tutte le parti in causa e capire quali siano i punti di intervento. Sarà la scuola da cui provengo, ma nel mio mondo intraprendere significa impegnarsi con determinazione e disciplina. Io non ho il tempo di partecipare a “scontri” organizzati, dove più alti sono i toni e più alto è l’audience generato. Il mio obiettivo è un altro. Voglio innanzitutto migliorare il programma, facendolo essere il più possibile attinente alla realtà della città. Desidero lavorare per compattare la squadra, che non deve essere la corte obbediente ad un apparato di potere, ma un gruppo di persone che si parlano e si rispettano, apportando ciascuna idee innovative ed energia positiva. Infine vorrei progettare non la spartizione delle poltrone, ma la divisione e definizione delle responsabilità, affinché ognuno possa essere messo nella condizione di lavorare dove può produrre meglio, in base alle competenze in dote e all’esperienza maturata. Tutto questo lo so fare bene, perché selezionare persone, unirle in una visione e in un progetto comune, farle essere artefici di un’efficiente programma d’azione è il lavoro di imprenditore che ho fatto per tutta la vita».
«Dalla prossima settimana, quando avrò messo insieme tutto il mosaico di idee, proposte e persone che ho coinvolto in questa avventura, andrò a raccontare cosa ho fatto e cosa farò. Il mio scopo – dice il patron di Med Store – non è vincere un dibattito pubblico, ma convincere la gente a credere nella forza di un cambiamento, perché mai e poi mai perderò quello sguardo fiducioso verso il futuro, che dà il senso e l’orientamento ad ogni mia azione. La vita mi ha insegnato che ogni lavoro richiede serietà, attenzione, impegno. Ma soprattutto l’umiltà, senza la quale non si va da nessuna parte.
Ricevo dalle 50 alle 70 richieste di contatto al giorno. Mi scrivono persone bisognose di ascolto, riposte, speranza. Dalle associazioni e dai cittadini sto imparando molto. La mia prima esigenza, in questa nuova esperienza, è stato incontrare l’altro, avere cura di chi per 20 anni è rimasto ai margini della città, comprendere come operare per creare degli ambienti e dei progetti da realizzare in loro favore. È come quando devi costruire un nuovo edificio. L’architetto e l’ingegnere che devono realizzarlo, come prima cosa, intervistano quelli che dovranno viverci, cercando di coglierne tutte le necessità. Individuate quelle è più facile costruire ciò che serve alla loro vita. Noi dobbiamo costruire una nuova città, dove vivere e lavorare ci riempia il cuore ogni giorno. Sarà perché la mia vita si è sempre intrecciata con il lavoro, non con il potere. Tutto il nuovo è capitato o l’ho scelto per un motivo prima di tutto umano. Le analisi logiche ed economiche sono sempre venute dopo».
E ancora: «Non ho detto che non parteciperò a confronti pubblici con gli altri candidati, ma che lo farò a settembre. Se il senso di tali confronti sarà quello di offrire informazione, parteciperò con gioia, se non lo sarà e la logica dello show prevarrà sul resto, preferirò sempre il confronto diretto con i cittadini, unico possibile terminale di una politica che punti a fare il loro bene, non il proprio. La mia, come fanno sapere dalla sinistra, a corto di possibili altre accuse nei miei riguardi, non è un’auto-dichiarazione di inadeguatezza, come qualcuno ha scritto e detto, quanto piuttosto la volontà ad usare il tempo a disposizione per la finalizzazione di un progetto che è già pronto sulla mia scrivania e che verrà presentato alla città nel corso di uno speciale incontro che stiamo organizzando con i partiti della coalizione. Non voglio portare avanti questa campagna elettorale secondo le vecchie usanze e regole di una politica sempre uguale a sé stessa. Ma rappresentare il futuro anche nella modalità con cui deve esprimersi.Comprendo tutte le difficoltà a trovare argomenti di accusa nei miei confronti, ma voglio invitare chi lo sta facendo ad una considerazione: i maceratesi questo gioco lo hanno capito. Confrontiamoci sui fatti e non sulle parole. Perché questa città non ha bisogno di demagogia, ma di una classe dirigente capace di riprogettare con fermezza la gestione dei beni pubblici».
I commercianti sono da considerare ai margini della società maceratese!!?? Se in una settimana verrà predisposta la soluzione per Macerata significa che i problemi non sono poi così gravi e pensare che i partiti che lo sostengono non sono stati capaci di elaborare un programma in almeno cinque anni di opposizione!
Questi lunghissimi e articolati interventi sono scritti così bene e con così tanto "buon senso" e senno e saggezza che, al primo impatto, stregano. Ma poi, uno ci ripensa e trova, fra le pieghe, le stonature. A poco più di un mese dalle elezioni non è un po' tardi per mettersi ad ascoltare tutti? L'ascolto non doveva essere propedeutico alla candidatura? Altre forze politiche hanno iniziato mesi e mesi fa. Inoltre, viene da chiedersi, i tanti partiti che lo appoggiano non hanno niente di già preparato? Loro dovrebbero essere in ascolto da almeno 10 anni. Insomma, superato l'impatto sdolcinato e rasserenante - quasi un incantesimo - delle parole ispirate del candidato sindaco, rimane il solito dubbio: una candidatura così tardiva, cosa nasconde? Perché Marchiori non è andato bene?
Quanta paura nei vostri commenti.... Ascoltate i vostri candidati mentre vi imbevono delle solite tiritere.... Il cambiamento non è per gli amici di amici
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E anche quando non mi vedrete ci sara sempre un software
con tutto un insieme di programmi che vi seguirà e avrà sempre una risposta per tutti.Basta scaricare l’app che sarà del tutto gratuita. Con me presente, non ci saranno problemi: tutti a Vere Italie!!
Che dire? Parcaroli, tanti auguri! E non demorda!
Il candidato sindaco del centro destra è stato scelto come l’elemento di riferimento della coalizione. Va rispettato come tutti gli altri candidati sindaci. Ognuno ha il diritto di esporre il suo progetto ai cittadini e vincerà chi otterrà più preferenze. Chi usa argomenti e maldicenze gratuiti saranno gli elettori a condannarli perché non è un politicamente corretto. Rispetto dei candidati sindaci prima di tutto e vinca chi convincerà con le proprie argomentazioni i maceratesi.
preferisco, mille volte di più, un Candidato che non promette nulla ma, che si impegna a fare, piuttosto di Candidati che promettono, promettono e ancora
promettono (anche cose di una banalità assurda) e che poi non realizzano nulla!
Sarà forse a causa della mia formazione tecnica ma quanto sopra scritto da Parcaroli mi ha convinto che sarà la persona giusta che può dare una lezione ai politicanti pseudo amministratori.
Sandro Parcaroli si conferma come un candidato fuori dagli schemi, lontano dai rituali e dalle promesse strumentali consistenti nella stantia ripetizione dei programmi elettorali, imparati a memoria e poi puntualmente non rispettati, anzi, stravolti durante il successivo mandato.
Il caso di Romano Carancini e della sua fantomatica “nuova storia” insegna e spiega molte cose: gran parte del suo programma elettorale non rispettato, con le perle aggiuntive delle porcherie del Park Sì, delle piscine fantasma e della Nuova Via Trento.
A Macerata sta prendendo piede l’abitudine di fare colazione con vino e brioche?
Candidato Sandro Parcaroli, segua il mio consiglio: esiste un terreno minato per i suoi oppositori sul quale non si avventureranno, poichè stanno camminando su di un altro terreno e sotto altro padroni. Anzi un solo padrone: il Padrone del Mondo.
Nel programma si impegni a lavorare per salvare la famiglia tradizionale, “naturale”, quella che produce figli “naturalmente”, senza uteri in affitto e adozioni gay. Questa famiglia tradizionale ha bisogno di aiuto, soprattutto quando i genitori lavorano.
Si impegni poi a contrastare il Gender nelle scuole, imposto dall’OMS-ONU, dal governo europeo e da dove governano il PD e consoci 5 Stelle. Parlano di diritti, che portano allo sfascio etico e sociale. Imponendo con leggi come quella Zan-ZScalfarotto, liberticida e nazibolscevica. Si informi cosa impone il Gender nelle scuole con il programma dell’OMS, perfino ai bimbi più piccoli… Sotto forma di informazione culturale c’è l’invito all’autoretismo, alla resiproca conoscenza sessuale, non esclusa quello omosessuale. Anche papa Francesco la hanciato il grido di allarme contro una civiltà Gender e LGBT.
Lotta alla droga, ormai espansa al massimo, con una informazione ad iniziare nelle scuole elementari. “Spinello libero” (perchè non fa male) e “modica quantità di droga pesante ad uso personale”, come noi propagandavamo è servita solo – giustificando il dirtto del singolo a drogarsi – come sistema subdolo e legislativo per espandere lo spaccio e il consumo della droga.
Candidato sindaco Parcaroli, questi sono terreni in cui i suoi avversari non potranno camminare perchè li hanno minati loro contro la società umana. Eppure, nella società, c’è chi tiene ancora alla famiglia tradizionale, ad essere padre e madre, a non volere i loro figli drogati dal piano distruttivo pianificatp e in atto.
Impegno infine a non continuare s costrigere Macerata ad essere terra di colonizzazione forzata e pericolosa mediante quei clandestini che fuggono da guerre e carestie inesistenti.