di Luca Patrassi
La polemica sulla “pubblicità ingannevole” – così definita dal candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli – legata ai manifesti elettorali del candidato sindaco del centrosinistra Narciso Ricotta anima il confronto politico di questi giorni. Aveva acceso le polveri della polemica appunto il candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli, immediata la replica del segretario cittadino dei democratici Stefano Di Pietro. Oggi ad intervenire è il capogruppo comunale di Forza Italia Riccardo Sacchi. «Il segretario cittadino del Pd, Stefano Di Pietro, veste con generosità – osserva Sacchi – i panni del difensore d’ufficio del candidato sindaco Narciso Ricotta, ma si sottrae al confronto sulle questioni di merito sollevate dall’avversario Sandro Parcaroli che, con stucchevole e ingiustificata aria di sufficienza e superiorità, viene chiamato “signor Parcaroli”. Dal Pd che occupa Comune e Regione da decenni ci si aspetterebbe risposte chiare sulle responsabilità del passato e meno disinvoltura nel saltare da una ‘stagione’ amministrativa all’altra, dall’espansionismo edificatorio senza visione al culto del verde e dell’ecologismo, dall’abbandono di Valleverde al miraggio della città giardino. Nessuna risposta neppure sui ritardi legati al progetto per il recupero del Convitto, sulle piscine mancate e sul relativo spreco di pubblici denari, sul miraggio del palazzetto, sui ritardi della bretella ‘Mattei-la Pieve’, sulla percezione di insicurezza, e chi più ne ha più ne metta. Se Sandro Parcaroli nella sua campagna elettorale, compreso l’ambito della comunicazione, valorizza il lavoro di squadra, egli dimostra sin d’ora che non è e non sarà né un uomo solo al comando, né il rappresentante di un apparato. L’ironia è sempre la benvenuta, purché non sia il pretesto per sfuggire al confronto con la realtà delle cose, con la chiare responsabilità di 20 anni di malgoverno e, soprattutto, con le idee degli interlocutori».
Nel frattempo Forza Italia ha definito la lista per le elezioni regionali: oltre alle presenze del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, dell’avvocato maceratese Raffaele Delle Fave e dell’ex sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, ci sono la portopotentina Nicoletta Governatori, medico ospedaliero dell’Av3, la bancaria portorecanatese Sabrina Baiocco, moglie dell’ex senatore di Forza Italia Salvatore Piscitelli e la tolentinate Tamara Tordini, attiva nel settore farmaceutico.
Di Pietro sfida Parcaroli: «Ingannevole il suo comunicato E’ ora che accetti il confronto»
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Riccardo Sacchi ha ribattuto bene a Di Pietro. Inoltre – lo ripeto sempre – il candidato Parcaroli non deve dimostrare nulla in dibattiti con chi ha condiviso con il sindaco uscente la sua politica. Giusta, o sbagliata che sia stata lo giudicherà l’elettorato maceratese.
Sandro Parcaroli, invece di perdere tempo a confrontarsi con i chiacchieroni elettorali, continui ad ascoltare il parere dei cittadini, dei commercianti, degli artigiani, che sono vitali per la città… Il suo pensiero e le sue proposte le scriverà nel suo programma elettorale…
Di cosa si deve parlare con il candidato dei 5 Stelle, che al di là delle chiacchiere, il suo Movimento è ormai diventato un lacchè satellite del PD, come da ultime dichiarazioni.
Di cosa si deve parlare con le altre liste in appoggio a Ricotta? Di aria fritta? Dato che con Ricotta al potere la linea amministrativa la detta il PD e delle liste di appoggio conteranno solo le briciole.
Mettiamoci in testa che le elezioni comunali a Macerata sono elezioni politiche: o pro, o contro il governo Conte e i partiti che lo sostengono. Punto e basta.
@ Rapanelli
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Curioso che invochi un cambiamento e poi utilizzi una terminologia da “ancien régime” invocando (per una elezione locale) una sorta di referendum nazionale..
Una sorta di guerra santa per la liberazione del santo sepolcro..
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{{{{A proposito assieme alle amministrative si vota anche per il referendum sul taglio dei parlamentari, si badi bene: SOLO sul taglio del nunero dei parlamentari, non sui privilegi.
Se si è seguito un po’ ogni cittadino, con questo taglio, risparmierebbe il costo di una tazzina di caffè, quindi nulla.
Se vi informate capirete perché bisogna votare NO}}}}
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Questo richiamo, al voler politicizzare delle elezioni amministrative, veniva fatto gia 30/40 anni fa.
Se questo, che tu consigli, sarà la strada scelta dal candidato della destra maceratese non vi è nessun nuovo che avanza..