Enrico Maria Scattolini
di Enrico Maria Scattolini
LA MACERATESE di nuovo nei guai. Seri (-).
IL CASTELFIDARDO ci ha messo del suo (molto!) battendola, con pieno merito (+), domenica pomeriggio al “Mancini”.
MA UN FATTORE ESOGENO gli ha dato una mano (-).
OLTRE MEZZA SQUADRA BIANCOROSSA, scesa in campo, era infatti reduce da una settimana di tribolazioni (-) per l’influenza che aveva colpito diversi giocatori, riducendo i loro allenamenti al di sotto del minimo essenziale.
NON A CASO le Marche, nei giorni scorsi, sono state la regione con il più alto contagio di “Australiana” in Italia.
EVIDENTEMENTE LA PANDEMIA ha preso di mira proprio la Rata (-).
CHE NON E’ PRATICAMENTE ESISTITA sul piano atletico (-), nonostante fosse reduce da una striscia di sette risultati utili consecutivi, in parte prodotti da un’eccellente forma fisica.
SITUAZIONE CHE HA INDUBBIAMENTE semplificato il compito dei padroni di casa (-).
Una formazione della Maceratese
PER GLI INEVITABILI RIFLESSI (-) nei rapporti tecnici dei rendimenti delle contendenti.
LA MACERATESE (-) ha opposto ai padroni di casa una difesa incerta, in particolare nelle azioni dei due gol subiti (da De Min su corner e dal giovanissimo Cognigni, con un tiro dalla distanza, sugli sviluppi di un errore di disimpegno della terza linea ospite).
INESISTENTE A CENTROCAMPO (-), nonostante la presenza di giocatori esperti quali Pagliari, Tortelli e Misin,
EVANESCENTE IN ATTACCO (-), ad esclusione di una conclusione, imprecisa d’una inezia, di De Julis poco prima del riposo e di un tiro non riuscito di D’Ercole, a metà della ripresa.
AMADIO (+) ha tentato tutti i rimedi a sua disposizione nella ripresa. Ma il ricorso alla panchina non ha dato frutti.
IN PARTICOLARE (-) né con Pucci, né con Mosca: hanno sostituito Tortelli e De Julis fin dal primo minuto del secondo tempo.
Mister Amadio
ANCHE PSICOLOGICAMENTE il match era nato di traverso (-).
ESSENDO IL CASTELFIDARDO passato sollecitamente in vantaggio e subito raddoppiato al ritorno in campo dopo l’intervallo (-).
MOMENTI TOPICI, che hanno costretto gli ospiti a rincorrere, inutilmente, fin da subito (-).
LE CONSEGUENZE DELLA SCONFITTA sono pesanti (-).
LA RATA, raggiunta in classifica dalla squadra di Giuliodori, è stata infatti risucchiata nei playout (-).
DA CUI E’ INVECE USCITO IL CHIESANUOVA, grazie allo scontato successo sul Porto Sant’Elpidio.
REALIZZATO CON UNA DOPPIETTA DI TITTARELLI (+), che, se non sbaglio, ha avuto un recentissimo ed onorevole passato in biancorosso.
I TREIESI SCENDERANNO ALL’HELVIA RECINA nel quart’ultimo turno del campionato.
PARTITA DELICATISSIMA (-), anche per i suoi contenuti polemici per più d’un motivo. Non ultimo la presenza di diversi ex maceratesi nella formazione di Mazzaferro. Pure lui con importanti trascorsi nella Rata.
LA QUALE PERO’ PRIMA DOVRA’ SUPERARE LE INSIDIE (-) della tradizionalmente ostica trasferta di Jesi, subito dopo il confronto interno di domenica prossima con l’Urbino; e poi l’altro periglioso trasferimento a Fossombrone.
MA L’INCONTRO PIU’ SIGNIFICATIVO potrebbe essere l’ultimo della stagione, a Marina di Montemarciano, nell’ipotesi di una Maceratese ancora a rischio.
SARA’ PLEONASTICO SE LA RATA conserverà l’attuale dodicesimo posto in graduatoria ed un vantaggio non inferiore a dieci punti sugli anconetani, al netto del risultato dello scontro diretto.
INVECE PROLOGO DI UNO SPAREGGIO, probabilmente con lo stesso contendente, in caso contrario (-).
Chiamete a Milingo
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati