Enrico Maria Scattolini
di Enrico Maria Scattolini
POCO PIU’ D’UN QUARTO D’ORA di speranza biancorossa (+).
CHE ALL’ORIZZONTE DEL CIELO PLUMBEO DELL’HELVIA RECINA, sabato scorso, spuntasse l’arcobaleno (+) del successo sulla Jesina (+).
SAREBBE STATO IL SECONDO CASALINGO, dopo tre sconfitte consecutive (-); il terzo in assoluto.
PRESSAPPOCO IL TEMPO INTERCORRENTE fra il bel gol del vantaggio segnato da Mancini (+), in avvio di ripresa, ed il pareggio di Trudo (-) realizzato una quindicina di minuti dopo.
CHE HA BRUSCAMENTE RICONDOTTO la tifoseria biancorossa alla realtà (-) di un grigio pomeriggio di pioggia, con il contentino di un solo punto e l’umidità dello stadio.
MA ANCHE CON LA SENSAZIONE (+) di una Rata ben disposta sul terreno di gioco nonostante l’assenza dell’infortunato Casimirri.
E DI QUELLA DI DE MARZO (-), ancora una volta seduto in panchina.
AMADIO NON HA QUINDI POTUTO SCHIERARE quello che dovrebbe essere il centrocampo “titolare” impostato appunto su De Marzo, Massei e Loviso.
CHE POTREBBE OFFRIRE GARANZIE (+) di “filtro” sulle iniziative avversarie e di adeguata assistenza all’attacco.
SOLO COSI’ sarà possibile esprimere un giudizio definitivo sulla validità del reparto e decidere (+) se ritornare sul mercato nel prossimo mese.
SOLUZIONE PERO’CONDIZIONATA (-) anche dalla presenza di soli due under di movimento e quindi dal ritorno di Santarelli in porta al posto di Marani.
NEL FRATTEMPO IL TECNICO BIANCOROSSO, all’inizio del match con i “leoncelli”, ha riportato (+) Tortelli nella linea di mezzo, con Mancini terzino.
IL CONDIVISIBILE TENTATIVO (+) è tuttavia durato solo pochi minuti, perché quasi subito necessariamente corretto dall’inversione dei ruoli fra i due, imposta dalla necessità di opporre a Jachetta, molto temuto, un difensore più esperto.
CIONONOSTANTE LA MACERATESE ha retto (+) il confronto con la Jesina nell’acquitrino dell’Helvia Recina per il gran lavoro di Massei, l’impegno di Loviso, più dinamico del solito, e la bravura di Mancini, capace di marcare anche la rete del provvisorio vantaggio.
PERO’(-) CON PREVALENZA DELLA FASE DI COPERTURA rispetto a quella di costruzione della manovra.
NON A CASO IL LAVORO DI MARANI è stato ridotto al minimo (+), salvo la conclusione vincente di Trudo, realizzata dallo jesino in superiorità numerica per la momentanea defezione di Marino, all’atto out per cure mediche.
SCARSI E PIUTTOSTO APPROSSIMATIVI (-) invece i rifornimenti al settore offensivo.
LA CUI ATTIVITA’ si è praticamente ridotta (-) ad alcune sporadiche iniziative di Bugaro nel secondo tempo.
SU UNA DELLE QUALI Cirulli e lo stesso ex fermano hanno avuto la possibilità, in rapida successione, di segnare quello che probabilmente sarebbe stato il gol di una vittoria sostanzialmente meritata dalla Rata (+).
LA CONCLUSIONE è quindi l’assoluta necessità di utilizzare la “finestra” di dicembre per irrobustire l’attacco, sinora assolutamente sterile.
FERMO RESTANDO L’ESITO DELLA …”PROVA DEL NOVE” ,del completo recupero di De Marzo, per la verifica (+) del necessario/indispensabile anche per il reparto intermedio.
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Il problema che non riusciamo a vincere.