Mister Peppino Amadio
di Mauro Giustozzi
La paura di perdere ha prevalso sulla voglia di vincere. Urbino e Maceratese si accontentano del pareggio, certamente più utile alla classifica dei ducali che non a quella della Rata la cui classifica resta deficitaria. Ma un punto che serve a far morale per la truppa di Amadio in attesa di migliorare prestazioni e risultati nelle prossime partite. Del resto il materiale a disposizione del nuovo allenatore è sempre lo stesso e non ci si poteva aspettare chissà cosa di diverso dopo una sola settimana di lavoro. La novità più rilevante proposta da mister Amadio è stata quella di utilizzare il portiere over anziché under. Un pareggio alla fine giusto, con rarissime occasioni per sbloccare il risultato da una parte e dall’altra: complessivamente due per i ducali una per i biancorossi. Una Maceratese che ha confermato una buona solidità difensiva, scarse idee però a centrocampo ed un attacco impalpabile che praticamente non ha mai tirato in porta. Positivo l’esordio del portiere Marani autore anche di una parata decisiva nel primo tempo che ha salvato la propria porta.
Riccardo Marani, al debutto con la Maceratese
Esordio di fuoco per il neo allenatore Peppino Amadio sul campo di un Urbino lanciatissimo ai vertici della classifica dove occupa il quarto posto saldamente in zona playoff: in casa finora i ducali sono imbattuti ed hanno colto due vittorie e altrettanti pareggi collezionando lo stesso numero di punti (8) tra gare interne e in trasferta. Urbino che è in serie positiva da 7 incontri ma oggi accusa pesanti assenze come quella del regista Dalla Bona squalificato e gli infortunati Boccioletti e Tamagnini. A guidare la squadra locale quell’Antonio Ceccarini che ebbe una fugace apparizione sulla panchina della Rata in serie D nel torneo 2001-02 che lo portò però rapidamente all’esonero, rilevato in panchina proprio da quel Sauro Trillini che in questa settimana è stato mandato via dalla società biancorossa. Al ‘Montefeltro’ si inaugura la nuova gestione tecnica della Rata con alcune novità portate dal mister ascolano: in porta debutta Marani con dentro anche gli under Paoli, difensore argentino 2003 in prova nella scorsa settimana e tesserato alla vigilia della partita, e Mancini all’esordio assoluto mentre viene retrocesso a terzino destro Massei. Ancora assenti gli infortunati Casimirri e Pucci. Al seguito dei biancorossi una cinquantina di tifosi della Curva Just.
Avvio di gara aggressivo degli urbinati che reclamano al 3’ per un calcio di rigore dopo un contatto tra Marino e Montesi ma l’arbitro fa cenno di continuare nonostante le vibranti proteste dei locali. Marani poco dopo è chiamato alla sua prima parata in biancorosso su conclusione di Giunchetti da fuori area. La replica dei biancorossi, oggi in maglia nera con banda trasversale, arriva con una conclusione imprecisa di Papa in diagonale. Partita viva con l’Urbino che ha predominio territoriale e nel controllo della palla, Rata pronta però nelle ripartenze a pungere i ducali. Al 10’ conclusione da lontano di Tortelli deviata da un difensore che finisce in calcio d’angolo. Passano quattro minuti e Giunchetti si inserisce in verticale verso l’area biancorossa, esplode un gran tiro che costringe Marani a rifugiarsi con una deviazione in corner. Le controffensive della squadra di Amadio si arenano sulla trequarti avversaria e non arrivano palloni giocabili per Papa e Bugaro. Buon ritmo delle due squadre che non si risparmiano con l’Urbino che prova a stringere d’assedio gli avversari nella propria metà campo. Al 22’ ancora Marani sbroglia una situazione rischiosa verso la sua porta.
La gara cala un po’ di intensità con le due formazioni che si affrontano prevalentemente a centrocampo. Al 39’ palla gol clamorosa per l’Urbino: sugli sviluppi di una punizione scodellata in area da Carnesecchi svetta di testa Innocenti con una deviazione che pare vincente, ma Marani si supera volando a respingere la sfera indirizzata nella sua porta. Che brivido per la Rata. Dopo due minuti di recupero l’arbitro manda le squadre al riposo sullo 0-0. Mister Ceccarini prova ad aumentare il peso offensivo della sua squadra inserendo al 12’ della ripresa Esposito. Ma nei primi venti minuti del secondo tempo non accade praticamente nulla col gioco che ristagna a centrocampo con gioco spezzettato per i ripetuti scontri tra giocatori mentre i portieri restano inoperosi. Al 27’ azione in percussione di Bugaro che sfonda sulla destra arriva sul fondo campo e conclude in porta con Fiorelli che salva la propria porta. Al 31’ Montesi si divora la rete del vantaggio a pochi passi da Marani. Finale di gara che così si ravviva dopo un lungo periodo di stasi dell’incontro. Al 39’ Nisi effettua un traversone in area per Esposito che, solissimo, va al diagonale con palla salvata e rinviata da Marino. L’ultimo brivido della sfida, poi non accade più nulla.
Il tabellino:
URBINO (4-3-3): Fiorelli 6; Nisi 6, Magnani 6,5, Fiorentini 6,5, Carnesecchi 6,5; Morani 6, Giunchetti 6,5, Cenerini 5 (dal 12’ s.t. Esposito 6); Montesi 5 (dal 41’ s.t. Russo s.v.), Calvaresi 5 (dal 37’ s.t. Paduano s.v.), Innocenti 5,5. (Stafoggia D., Stafoggia A., Casoli, Moricoli, Sergiacomo, Haxiu) All. Ceccarini 6.
MACERATESE (4-3-3): Marani 7; Massei 6, Marino 6,5, Strano 6,5, Paoli 6; Tortelli 6, Loviso 5,5, Mancini 6 (dal 41’ s.t. Rivamar s.v.); Bugaro 6 (dal 41’ s.t. Diop s.v.), Papa 5,5 (dal 26’ s.t. Mosca 5), Cirulli 5,5. (Santarelli, Massini, Toscanella, De Marzo, Morandi, Battezzati, Pierluigi). All. Amadio 6.
ARBITRO: Saffioti di Como 6 (assistenti Gasparri di Pesaro e Serenellini di Ancona).
NOTE: ammoniti: Loviso, Fiorentini, Calvaresi, Mancini, Tortelli, Carnesecchi. Angoli: 3-3. Recupero: 2’ (p.t.), 4’ (s.t.).
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