La pattuglia dei carabinieri sul posto
di Laura Boccanera (Foto di Federico De Marco)
Trovato morto in un appartamento di Civitanova, la compagna lo cercava da ieri. La vittima è un uomo di 40 anni, Mouridy Zakaria, marocchino, da anni residente in Italia con la famiglia con cui viveva temporaneamente a Porto Sant’Elpidio. Il sospetto è che possa essere morto per un’overdose. In casa sarebbe stato ritrovato l’occorente per l’assunzione della droga.
Mouridy Zakaria
E’ successo nel tardo pomeriggio, attorno alle 18 in via Principe di Piemonte, al civico 46. L’appartamento è quello in cui l’uomo viveva con la compagna, ma essendo attualmente in ristrutturazione la coppia si era trasferita a Porto Sant’Elpidio. A dare l’allarme è stata proprio la compagna: ieri sera Zakaria non era rientrato a casa e la donna ha iniziato a preoccuparsi. Dopo averlo cercato per tutto il giorno, nel pomeriggio è arrivata alla vecchia abitazione di Civitanova e qui ha trovato il corpo già senza vita.
La morte risalirebbe a ieri. Sul posto sono arrivati il 118 (con i sanitari che hanno accertato il decesso) e i carabinieri della Compagnia di Civitanova per le indagini.
I militari hanno perquisito lo stabile e hanno ritrovato a terra accanto al corpo alcuni materiali che sono stati sequestrati. Sul corpo verrà probabilmente disposta l’autopsia.
L’episodio è allarmante per il numero di overdose in città nel giro di poche settimane. Oltre quest’ultima, sarebbero 3 infatti le morti improvvise su cui sono state disposte autopsie per la sospetta assunzione di sostanze. La scorsa settimana si è svolto il funerale di un’altra vittima di overdose, il 43enne Alessio Galatolo.
(Ultimo aggiornamento alle 20,20)
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R.I.P.
R.i.p. condoglianze alla famiglia
RIP
R. I. P.
R.i.p
Condoglianze che Dio vi dia tanta forza
Nooo..c avevo parlato ieri in centro, gentile come sempre..r.i.p. condoglianze alla famiglia
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La situazione a Civitanova e intorni sta diventando insostenibile e le autorità, per nascondere il proprio immobilismo in materia di prevenzione (ad esempio il Prefetto di Macerata, che ha completamente affondato quanto fatto sino al suo arrivo in questo settore) e il numero crescente di morti per overdose, si nascondono – per negare numeri sempre crescenti -dietro lo stanco rituale dei tempi occorrenti per l’autopsia, anche quando la morte per droga è evidente.
I cittadini e i sindaci del maceratese, se hanno veramente a cuore la salute fisica e mentale dei propri giovani, dovrebbero chiedere urgentemente un ricambio ai vertici della locale prefettura. L’attuale situazione è veramente preoccupante.
Caro Avvocato, di fronte alla morte c’è poco da dire, ma conoscendo il suo impegno e vedendo il post solitario, mi sono sentito di aggiungere il mio inutile ed inconsistente commento. Valga come condoglianze per i cari dello scomparso e come solidarietà alle sue osservazioni. Di fronte a notizie che riportano la morte di qualcuno si sprecano i RIP, uno dei tanti cascami dello stupidario prodotto dai social. L’altro giorno di fronte alla notizia di un povero ragazzo che girava nudo per strada, 21 persone hanno impiegato qualche secondo del loro tempo e delle loro energie per schiacciare il bottone di un pc o di uno smartphone e lasciare il loro post che per decenza mi astengo dall’aggettivare. Boh, sarà che il ragazzo è morto per droga e per di più di origine straniera. Forse sbaglio nel pessimismo ed è vero l’adagio del filosofo cinese Laozi che recita: “un albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce!” Speriamo.
Che droga era?
Su 130 casi di morti per overdose in Italia dal 1° gennaio 2022 in poi accertati dal sito Geoverdose.it, ben 13 si sono verificati nelle Marche.
Di questi, addirittura 6 casi nella provincia di Macerata, dove il prefetto Ferdani ha volutamente soppresso l’attività di prevenzione del “Comitato Uniti contro le droghe”. Un dramma enorme, un caso a livello nazionale quello delle Marche flagellate dall’eroina e dalla cocaina, e una vergogna per l’operato dell’istituzione prefettizia.
C’ è un abisso tra l’operato del precedente prefetto e quello dell’attuale, il prefetto Ferdani.
E’ ora che la Regione Marche e la Provincia di Macerata ai pronunzino espressamente per la sua urgente sostituzione.
Il problema non è solo Ferdani ma anche di chi si nutre delle disgrazie degli altri. Neanche voglio accennare a comunità spesso prese come unica soluzione dove arrivano a cancellare con i loro chiamiamoli opachi comportamenti cartelle cliniche di persone trovate fatte a pezzi dentro delle valigie e che da anni hanno ampliato le loro attività in ogni dove ci sia un contributo comunale , regionale e statale. Certo ci si affida speranzosi a questa gente poi i risultati quali saranno? In molti lo sanno e la polemica la stoppo qui che tanto a ben poco serve.
13 casi su 130 di morte da overdose,, sono esattamente il 10% di quelli dell’intera Italia: 6 casi su 13, il 54% delle Marche.
E ancora si dubita sia il caso di cambiare, e molto, personaggi e strategie, per tentare di contrastare questo flagello? Forse perché si pensa che tocchi sempre gli altri?
”L’OMS stima che ogni anno, nel mondo, più di 8 milioni di persone muoiono a causa del consumo di tabacco. La maggior parte dei decessi correlati al tabacco si verifica nei paesi a basso e medio reddito, che sono spesso bersaglio di intense interferenze e marketing dell’industria del tabacco.
Il tabacco può anche essere mortale per i non fumatori. L’esposizione al fumo passivo è stata anche implicata in esiti negativi per la salute, causando 1,2 milioni di morti ogni anno. Quasi la metà di tutti i bambini respira aria inquinata dal fumo di tabacco e 65.000 bambini muoiono ogni anno a causa di malattie legate al fumo passivo. Fumare durante la gravidanza può portare a diverse condizioni di salute per tutta la vita per i bambini.
Nell’Unione Europea il consumo di tabacco rimane il più grande fattore di rischio evitabile per la salute, ed è responsabile di 700.000 decessi ogni anno. Circa il 50% dei fumatori muore prematuramente, con conseguente perdita media di 14 anni di vita per fumatore. Il consumo di tabacco è la principale causa di cancro prevenibile, con il 27% di tutti i tumori attribuiti al consumo di tabacco. Inoltre, i fumatori hanno anche più probabilità di soffrire di una serie di malattie a causa del loro uso di tabacco, tra cui cardiovascolari e problemi respiratori.
In Italia si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti (il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne) con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro (Tobacco Atlas sesta edizione). Per quanto riguarda i tumori, il tabacco è il fattore di rischio con maggiore impatto a cui sono riconducibili almeno 43.000 decessi annui.”
Lockdown per i tabaccai? Ha senso scandalizzarsi tanto per una particolare caldaia dell’Inferno?
Quel che scrive il signor Pavoni è vero e dimostrabile, ma non porrei la questione da questo punto di vista. Il tabacco fa morire più della droga, certo, anche se non ti prende il cervello, per intenderci e lì, in quasi tutti i casi, i danni sono forse ancor peggiori delle morti. Il problema, comunque, non è più morti o meno morti, il problema è che oggi fanno uso di droghe tantissime persone e di tutte le età, per i giovani e giovanissimi farne uso è diventato “normale” e i danni e i costi che tutto ciò comporta e comporterà ancor più per gli anni avvenire, non sono ancora esattamente quantificabili (come le morti), ma probabilmente saranno enormi e ancor più devastanti per tutti. gv
Mi scusi, Pavoni, ma siccome il tabacco (peraltro droga legalizzata) uccide, e tanto, non bisogna fare nulla contro le varie droghe che negli ultimi decenni, solo in Italia, hanno ucciso migliaia di giovani? Possibile che venga fuori sempre l’impotente e infantile argomento del benaltrismo? Anche da parte sua, che è una persona seria e molto acculturata?
Avvocato, ha già risposto lei al signor Pavoni; io stavo per aggiungere, “Cosa c’entra con le morti per droga di cui si parlava? Allora si muore anche per incidenti d’auto, e come si è visto pure da crash di elicottero, poi con aerei ecc. E non potendo fermare tutto, per questo non si deve combattere l’uso delle droghe?”
Un governo di centro-destra dovrebbe dare maggiori ‘chances’ alle forze dell’ordine anche nel campo dello spaccio di stupefacenti, visto il focus che la destra pone (o dovrebbe porre) nello sviluppo psico-fisico della gioventù.
Siamo sicuri che la causa dell’uso delle droghe sia la disinformazione o l’insufficiente repressione? e non una forza oscura, una sorta di antimateria, di cui nessuno di noi sa nulla e contro la quale combattere richiama l’idea della guerra della spiga contro la falce? Ci sarebbe da chiedersi il motivo dell’indifferenza e del fatalismo per i 90.000 morti da tabacco, totalmente diversi, Tombesi, dai morti della strada dal momento che ci si sposta per necessità mentre, apparentemente, non c’è nessuna necessità di fumare e dello sgomento, della ribellione etica che accompagnano i 200 morti da overdose. Peraltro trent’anni fa i morti erano 1.600 l’anno e dunque sarebbe ragionevole rallegrarsi per i brillanti progressi ottenuti, per l’ammirevole gestione del problema da parte delle istituzioni per altri versi così inette e irresponsabili.