Mentre teneva in ostaggio il padre,
il 50enne consumava cocaina
«Va capito se c’era un disagio precedente»

MONTECOSARO - Gianluca Marzocco dopo l'arresto è stato portato in ospedale a Civitanova, ed è sedato. Domani la convalida. Il procuratore Rastrelli gli contesta una sfilza di reati. Dai video apparirebbe evidente che teneva il genitore sotto sequestro. Il difensore: «Non ho potuto ancora parlarci, anche per capire come lui intende motivare il suo gesto, a cosa sia dovuto»

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di Gianluca Ginella

Mentre teneva in ostaggio il padre, sotto la minaccia di un coltellaccio e di una mannaia, Gianluca Marzocco consumava cocaina. È questa una delle immagini che si vedrebbero nei video che sono stati girati dai carabinieri nelle prime ore di ieri mentre i militari cercavano, insieme all’avvocato Simone Santoro (in passato legale di Marzocco) di convincere il 50enne ad arrendersi e ad uscire dall’abitazione. Proprio i video che ritraggono la situazione che si stava vivendo nella villetta di Montecosaro fanno ritenere alla procura che l’uomo abbia tenuto sotto sequestro il padre. Marzocco ha ferito il genitore al volto, e nel video si vede l’84enne che viene tenuto su di una sedia, in cucina, e sanguina. Intanto Marzocco sta lì, con mannaia e coltello in mano e fuori dalla finestra ci sono i carabinieri che cercano di farla calmare. E nel frattempo l’uomo ha della cocaina sul tavolo e ogni tanto si vede che ne consuma un po’. La procura al momento non contesta il tentato omicidio, ma una sfilza di altri reati. Oltre al sequestro di persona il procuratore facente funzioni, Claudio Rastrelli, contesta le lesioni, il danneggiamento (l’uomo ha spaccato tutto in cucina), minacce a pubblico ufficiale, resistenza aggravata, lesioni aggravate e la detenzione di 24 grammi di cocaina che sono stati trovati in casa. La notte da incubo a Montecosaro era iniziata con il 50enne che ha chiamato l’avvocato Santoro per dirgli che voleva uccidere il padre.

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Il procuratore facente funzioni, Claudio Rastrelli

Il legale ha immediatamente chiamato i carabinieri e lui stesso è andato sul posto nella speranza di calmare l’uomo. Questo verso la mezzanotte di mercoledì. Per ore sono andate avanti le trattative con l’uomo per convincerlo ad arrendersi. Alla fine i carabinieri, verso le 4 di giovedì mattina, hanno deciso di fare un blitz. Due militari, armati di taser, sono entrati in casa da una finestra sul retro e hanno raggiunto la cucina mentre i colleghi cercavano di distrarre Marzocco parlandogli alla finestra. Così i carabinieri sono entrati in cucini, hanno preso di sorpresa il 50enne e usando il taser hanno cercato di immobilizzarlo. L’uomo, caduto a terra ha continuato a muoversi con in mano coltello e mannaia e in questo modo ha ferito due militari. I carabinieri gli hanno dovuto dare una seconda scossa col taser per bloccarlo e poi arrestarlo. L’uomo, assistito dall’avvocato Rino Sichetti, è stato portato in ospedale a Civitanova. Come lui anche il padre è stato portato in ospedale. Domani mattina la convalida dell’arresto in tribunale.

«Ancora non l’ho sentito – dice l’avvocato Sichetti -, è in ospedale sedato e finora quindi non ho potuto parlarci, anche per capire come lui intende motivare il suo gesto, a cosa sia dovuto. C’è da elogiare l’intervento dei carabinieri e la prontezza di Simone Santoro nel farsi parte attiva nel segnalare la situazione. Per il proseguo bisogna poi capire com’erano le condizioni del mio assistito al momento del fatto. A prescindere dal presunto uso di sostanze stupefacenti, c’è da capire se c’era una situazione di disagio preesistente e la gravità della stessa, sarà da valutare».

 

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