Questione Ciclamino, Pierantoni:
«Non siamo pentiti delle scelte»

CORRIDONIA - Il candidato del centrosinistra: «Chi ci ha preceduto ha lasciato una struttura fatiscente, abbiamo scelto di ristrutturare, poi sono successe cose imprevedibili: pandemia, la scoperta delle gravi criticità delle fondamenta»

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pierantoni

Manuele Pierantoni

 

«Vergognoso l’atteggiamento di chi in precedenza ha lasciato i nostri ragazzi in una struttura a dir poco fatiscente, oltreché pericolosa, togliendo per risparmiare l’assistenza degli educatori durante il trasporto, e proponendo alle famiglie di sostituire gli educatori stessi con dei nonni vigili. E ora tenta di speculare sulla questione» dice Manuele Pierantoni, candidato sindaco del centrosinistra per il comune di Corridonia, sulla questione Ciclamino. Pierantoni, che il 26 giugno se la vedrà al ballottaggio con Giuliana Giampaoli, sottolinea come nel settembre del 2020 «per 197mila, più 40mila aggiunti in seguito, abbiamo scelto di ristrutturare l’immobile per più criticità: gli infissi obsoleti, la mancanza di un isolamento adeguato, la presenza di un quadro fessurativo preoccupante, la presenza di dislivelli tra i locali interni, per dirne alcune. Perciò, abbiamo progettato per loro un ammodernamento della struttura con riscaldamento a pavimento, cappotto termico, serra esterna riscaldata, solare termico, fotovoltaico, infissi. Dopodiché è arrivato l’imprevedibile: prima la pandemia, poi la scoperta delle gravi criticità delle fondamenta, che hanno implicato un intervento più profondo di quanto progettato, l’estromissione della società aggiudicataria dell’appalto, le ditte oberate di lavoro che hanno reso ancora più faticoso, più gravoso e lento, il procedere dei lavori. Nel frattempo, per prenderci cura di loro, abbiamo ripristinato il servizio di assistenza all’interno del trasporto, portato progetti importanti come quello in collaborazione con lo Slow Food “Orti di pace”, cercato di integrarli maggiormente nella vita del paese, ridotto le rette del 30%, fino a ultimazione dei lavori. Per l’estate in arrivo abbiamo acquistato dei condizionatori per le stanze del Cag e installato dei gazebo alla Villa Fermani, dove i nostri ragazzi desiderano passare del tempo. Possiamo dire di essere pentiti di queste scelte? Mai. Neanche per un minuto abbiamo pensato che sarebbe stato meglio lasciare i nostri ragazzi in quella struttura senza intervenire».

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