I tre candidati sindaci di Corridonia
di Giulia Sancricca
Chiusura di campagna elettorale anche a Corridonia prima del silenzio in attesa dell’appuntamento alle urne di domenica. I tre candidati sindaco si sono dati appuntamento questa sera alle 21.15 in piazza Filippo Corridoni per chiudere tutti insieme la campagna elettorale. Parleranno 45 minuti a testa, per finire alla mezzanotte esatta.
Ecco l’ultimo appello al voto dei tre candidati.
Manuele Pierantoni
«Invito i cittadini a votarmi soprattutto per il programma – dice Pierantoni che nella scheda elettorale ha la posizione numero uno – . È un programma concreto e completo. Inoltre darci fiducia significa portare a termine i progetti iniziati e per i quali abbiamo già i contributi a fondo perduto assegnati. Li invito a votarmi per quello che ho detto negli incontri con i cittadini: per dare ad altri settori una sorta di rinnovamento, anche con l’aiuto dei giovani che ho deciso di coinvolgere in questo percorso. Siamo una squadra coesa – aggiunge – ed il nostro slogan mette insieme passione, disponibilità e concretezza. Sono questi i punti che di caratterizzano».
Sandro Scipioni
Sandro Scipioni, con la posizione numero due: «Il nostro obiettivo è quello di creare la vera alternativa a Corridonia, non camuffata come la coalizione del centrodestra, con forte presenza del passato di ex sindaci di altre appartenenze politiche e assessori e soprattutto con contraddizioni interne, divisioni sul programma e rivendicazioni partitiche che rendono molto precaria la stabilità della stessa compagine. Per quanto riguarda il centrosinistra, ci separa il programma in principal modo, l’edilizia scolastica completamente con visioni opposte alle nostre, e gli impianti sportivi. Siamo liberi, non ricattabili e non abbiamo nessuno di noi interessi da salvaguardare: la nostra forza sono l’umiltà, la semplicità di linguaggio e di stare con la cittadinanza».
Giuliana Giampaoli
La terza lista nella scheda è quella di Giuliana Giampaoli. «Noi abbiamo una proposta che può contare su una squadra con l’esperienza nei fatti – dice – e nelle vicende amministrative degli ultimi anni. Abbiamo un programma chiaro e sappiamo come realizzarlo. Siamo dell’idea che cambiare la città è possibile. Chiediamo ai cittadini di darci fiducia perché siamo certi che insieme alla loro forza riusciremo a cambiare Corridonia. Inoltre – aggiunge – vorrei ricordare agli elettori che è importante esercitare il diritto di voto perché è solo con questo che si fa il primo passo per andare in una direzione diversa da quella attuale».
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Aspettiamo trepidanti le lodi sperticate di Giorgio Rapanelli ad uno dei candidati!!
Vediamo se si comprende per chi tifa!
Sono le ore 23,35 di venerdi 10 giugno.
Ho scelto di votare per la candidata Giuliana Giampaoli perchè, come donna, ha una sensibilità tutta femminile nell’affrontare problemi delle donne con figli (scuola, tempo libero), donne che lavorano e che hanno più problemi famigliari dei maschi. Quindi, dei due maschi candidati sindaco.
Per Manuele Piertantoni, arrivano in ritardo le promesse, dato che è stato inerte di fronte al soporifero comportamente del suo sindaco uscente Cartechini, a cui supinamente si è adattato per cinque anni insieme alla sua giunta, riproposta in lista..
Il duo Cartechini-Pierantoni non ha fatto scuole, rimaste sulla carta. Nè farà la scuola media nell’ex-mattatoio, in quanto non idoneo, secondo le autorità didattiche e la Soprintendenza, oltre al traffico caotico delle auto che trasportano i bambini in una vita unica per entrare ed uscire.. Lì, nell’ex-mattatoio, ci faremo una casa di riposo per anziani in chiave moderna, oltre ad un giardino pubblico che a Corridonia manca. Questo obiettivo è anche dell’altro concorrente candidato Sandro Scipioni, che ancora non riesco a capire perchè si è voluto candidare sindaco con una truppa raccogliticcia di persone pure e dure, a cui occorrerà almeno un anno, come a Scipioni stesso, per raccapezzarsi nelle cose amministrative qualora andassero a governare.
Comunque, lasciamo ai cittadini di Corridonia il compito di cambiare in meglio o in peggio la loro situazione cittadina.