Rata, un “settebello” firmato Trillini.
«Il segreto? Giochiamo ogni partita
senza guardare alla classifica»

INTERVISTA al mister biancorosso, con la squadra reduce da sette vittorie di fila e a meno quattro dal Chiesanuova capolista: «Abbiamo messo un po’ di pepe in questo finale di campionato e vediamo se ci saranno altre sorprese da qui alla fine»

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Mister Sauro Trillini, allenatore della Maceratese

di Mauro Giustozzi

Un settebello di vittorie consecutive che è valso il secondo posto in classifica a soli 4 punti dalla capolista Chiesanuova ed una striscia che ha visto l’attacco andare a segno 12 volte incassando appena 4 reti. Sono i numeri da primato della Maceratese ‘targata’ Sauro Trillini ed è davvero un peccato che siano rimasti solamente 360 minuti alla fine della stagione regolare perché con questa marcia chissà dove sarebbe potuta arrivare la Rata. O dove ancora potrebbe arrivare…come sognano i tifosi.

Trillini_Maceratese_FF-2-325x217«Il segreto di questa rinascita della Maceratese? -esordisce mister Trillini- Nel calcio non ci sono segreti, direi che spesso, se non sempre, dipende dai risultati. Quando sono positivi portano entusiasmo, autostima che cresce, più convinzione dopo che si era perso il filo di quello che doveva essere il campionato di questa squadra, una stagione che doveva vedere la Maceratese protagonista. Quando vedi che invece non vengono i risultati, la classifica non è quella che vorresti i giocatori perdono l’identità e si finisce per andare in difficoltà. Col ritorno delle vittorie e dei risultati positivi si riesce ad invertire questo trend, torna la fiducia nei ragazzi e nell’ambiente tutto che ci sta intorno».

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Un’azione del derby d’andata

Ma in realtà nella risalita prepotente della Rata negli ultimi due mesi un ingrediente c’è e lo svela lo stesso tecnico anconetano. «Direi che il nostro merito è stato quello ad un certo punto di affrontare ogni partita senza guardare alla classifica –prosegue Trillini-: in certi momenti guardare la nostra posizione in classifica ci avrebbe dato fastidio, siamo stati bravi a non farlo e non lo facciamo neppure adesso perché ci siamo ripromessi di guardarla solo nelle ultime tre giornate. Adesso siamo concentrati sulla prossima gara che sappiamo sarà difficile perché giochiamo contro un’altra squadra di Macerata, la Cluentina, che sta facendo molto bene. Abbiamo cercato in questa fase di guardare all’obiettivo minimo che è stato sempre più o meno alla portata, e parlo dei playoff. Perché guardare troppo oltre ci avrebbe dato fastidio e non aiutato. Invece abbiamo pensato una partita alla volta ed è stata una strategia vincente».

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Un duello aereo nel match contro il Monturano

Una Maceratese che ha cambiato volto poco prima del derby perso immeritatamente con la Civitanovese e in coincidenza con l’uscita dallo spogliatoio di un ‘senatore’ come Mastronunzio. «Direi che dopo la partita giocata e persa in casa col Monturano ci sono state delle riflessioni tra di noi, dentro il gruppo, -ricorda Sauro Trillini – ci siamo guardati in faccia come succede quando finisci dentro certe situazioni. Secondo me la partita subito dopo, quella di Corridonia giocata a tre giorni di distanza, ha fatto scattare la molla giusta a questa squadra. Devo dire che gli ultimi venti minuti della partita col Monturano a me hanno dato qualche suggerimento tattico su come modificare l’assetto di questa squadra.

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Una mischia a Corridonia, la gara della svolta secondo l’allenatore

Tre giorni dopo a Corridonia ho gettato nella mischia tutti i calciatori più freschi che avevo a disposizione ed è risultata una scelta azzeccata perché abbiamo avuto modo di dimostrare ciò che si era detto alla chiusura del mercato. E cioè che tutti avevano la fiducia di società e staff tecnico e questo ha dato il segnale a tutti che eravamo dentro e assieme ne dovevamo venir fuori. A Corridonia abbiamo disputato una buonissima partita, pur non vincendo, e lì si sono gettate le basi per quello che è venuto dopo ad iniziare dal successo di Treia che ha dato consapevolezza al gruppo di quelle che sono le sue qualità e la sua forza».

Maceratese_Monterubbiano_FF-20-325x217Una Maceratese lanciatissima che punta a fare l’enplein nei restanti quattro incontri di campionato, anche se mister Trillini preferisce continuare ad avere un profilo basso per tenere sulla corda i suoi giocatori. «In questo momento più che mai dobbiamo volare bassi – ribadisce l’allenatore – perché ci aspetta questa gara con la Cluentina dove dovremo stare molto attenti. Dico la verità, mi aspettavo un girone di Promozione più semplice di quello che ho invece toccato poi con mano. Ogni partita affronti avversari che non ti regalano nulla, sono ben attrezzati e ben allenati per cui è vietato cullarsi sugli allori. Siamo secondi in classifica ma non è finito il campionato per cui dobbiamo continuare sulla strada intrapresa negli ultimi mesi. Sappiamo ciò che dobbiamo fare e non possiamo abbassare la guardia perché come puoi vincere contro tutti rischi anche di perdere con tutti».

Trillini_Maceratese_FF-3-325x217Una Rata rifiorita anche a livello atletico oltre che di gioco rispetto alla formazione imbarazzante della prima fase del campionato. Squadra ora brillante nella corsa e nel contrasto con gli avversari. «Ricordo che per l’intero mese di gennaio e almeno metà febbraio gli allenamenti sono stati improvvisati alla giornata, perché non sapevi mai su chi potevi contare e chi no causa covid – ricorda il mister biancorosso -. Eravamo in una mezza preparazione e non avevamo il riscontro delle partite anche per una conoscenza della squadra, perché un conto è l’allenamento altro vederne l’atteggiamento in partita. Abbiamo perso un mese e mezzo di condizione fisica e di conoscenza reciproca. Ora va merito ai ragazzi, alla disponibilità ed al sacrificio, aver ritrovato questa brillantezza grazie al lavoro che facciamo durante la settimana e che poi applichiamo nella partita.

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Ripa in azione

Non mi piace parlare dei singoli, però quando io sono arrivato ho trovato diversi infortunati come Giaccaglia, Marino, Armellini, Ripa che sono stati valutati successivamente per questa loro condizione. Chi magari sembrava escluso ha poi trovato invece con impegno, voglia e qualità dimostrate l’occasione di mettersi in mostra. E’ una squadra che sopperisce bene anche agli infortunati, chi entra non fa rimpiangere chi non c’è e questo la dice lunga sulla bontà dell’organico che ho a disposizione. Discorso a parte per Massini, un elemento prezioso per duttilità oltre che per essere under e direi che, tolto l’episodio dell’espulsione di Treia, sta dando un grande contributo. Però vedete, anche quell’episodio negativo alla fine è servito a compattare la squadra, il gruppo nella sofferenza per portare a casa la vittoria che poi ci è servita anche in partite successive.

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L’esultanza a Chiesanuova dopo il successo

Speriamo di recuperare nel giro di una ventina di giorni sia Pucci che Vallorani, che hanno ripreso ad allenarsi a parte, per poter arrivare al momento clou della stagione al completo». Il blitz di Chiesanuova ha galvanizzato l’ambiente biancorosso ma non più di tanto mister Trillini che indossa le vesti del pompiere per tenere compatta e concentrata la sua squadra. «E’ vero che siamo a 4 punti dalla capolista ma, dico la verità, avrei preferito stare a parti invertite e cioè primo io con i punti di vantaggio sulla seconda -conclude l’allenatore della Rata-. Diciamo pure che abbiamo messo un po’ di pepe in questo finale di campionato e vediamo se ci saranno altre sorprese da qui alla fine. Noi continuiamo con la filosofia di giocare una partita alla volta, abbiamo il Monturano agganciato a noi sarà una bella lotta fino alla fine».

 

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