L’esultanza di Luca Balloni dopo il gol al novantesimo con Zandri a terra
di Michele Carbonari (foto Fabio Falcioni)
«La Civitanovese ha sfruttato forse l’unica occasione della partita, in un momento in cui avevamo un uomo a terra che aveva preso una botta, che tutt’ora si vede. Stava calciando e ha avuto un contatto. Allargo le braccia perché era un fallo da fischiare». Mister Sauro Trillini commenta in questo modo l’episodio che ha deciso il derby, condannando la Maceratese alla prima storica sconfitta all’Helvia Recina contro la Civitanovese (leggi la cronaca).
Mister Sauro Trillini durante il derby
C’è amarezza in tutto l’ambiente biancorosso per un ko che brucia, arrivato proprio allo scadere e in seguito ad una situazione dubbia. Zandri, infatti, è uscito dal campo in barella, soccorso dai sanitari. Dopo essere caduto a terra, Balloni firma il gol partita, giudicato regolare dall’arbitro. «Devo fare i complimenti alla mia squadra, che vedo in crescita – esordisce il tecnico della Maceratese -. Gli episodi hanno condizionato questa partita, che per chi non sapeva la categoria, oggi si è giocata a livelli importanti. Da parte nostra c’è rammarico, rabbia e delusione. Per noi, per la società e per il pubblico, che sappiamo quanto tiene a questa sfida. Però la dobbiamo prendere come una tappa di crescita, sotto tutti i punti di vista. Oggi siamo stati penalizzati da degli episodi che non sempre saranno contrari a noi».
La tribuna dell’Helvia Recina
Nel corso della gara la Maceratese ha avuto più occasioni da gol, tra cui due clamorosi salvataggi sulla linea dei rossoblu Balloni (su Tittatelli) e Alessandroni (su Ripa). In altre circostanze Monti è stato bravo a chiudere lo specchio agli attaccanti biancorossi.
«Stiamo intraprendendo questo percorso, dove tutti si devono sacrificare – analizza il tecnico -. Per un attimo siamo stati condizionati dal discorso dei cambi, fra over e under. Marchetti aveva i crampi e ho scelto di mettere prima un under proprio per questo, togliendo Diame che ha fatto un ottima partita. Ma per la regola dei cambi è stata fatta tale scelta. In ogni caso, dopo sono nati anche altri episodi, tra cui un gol non gol.
Abbiamo creato parecchio, grazie alla preparazione tattica che avevamo previsto. La squadra ha risposto anche sotto l’aspetto nervoso e caratteriale – conclude mister Sauro Trillini -. Comunque, bravi loro. È andata così. Dispiace ma siamo soddisfatti perché stiamo crescendo. Oggi non è era una finalissima, altrimenti i dolori erano superiori. Era un derby, sentito. C’è rammarico per tutti e anche per noi stessi: negli spogliatoi non ci sono sorrisi. Questo è un segno di attaccamento. Stiamo lavorando per mantenere queste posizioni e giocarci il tutto per tutto nelle partite secche che arriveranno».
La tribuna politica
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piglia, ‘ncarta e porta a casa !!!
Nuovi aggiornamenti dicono che la Civitanovese non solo non ha battuto la Maceratese ma neanche una squadra di Macerata. Pare si tratti di tal Hr Helvia Recina Futtball Club, oscura squadretta di cui poco si sa. Sembra risalga al III secolo a.C. formata dai Piceni e che vinsero il loro primo campionato nella Lega Latina qualche tempo dopo nel 89 a.C. conto i cugini dell’Ašculë che oggi milita in serie B. Naturalmente galeotto della sconfitta è stato l’arbitro a cui i maceratesi più attendibili danno la colpa pur estraniandosi dallo scontro tra le due fazioni. Qualcuno più sportivamente ha dichiarato di non averle mai sentite nominare. La festa è poi continuata a Civitanova tra luci, canti e balli in sostituzione della partita persa con l’italia da quel frescone di Mancini (che rappresenta pubblicitariamente le Marche dopo aver abbandonato le mele di nota catena di supermarket) contro la Macedonia del Nord che dicono molto più forte di quelle del sud, ovest e SW.