di Mauro Giustozzi e Michele Carbonari
Maceratese-Civitanovese sarà anche sfida in panchina tra Sauro Trillini e Roberto Vagnoni, allenatori entrambi subentrati a campionato in corso sulle due panchine. Sale l’attesa per il derby dell’Helvia Recina, domani con fischio d’inizio alle 16. Le due squadre navigano in zona playoff, separate da appena due lunghezze: Maceratese 40 (sola al terzo posto) e Civitanovese 38 (quarta insieme alla Futura 96).
Sauro Trillini, tecnico della Maceratese
QUI MACERATA – Per il mister anconetano un confronto che ha già vissuto sia da calciatore negli anni Ottanta che da allenatore ad inizio del Duemila.
Trillini, che ricordo hai delle sfide vissute con la Maceratese contro i rossoblu?
«A dire il vero da calciatore non ne ho disputate molte, nel senso che quando arrivai a Macerata dall’Anconitana era il campionato di C2 1981-82 e la Civitanovese l’anno prima era stata promossa in C1 categoria nella quale poi restò per diverse stagioni successive mentre con la Maceratese disputavamo la serie C2. Per cui in quei primi anni il ricordo è legato a qualche sfida di Coppa Italia, incontri che si disputavano nel periodo estivo di preparazione al campionato. Invece quando approdai nel 2001-02 sulla panchina biancorossa (in sostituzione di Ceccarini ndr.) le due squadre militavano nello stesso girone di serie D. Non c’ero nella partita di andata disputata all’Helvia Recina, ma sedevo in panchina al Polisportivo quando la Rata vinse per 3-0, ricordo ancora i marcatori che furono Lorie, Paoloni e De Leonardis. Quella era una Maceratese molto forte, che nel girone di ritorno fece più punti di tutti. Un organico che se fosse rimasto l’anno successivo sono certo che avrebbe potuto vincere il campionato. Purtroppo nell’estate del 2002 la rosa fu smantellata, presidente era Bonsignore, ed io stesso preferì andar via perché non c’erano più prospettive di fare bene coi biancorossi».
Un passato comunque certamente migliore del presente che vede i due club navigare a fatica nella Promozione regionale. Come avete vissuto questa settimana che porta al derby?
«Inutile nasconderci, questa è una partita particolare che di fatto si prepara da sola, non c’è troppo bisogno di caricare e motivare i giocatori che sanno dell’importanza del confronto coi rossoblu. Ho cercato di stemperare la tensione che ci può essere in una vigilia del genere, la partita in fondo vale sempre tre punti. Lo sappiamo tutti che ci si tiene a fare bene da entrambe le parti: non ritengo neppure che sia una partita già decisiva per gli esiti finali del nostro campionato ma anche di quello della Civitanovese. Siamo, entrambe le squadre, nelle posizioni dove vogliamo continuare a rimanere si tratta di gestire le emozioni del gruppo prima che l’arbitro fischi il calcio d’inizio».
La conferenza stampa di presentazione
Una Maceratese che arriva a questa sfida con qualche problema di organico e con dubbi da sciogliere solo all’ultimo.
«Sappiamo da domenica scorsa che non potremo contare su Massini squalificato e sullo stesso Pucci che non ha ancora recuperato e che quindi non ci saranno. Dobbiamo verificare le condizioni di Lapi uscito per infortunio a Treia: giovedì ha fatto allenamento a parte, verificheremo le sue condizioni nell’immediata vigilia del match prima di decidere se schierarlo o meno. Per il resto sto vedendo che soprattutto gli ultimi arrivati stanno migliorando la loro condizione fisica e mi riferisco in particolare a Rivamar che ha avuto uno stop di un mese e mezzo e lo stesso Diemè che si è infortunato alla prima gara disputata con noi, adesso sta molto meglio e giocando la sua condizione è destinata a migliorare».
Come ti aspetti questa Civitanovese che incarna molto il modo di essere del suo allenatore, Vagnoni, assai concreta e cinica.
«Una squadra importante di questo girone, ha saputo recuperare parecchie posizione risalendo ed entrando in zona playoff, ha un tecnico di valore come Roberto Vagnoni che conosco personalmente e che stimo come allenatore. E’ una formazione sicuramente forte e di livello per questa categoria. Tatticamente è una partita che va preparata nell’ottica del derby, con motivazioni e atteggiamento che hanno entrambe le squadre. Sono incontri dove devi essere bravo a minimizzare l’errore e cercare di sfruttare quelle occasioni che ci capiteranno».
I tifosi della Maceratese nel derby del 2018
Maceratese imbattuta all’Helvia Recina coi rossoblu, un primato a cui tengono parecchio i tifosi biancorossi.
«Sappiamo bene cosa significa il derby per i nostri tifosi e la città, chi fa sport sa benissimo che ci si deve confrontare coi risultati altrimenti faremmo tutti altri mestieri. Il risultato è sempre il frutto di tanti episodi che ci sono dentro i 90 minuti di una partita. Quello che posso assicurare ai nostri tifosi è che daremo il massimo per centrare un risultato positivo per continuare il nostro cammino nelle zone alte della classifica. Non voglio fare proclami: ai nostri supporters dico che l’impegno, che non è mai venuto meno sinora, ci sarà come il sudore, lo spirito di sacrificio e la determinazione agonistica di fare risultato nel rispetto di chi verrà allo stadio ad incoraggiarci, nel rispetto della società, nel rispetto anche di noi stessi. Ma questo non vale solo per il derby di domenica, dovrà accompagnarci anche nelle successive partite fino al termine della stagione».
Nell’ultimo incontro vinto a Treia si è vista una Maceratese diversa dalle precedenti nel modo di stare in campo.
«Noi passiamo attraverso i risultati che ti danno convinzione, autostima. Dico che a Treia abbiamo fatto un piccolo gradino che, a mio avviso, segue la prestazione offerta a Corridonia nella gara precedente, dopo che venivamo da un mercoledì pesante sotto l’aspetto fisico e mentale della sconfitta col Monturano. L’atteggiamento e l’approccio di queste ultime due partite va nella direzione giusta di costruire, un mattoncino alla volta, quello che poi deve essere un discorso completo di squadra».
Trillini, questo girone B di Promozione ti ha sorpreso o te lo aspettavi così?
«Si tratta di un campionato che, alcuni calciatori e me compreso che siamo nuovi, ci vede cimentarci per la prima volta, c’è stata una lunga pausa che non ha giovato ne a noi ne alle altre squadre con problematiche di giocatori che si sono fermati. Una sosta che ci ha penalizzato in quanto dare continuità al successo colto col Montecosaro a dicembre quando arrivai a Macerata sarebbe stato importante. Ci siamo rimboccati le maniche, sapendo che è una stagione complicata, dura: non mi aspettavo un livello così verso l’alto di questo girone di Promozione, mi attendevo di trovare situazioni più semplici da affrontare. Così non è stato e l’imperativo è quello di dare il massimo ogni domenica perché puoi vincere e perdere contro la prima e l’ultima in classifica».
Mister Roberto Vagnoni
QUI CIVITANOVA – C’è fermento in casa rossoblu, con Roberto Vagnoni in dubbio se schierare o meno l’altro ex di turno Lorenzo Perfetti, vittima di una contrattura e in settimana non in gruppo.
Mister, come arriva la Civitanovese a questo derby?
«La squadra stava bene anche domenica scorsa. Purtroppo abbiamo fatto una mezz’ora bruttissima e imbarazzante. I ragazzi hanno voglia di riscattare questo passo falso, hanno capito e domani sicuramente non sbaglieranno l’approccio. Sono convinto che faranno una grande partita. Poi nel calcio gli episodi favorevoli dobbiamo portarceli dalla nostra parte».
Come si preparano queste partite?
«Io sono sempre un martello pneumatico, sono insistente. Domenica giocavamo contro la prima e venivamo da tante partite in pochi giorni quindi non ho forzato a livello mentale. Pensavo che la squadra fosse matura e che partita doveva fare. Invece ho sbagliato. A Civitanova tengono tantissimo ad un derby come questo. Non hanno mai vinto, i ragazzi lo sanno. Motivo importante per fare una grande partita, senza accusare a livello di stress energie che poi non ci ritroviamo nelle gambe. Bisogna avere la giusta tensione».
Alla squadra può pesare l’Helvia Recina “stregato”?
«Ogni anno cambiano le rose, non sono sempre gli stessi giocatori, per fortuna. Quindi secondo me non verrà accusato questo tabù. La gente di Civitanova si aspetta tanto. Domenica scorsa abbiamo perso in casa ma sono stati veramente bravi e hanno sostenuto i ragazzi, nel secondo tempo hanno applaudito e quindi dobbiamo regalargli qualcosa».
Su quali armi dovrà puntare la Civitanovese?
«Noi dobbiamo giocare il nostro calcio ed essere più cattivi. In campionato si gioca molto sporco e noi dobbiamo imparare ad avere la cattiveria degli avversari. Cerchiamo sempre di giocare palla a terra ma a volte si può giocare anche sporco. La Maceratese forse prima aveva qualche problema ma ora è in un momento di entusiasmo, la vittoria di Treia è stata importante».
Insieme a patron Mauro Profili
Sarà decisiva questa partita per la corsa agli spareggi promozione?
«Si deve fare punti per non accusare più di dieci punti dalla seconda, per fare i playoff. Quindi tutte le partite saranno decisive. Sarà un match super importante perché ci sono in palio punti determinanti. Al di là del derby. C’è l’entusiasmo da portare avanti in vista delle prossime partite».
Da grande ex, mister Vagnoni come vive questa partita?
«Io adesso sono l’allenatore della Civitanovese e ho addosso la sciarpetta rossoblu. Sono stato due anni a Macerata, dove mi hanno voluto bene e sono stato trattato da re. Ma noi dobbiamo cercare di vincere, nel massimo rispetto per quei colori».
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