di Enrico Maria Scattolini
PORTORECANATI (ab)battuto dal fuoco amico, più che dalla Maceratese.
E’ ACCADUTO alla mezz’ora di gioco del derby: affrettato rinvio (—) del portiere Piangerelli addosso ad un collega di reparto, il pallone schizza all’indietro, viene respinto dalla traversa della porta rivierasca e finisce, preciso, sulla testa di Tittarelli che, indisturbato, non fatica a depositarlo in rete.
ANCORA PALI AVVERSI (-) AGLI ORANGE all’inizio ed alla fine dell’incontro.
IN AMBEDUE LE CIRCOSTANZE, STAVOLTA, colpiti dagli ospiti secondo le regole del calcio (+). Cioè con conclusioni contro la rete biancorossa.
PROPIZIATE DA TIRI di Ferro, poco dopo l’avvio, su un malaccorto disimpegno di Marino (-) e di Pantone Il quale, allo scadere del tempo regolamentare, si ricorda di essere il capocannoniere del girone (+), dopo un match di sudore a metà campo, ed azzecca un rasoterra che supera Santarelli ma viene ribattuto dal suo montante di sinistra.
NEL MEZZO, la dea bendata si rivolge anche al Portorecanati: lo salva con una traversa contro cui si spegne un secco colpo di testa di Tittarelli. Fra i migliori della Rata (+).
I CONTI OVVIAMENTE NON TORNANO per la squadra di Bugari. Che ha dimostrato (+) di non meritare l’attuale posizione in fondo alla classifica.
PROBABILMENTE anche con il… contributo della Maceratese. Ancora deludente al terzo test della gestione Trillini (-).
IN ATTO IMBATTUTA, ma con sbiaditi ricordi di gioco (-) sia all’Helvia Recina con il Montecosaro, sia nella trasferta di Marina Palmense.
ACCRESCE LA DELUSIONE (-) il fatto che, domenica scorsa, la Rata ha schierato i recenti acquisti della “finestra” di mercato 2022. De Cesare confermato davanti alla retroguardia, Diemè a fianco di Tittarelli (assente Mastronunzio per infortunio) e l’under Battezzati nelle battute conclusive.
QUESTO SIGNIFICA che ormai i giochi sono finiti (-). Trillini dovrà accontentarsi di ciò di cui dispone.
UN CONSISTENTE ORGANICO SUL QUALE LA SOCIETA’ HA LODEVOLMENTE INVESTITO DA TEMPO (+), senza però, a mio parere, aver risolto i problemi strutturali della formazione.
DIEME’ è sicuramente un attaccante valido (+): lo ha dimostrato con un paio d’iniziative nella ripresa, prima dell’infortunio. Ma è una punta centrale che entrerà in concorrenza con Mastronunzio e lo stesso Tittarelli non appena il primo sarà recuperato.
RESTA QUINDI LA CARENZA DEGLI ESTERNI OFFENSIVI(-), indispensabili per ampliare il raggio d’azione e sfruttare cosi l’attitudine all’acrobazia di Tittarelli.
TRILLINI HA AFFIDATO le fasce a Zandri e Pucci contro il Portorecanati, nel contesto di un 3-5-2 impostato su De Cesare, Ghannaoui ed il redivivo Giaccaglia a centrocampo. Con scarsi risultati.
ANCHE PERCHE’ è stata modesta la collaborazione di De Cesare come vertice basso del triangolo.
E POCO DINAMICA LA PARTECIPAZIONE DEL REPARTO alla manovra -), spesso iniziata, nelle rimesse in gioco, con l’appoggio del portiere ad un difendente di terza linea per un fraseggio che avrebbe dovuto coinvolgere l’intera squadra, ma in realtà puntualmente alterato da lanci lunghi sui quali il Portorecanati ha avuto sempre la possibilità di recuperare ed anche di contrattaccare.
SITUAZIONE che ancora una volta ha evidenziato la mancanza (-) di un regista capace di gestire l’evoluzione del gioco.
DE CESARE sicuramente non lo è.
TRILLINI PRENDE GIUSTAMENTE TEMPO (+) sostenendo che bisogna «…pensare ad una partita per volta».
PERO’ MI PERMETTO DI RICORDARGLI che sabato la Maceratese sarà ospite del Futura 96 ed il 2 marzo affronterà il Monturano all’Helvia Recina.
CIOE’ DUE SQUADRE in grande forma (+).
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