Parcaroli, primi passi da sindaco
«Piazza e parcheggi, si cambia
Un polo formativo all’ex manicomio»

MACERATA - Una passeggiata col neo primo cittadino che fa il punto della situazione a una settimana dalle elezioni: «Panchine e fioriere al posto di panettoni e catene. Studieremo nuove forme di accesso in centro. Soste veloci in corso Cavour e corso Cairoli. Un albergo nel palazzo ex Catasto in piazza Mazzini. Voglio anche sistemare il Municipio. L’Università? Andiamo a braccetto. Carancini? Anche se non mi ha consegnato la fascia, lo chiamo per fargli i complimenti»

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Sandro Parcaroli, prima settimana da sindaco di Macerata

 

di Luca Patrassi

Piazza Mazzini, lato Sferisterio. Si prepara ad iniziare l’attività una multiutility “Dolomiti energia”, come suggerisce il nome è un gruppo con base a Trento e un contenuto legato all’energia (100% da fonti rinnovabili), al gas e ai servizi di efficientamento per le aziende.  Per l’azienda, tra gli altri, c’erano il responsabile commerciale Romano Stefani e il referente di zona, il Civitanovese Steva Rogante. Taglio del nastro, oggi poco dopo le dieci, a cura del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e del governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli.

SandroParcaroli_FF-2-325x217«E’ il mio primo taglio del nastro da sindaco» ha osservato Parcaroli augurandosene molti altri, segnale positivo per la città e la sua economia. «Telefonerò a Romano Carancini per fargli i complimenti e gli auguri per il ruolo di consigliere regionale. Lui per la verità la fascia tricolore non me l’ha consegnata, ma io gli telefono lo stesso per fargli i complimenti. Sono fatto così io. Io sono tranquillo, magari ora chiederà il ricalcolo delle preferenze – dice scherzando – anche Narciso Ricotta, lui però deve trovarne altre ventimila».

L’incontro con il sindaco è anche l’occasione di una chiacchierata tra una cerimonia e l’altra con incontri in serie. Semplici cittadini che salutano, commercianti che fanno presenti le loro esigenze, dirigenti sanitari alle prese con la riorganizzazione dei servizi, assessori in pectore. Insomma, di tutto, c’è anche qualcuno che gira al largo. E’ diventato sindaco al primo turno, la prima cosa che le è venuta in mente? A cosa o a chi ha pensato? «Ho realizzato un sogno e ne sono felice. Ho pensato ai miei, all’azienda che so di lasciare in buone mani, a mio figlio. Ho un cuore, so cosa significa».

SandroParcaroli_FF-5-325x217 L’emozione è ancora forte e il sindaco la dimostra tutta, cosa che aveva peraltro già fatto in campagna elettorali presentandosi nei vari incontri. Non solo affetti, ora si tratta di cominciare a realizzare i sogni. «Ho una grande responsabilità, ma ho attorno persone brave e competenti. Mi sono messo in gioco, sono pronto». Inizia dalla giunta? «Nove assessori, cinque uomini e quattro donne. In linea di massima rispetterò le indicazioni date dagli elettori, magari ci potrà essere una scelta esterna. Sempre però con in mente la necessità di legare bene persone, deleghe e competenze». Si passa davanti a Palazzo Buonaccorsi: «Daremo spazio alla digitalizzazione e alla totale fruibilità dei beni culturali e mussali. Basterà fotografare un palazzo o una piazza per farsi raccontare la storia del monumento, la storia dei maceratesi». Non sarebbe male, anche, dare spazio alle professionalità del settore rivedendo magari quello che finora non ha funzionato in termini di occupazione, specie giovanile.

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Le catene in piazza della Libertà

Quando si arriva in piazza, la domanda è scontata. Cosa pensa di cambiare? «Voglio ascoltare tutti, poi decideremo insieme. Di sicuro via i panettoni con le catene. Vedremo di recuperare qualche spazio per i parcheggi, studieremo nuove formule di accesso. Al posto dei panettoni e delle catene metteremo panchine e fioriere». Parcheggi, si cambia, non solo in centro. «Penso a soste veloci per corso Cavour e corso Cairoli». L’Università? «Andiamo a braccetto. Loro sono già partiti con il polo sportivo a Santa Croce e stanno chiudendo con Villa Lauri: insieme però possiamo fare molto anche per riportare le persone in centro».

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Giovedì scorso l’insediamento in Comune con la consegna della fascia tricolore da parte del segretario generale Paolo Cristiano

Ci sono tanti palazzi in centro da aprire, da sistemare o da rilanciare. «Con Bankitalia bisognerà parlare, hanno chiuso Macerata per prima senza che nessuno si incatenasse davanti alla sede, penso che ora debbano tendere la mano a Macerata, trovare un accordo su un progetto. Nel palazzo ex Catasto di piazza Mazzini spero si possa ricavare un albergo, penso anche di sistemare il palazzo del Comune in piazza. Sandro (è Parcaroli a parlare, ndr) è arrivato con la mano aperta e i piedi per terra, sentiremo tutti per poi decidere». Per le scuole che progetti ha? «Ho il sogno di trovare un accordo con i vari Enti per fare un polo formativo di eccellenza nell’ex ospedale psichiatrico a Santa Croce, ristrutturare gli immobili, recuperare il bellissimo parco e dare alla città un luogo di riferimento. Sono consapevole del fatto che si tratta di un’operazione complessa e costosa, bisognerà affidarsi a un’archistar per dare il segno della qualità anche stilistica dell’intervento. Bisogna agire ed avere una visione per dare un futuro alla città».

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INTERVISTA a passeggio con il nuovo sindaco

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