Luciano Pantanetti (La città di tutti), negli ultimi cinque anni ha ricoperto la carica di presidente del Consiglio comunale
«Parcaroli, dov’è il programma?» A chiederlo, separatamente, due esponenti della coalizione di centrosinistra: Luciano Pantanetti de La città di tutti e Antonello De Lucia, coordinatore di Italia Viva. Un doppio attacco al candidato di centrodestra, accusato dagli avversari di non avere le idee molto chiare sul futuro della città. Ma non solo.
«Come mai nella campagna elettorale del signor Parcaroli, nell’immagine pubblica che ha scelto di veicolare anche con numerosi manifesti affissi in città, i simboli dei vari partiti che lo sostengono non fanno mai capolino?». Chiede Pantanetti, che sostiene il candidato sindaco di centrosinistra Narciso Ricotta. «Ognuno di quei simboli sarà sicuramente portatore delle sue istanze ed avrà contribuito alla stesura del programma di coalizione. Ma di essi non vi è traccia alcuna. Così come non vi è traccia alcuna del programma stesso, definito da Parcaroli come, testuali parole, “il migliore che la città abbia avuto negli ultimi 20 anni” – prosegue Pantanetti -. Peccato che nessuno, ancora, abbia potuto prenderne visione. E che anche in questo caso di nulla resti traccia, se non di uno slogan».
Insomma, «uno dei punti di forza della campagna elettorale di Parcaroli fa leva sul fatto che l’intero centrodestra maceratese, finalmente, sia di nuovo unito e compatto attorno ad un unico nome, il suo» ma poi dei simboli, nella comunicazione pubblica, non c’è traccia.
Pantanetti critica anche le modalità comunicative del candidato di centrodestra, citando un caso specifico. «Il re è nudo: il re è leghista. E della Lega utilizza ovviamente anche le modalità comunicative. Due giorni fa il segretario della lista civica “La Città di tutti”, Francesco Baldantoni, ha rilasciato una dichiarazione a mezzo stampa che riportava un dato storico, l’oggettiva constatazione di alcuni fatti: 1) il sig. Parcaroli, candidato sindaco del centrodestra, ha deciso di mettere la sua persona al servizio della città solo dopo una telefonata di Salvini, laddove, tra l’altro, qualche giorno prima aveva pubblicamente confessato di non aver tempo da dedicare all’amministrazione di Macerata; 2) lo stesso candidato non ha ancora presentato il programma politico della coalizione di cui è rappresentante. Nulla di più, nulla di meno. La dichiarazione di cui sopra, nel giro di qualche ora, è diventata oggetto di un post Facebook del signor Parcaroli, che non ci ha stupiti per la pronta risposta, ma per la modalità comunicativa utilizzata: non le pagine – proprio quelle di questo giornale – su cui le dichiarazioni di Baldantoni hanno trovato spazio, ma la propria pagina Facebook. Il perché della scelta è evidente: ricorrere alla gogna mediatica; portare l’avversario politico nel proprio campo di gioco e lasciare che gli assidui commentatori lo mettano alla berlina. Tutti contro uno, insomma. Era già successo qualche giorno fa, quando il commento di un cittadino sotto un altro articolo di Cm era stato postato sulla pagina Facebook del candidato sindaco leghista a mo’ di pubblica punizione; quasi sicuramente succederà ancora, perché questa che stigmatizziamo è una strategia comunicativa tanto cara alla Lega ed al suo leader. Tanto cara, di conseguenza, anche ai candidati di quel partito».
Antonello De Lucia (coordinatore provinciale Italia Viva)
Antonello De Lucia, coordinatore provinciale di Italia Viva, incalza dopo l’incontro con alcune associazioni in cui sono intervenuti i candidati: «Cercasi programma e proposte della destra per Macerata. Ci sono candidati che, al netto delle proprie diversità di idee, sono in grado di portare proposte concrete per la definizione della Macerata di domani; accanto a questi c’è poi il candidato della Lega, che ha mostrato una impreparazione ed una inadeguatezza imbarazzanti. Dispiace doversi esprimere con toni così netti, ma prima ancora che come esponente politico sono infastidito come cittadino. Il fatto che qualcuno si presenti alla città senza avere la benché minima idea di cosa proporre a 50 giorni dal voto è offensivo. Mi auguro con tutto il cuore che le riprese di questo incontro vengano distribuite e viste da tutti i maceratesi, affinché tutti possano rendersi conto della presa in giro che la destra ha confezionato. Ascoltare un candidato sindaco dire “il programma arriverà la settimana prossima” a circa un mese e mezzo dal voto è imbarazzante. Ancor più imbarazzante è sentirgli dire candidamente che non ha proposte per la città, ma che vuole ascoltare e poi decidere in futuro. Questa non è politica, è pressappochismo, impreparazione ed assenza di rispetto per i cittadini. Amministrare una città di 42.000 abitanti non è uno scherzo. Si badi bene che qui l’emozione del momento non c’entra un bel niente, chi avrà il piacere di vedere le riprese di questo incontro constaterà che il problema è solo uno: la destra a Macerata non ha una mezza proposta né alcuna idea per la città. Dicono che ce l’avranno, forse, la prossima settimana, ma perché a questo punto non aspettare direttamente il 20 settembre e giocare sull’effetto sorpresa? Nel frattempo alla domanda “perché votare Parcaroli?” potranno sempre rispondere “perché è più bello ed elegante degli altri”. Mi dispiace – conclude De Lucia – ma così non si fa, si dovrebbero vergognare; dispiace anche per Parcaroli che, pur essendo un ottimo imprenditore ed un buon cittadino (lo ha dimostrato facendo bene la sua parte di imprenditore in città, beneficiando a piene mani dell’ampia disponibilità dell’amministrazione comunale di cui, tra l’altro, ha sempre elogiato i risultati fino all’altro ieri), si è fatto trascinare in questa farsa che squalifica la politica cittadina». De Lucia ribadisce il suo sostegno al candidato Narciso Ricotta: «Conosco le proposte di Narciso e quelle di tutte le liste che lo sostengono oltre alla nostra, le condivido punto per punto, ne abbiamo discusso tanto e le sostengo; so anche però che dalla diversità possono emergere valori inespressi, quindi volevo ascoltare quali buone idee avesse soprattutto la Lega. Ebbene, non ho trovato nulla. Vado via con ancor più grinta e convinzione: Narciso Ricotta sindaco».
Non avete fatto mai niente. Avete rovinato la città e i loro abitanti. Dovete solo star zitti e far lavorare chi ha voglia di ricostruire quello che avete distrutto da tanti anni. Vi cacciano via dalla porta e rientrate dalla finestra senza mai il consenso del popolo. Non vi vuole più nessuno. Vergognatevi
Stay fascist, stay leghist. (per questa voglio il copyright!)
Pensate x le vostre che in questi anni non siete stati capaci di fare un c....
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La storia recente della politica maceratese ci insegna che il programma può essere scritto ma non rispettato quindi mi chiedo da quale pulpito….fate i bravi per favore! Trovatevi un lavoro che a settembre inizierà la crisi ..quella vera.Spero di sbagliarmi.
Mi sembrano fuori posto le critiche che si fanno al candidato sindaco del centro destra che è solo da qualche settimana sì è candidato. Più che critiche fate proposte e vinca il migliore.
E’ veramente ridicolo che un candidato chieda notizie del programma ad un suo avversario politico: pensi invece al suo, di programma. E lo metta nero su bianco!
Il saggio tace sempre ma, poi agisce con intelligenza!
Lo stolto sà solamente parlare ma poi non realizza nulla di concreto!
Da quando si è scoperto che un osso di prosciutto anche se passa di pentola in pentola mantiene il suo midollo, ci sono ancora aspiranti sindaci a Macerata.
Eccoli li come ai tempi della scuola tutti pronti a scopiazzare il compito del secchione che dopo averlo terminato lo teneva rovesciato sul banco e li partivano gli insulti. E se il compito fosse in bianco? E se l’avesse fatto di proposito per darvi una spinta a fare meglio? Una cosa e’ certa sulla cattedra non ci sara’ il prof corrotto ma cittadini ormai stanchi di programmi e promesse non mantenute !
Quello che è sembrato un viatico (nonché una pesante intromissione) del vescovo parrebbe essere stato recepito da Bianconiglio (più del candidato, attenti al contorno) in quanto (almeno fino ad oggi) nella sovrabbondanza di manifesti capeggia uno stemma che, sembra, la lista civica del candidato, ma sono del tutto assenti i loghi e gli stemmi dei gruppi della destra che lo sostengono.
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Eppure il candidato è stato scelto, soprattutto, perché ha unito.. Anzi a guardar bene SOLO perché ha unito.
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Eppure le varie sigle/liste che compongono la cordata sono assenti e anche nelle discussioni (nonostante il ripetere gli stessi 4 concetti, ogni volta con parole nuove) Bianconiglio sembra più comportarsi come unico front man, relegando gli altri a semplici comparse.
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Non a caso ripete che vuole ascoltare le persone, mai due parole sulla sua coalizione che, speriamo, due idee le dovrebbe pur averle.
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Insomma sempre più One Man Show, costruito a tavolino, accalappia voti.
Parcaroli per ora sogna!
“Prima sogno i miei dipinti, poi dipingo i miei sogni.”
VINCENT VAN GOGH
E troppo bella questa frase, Poloni me l’ha fatta ricordare. Aho, chiariamo subito, non c’entra niente con l’articolo e se Parcaroli prima sogna i suoi programmi e poi prima o poi li dipinge, pardon, li scrive. E poi se comincia a parlare di attacchi ed è solo candidato, figuriamoci fra cinque anni come si sentirà quando si ripresenterà o per il bis o per tentare di nuovo.Questo è invece attinente all’articolo.
Ancora non si è capito che a Macerata, come ad Ancona e altrove sono ELEZIONI POLITICHE, pro o contro il governo PD e accoliti. Questa campagna elettorale è in nome di una Nuova Resistenza… Contro una dittatura svantosa strisciante… Alla gente ormai del programma importa poco. Il voto avrà valenza nazionale. Pure se il centrodestra facesse “cappotto”, nessuno schioderà dalle poltrone gli attuali partiti di governo, con il silenzio assenso del presidente della Repubblica.
A tutti costoro rimane la foglia di fico dell’antifascismo al canto di “bella ciao”. Dove siete, ragazzi delle Bande Nicolò? Comandante Augusto Pantanetti, Mario Pianesi, Lucio Monachesi, Fedro Buscalferri, Mario Del Missier, Enzo Berardi. Questa “sinistra” ha tradito la Resistenza. Forse seguireste oggi l’invito che Florindo Pirani vi urlava allora: “Questi ci hanno tradito! Hanno tradito la lotta di liberazione… C’è da ripiglare il mitra!”
Confondere come al solito m…a(noi)con la cioccolata è fuori luogo.Le Bande combatterono la vera Dittatura,quella fascista e da quella Resistenza nacque la Repubblica Democratica e non l’URRS.Oggi giustamente bisogna prendere posizione(come sempre)visto che le destre non demordono e quei ragazzi non prenderebbero i fucili ma di sicuro non voterebbero Parcaroli ne tantomeno chi sta dietro vedi Lega,FdI o Berlusconi.Ricordatevi di quei valorosi il 25 Aprile quando invece di onorarli li accusano di qualsiasi atrocità.O bella ciao!O bella ciao!Ciao.