Lo spot turistico in dialetto scelto dal Comune di Macerata non piace affatto al candidato M5s Roberto Cherubini. «Non so chi ha coniato la pubblicità progresso col titolo “lo vello de Macerata” che tra l’altro presenta una app che mi piace – scrive – Per chi come me ha una buona esperienza di marketing risulta incomprensibile capire come delle menti sane possano coniare uno slogan cosi banale, assurdo, escludente, direi cretino. Altamente cretino.
Io, come alcune guide locali, ho notato in varie occasioni dei gruppi di turisti italiani e stranieri attoniti di fronte a quella frase dialettale. I grandi geni del marketing de Magerata avranno voluto attrarre i turisti di Treia, Pollenza, Corridonia? Nello scrivere in dialetto e con questa scelta assurda l’amministrazione dimostra di non capire assolutamente nulla su cosa sia il turismo e soprattutto su cosa sia il turismo degli stranieri o degli italiani fuori dalla provincia di Macerata. Togliete quegli orrori. Togliete quei manifesti orribili che possiamo comprendere solo noi maceratesi. Liberate le menti dalle mura che avete».
Alberto Cicarè, candidato sindaco della civica Strada Comune
«No alle proposte “spot” in campagna elettorale». È il monito di Alberto Cicarè, candidato sindaco per la lista civica Strada Comune alle prossime elezioni amministrative di Macerata. «Uno degli aspetti peggiori di qualsiasi campagna elettorale sono le proposte spot – sottolinea Cicarè in una nota stampa -. Ne ho scritto a proposito del bike sharing immaginario di Ricotta (leggi l’articolo), mi trovo a ripeterlo per gli incentivi economici all’uso della bici lanciati da Cherubini. Costruire una casa partendo dal tetto di solito non è un’idea utile: se non si creano le condizioni fisiche per andare in bici gli incentivi saranno inefficaci o peggio un espediente per qualche furbetto. Per condizioni fisiche non intendo spianare le salite di Macerata, come penserà qualche buontempone, ma organizzare il sistema della mobilità in modo che andare in bici sia un modo sicuro per muoversi in città, visto che sicuramente è già economico e salutare. Forse i buontemponi non si sono aggiornati: grazie agli incentivi economici e a una nuova sensibilità delle persone, nei negozi non ci sono più bici disponibili, soprattutto quelle a pedalata assistita, alle quali le salite di Macerata fanno un baffo. Dobbiamo consentire alle persone che hanno acquistato una bici di usarla in sicurezza. Questo è il vero tema. Ma è una questione più generale, che riguarda tutti noi che vogliamo vivere in una città più moderna, accogliente e sicura, visto che leggendo le cronache gli incidenti stradali anche in ambito urbano sono molto frequenti, con le conseguenze sanitarie ed economiche che conosciamo».
«Invitando i lettori ad informarsi nel nostro sito per conoscere il programma completo, qui riportiamo una breve sintesi degli interventi che proponiamo per un riordino complessivo del sistema della mobilità, un vero cambiamento che non si nutra di spot – ribadisce Cicarè -. Trasporto pubblico urbano: revisione delle linee per renderle più veloci e frequenti, evitando lo spreco di centinaia di chilometri, introdurre forme di agevolazione e gratuità, lavorare sul marketing per verificare le richieste dell’utenza e promuovere i benefici ambientali ed economici connessi all’uso del bus. Riordino del sistema stradale: rotatoria di fronte al Monumento ai Caduti, bretella a Sforzacosta e maggiore utilizzo della strada di scorrimento (che consente di raggiungere in velocità qualsiasi parte di Macerata, ad eccezione della Pace), permetteranno di liberare dai flussi di traffico più intensi le zone maggiormente frequentate, per renderle sicure e vivibili. Riorganizzazione del sistema della sosta: revisione delle tariffe dedicando a ogni tipo di utenza un’offerta adeguata di parcheggi. Sosta prolungata per studenti e lavoratori in parcheggi gratuiti collegati al centro con navette; sosta per i residenti e i clienti del centro nei parcheggi in struttura (Garibaldi, Centro storico, Paladini); sosta rapida ad alta rotazione per chi deve sbrigare commissioni veloci. Moderazione del traffico: creare una gerarchia di strade, con aree di incontro dove l’auto è considerata un ospite (il centro, i due corsi principali, l’interno dei quartieri); aree di passaggio con elevata densità urbana (anello delle mura, via Roma, Via dei Velini e molte altre) dove la velocità è rallentata per consentire a tutti di usare la strada in sicurezza; aree di percorrenza dove convogliare il traffico ad alta velocità (la via Mattei e tutta la strada di scorrimento). Mobilità intelligente: punti di consegna e ritiro per l’e-commerce, app per facilitare l’uso dei bus e per conoscere la disponibilità di parcheggi, integrazione dei sistemi di trasporto e, in prospettiva, uso delle cinque stazioni di Macerata come metropolitana di superficie». «La nostra idea di città – conclude il candidato – si fonda su un programma concreto di radicale cambiamento. Tra chi si presenta con proposte spot e chi un programma a 40 giorni dalle elezioni proprio non ce l’ha, noi diciamo che è ora di scegliere cambiare aria e scegliere Strada Comune».
“Lo véllo de Macerata”, un nuovo modo di guardare la città con la segnaletica interattiva
Mobilità sostenibile, l’idea di Cherubini: «Contributi a chi va al lavoro in bici»
«Le bici di Ricotta? Una presa in giro» Affondo di Strada comune e M5s
Anche esperto di marketing turistico ora?
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che la cartellonistica possa essere assurda non ci piove,se poi consideriamo l’inutilita’ di affiggere i manifesti a macerata …non sense totale….poi pero’ Cherubini e Cicare’ sembrano uscire dal regno entrambi degli unicorni rosa..dal contributo per le bici..ad un piano per far si che macerata non possa praticamente avere una circolazione automobilistica minima con l’idea folle di orde di soggetti in due ruote che affollano le strade ed i vicoli come se le persone normali abbiamo tempo da perdere per spostarsi e per effettuare le proprie commissioni..senza considerare che a mio avviso chi si mette su strada in due ruote dovrebbe conoscere il codice della strada cosa e dovrebbe sapersi comportare cosa che spessissimo non accade.qualcuno dice non facciamo annunci spot??? Vero ma non facciamo neanche proclami irrealizzabili ed assurdi.A peraltro li voglio vedere tutti questi ciclisti con il freddo il vento la pioggia e la neve da novembre a marzo..
@Ceresani.
Buongiorno Signor Gualtiero, se lei ha la voglia di osservare le proposte video programmatiche nel mio sito http://www.robertocherubini.it o nelle mie pagine social si accorgerà che i temi ambientali ci sono ma non in maniera preponderante. Sto facendo proposte per ogni argomento frutto del lavoro di tante persone che hanno scritto il programma ed accolto i suggerimenti di tanti maceratesi. Ridurre le mie proposte alla sua battutina infelice è abbastanza povero. Commentare non è obbligatorio se non ha la minima idea della storia di un candidato e se non si è letta nessuna proposta. Lo faccia e magari ci confronteremo civilmente su quello che apprezza e su quello che non apprezza. Non prevedo una città con orde di ciclisti ma sicuramente spero di vedere una città con un’ offerta di mobilità sostenibile alternativa (bici, monopattini elettrici, piccoli bus elettrici) perchè la qualità dell’aria è essenziale anche per la qualità della sua vita.
excusatio non petita, accusatio manifesta
questa volta concordo con Cherubini sul fatto del “vello”
VELLO potrebbe essere:
Paese in provincia di Brescia
oppure il Mantello mitologico chiamato IL VELLO D’ORO
Una persona, come me, che non conosce il dialetto maceratese (essendo io bergamasco) cosa potrebbe capire?????
Sig. Cherubini, questa volta ha fatto centro e mi complimento.
Scrivere un’opinione personale in tempo di campagna elettorale sembra operazione rischiosa, ma vorrei difendere l’operazione relativa alla segnaletica in città di cui forse molti concittadini si accorgeranno proprio grazie a questo spazio di polemica.
Vivo e lavoro in centro storico da 40 anni e sono testimone dei tantissimi turisti che da 20 anni a questa parte e sempre più frequentano la città. La segnaletica da poco inaugurata era veramente urgente; a me sembra discreta ed efficace allo stesso tempo, strumento di visita e di approfondimento per chi sceglie il nostro territorio ma pure utile per la cittadinanza, per saperne di più e magari diventare testimoni consapevoli di una città che ancora desta meraviglia.
Come è già accaduto per lo Sferisterio, attraverso una rinnovata narrazione e strategie di coinvolgimento, i maceratesi sono tornati all’Opera e moltissimi giovani frequentano il melodramma.
Sono state posizionate in da giorni oltre 70 targhe, 5 totem nei punti di accesso alla città, sviluppati itinerari con testi, immagini, audio e tante informazioni (implementabili) in 3 lingue: qualcosa di diverso da un ufficio informazioni o da una visita guidata, contenuti disponibili nel tempo e nello spazio, che rendono molto piacevole la visita (ancora non ho terminato di farla ; ho apprezzato molto la campagna promozionale, per la quale alcuni protagonisti dell’accoglienza ci hanno “messo la faccia”: con un sorriso hanno dato corpo ad un messaggio diretto esclusivamente ai maceratesi, proprio attraverso le pubbliche affissioni. L’espressione dialettale (in molti campi efficace a scopo virale) è ironica e molto diffusa in città, e mi sembra parli direttamente ai maceratesi che guardandosi intorno, anche attraverso il nuovo servizio, possono riscoprire storie, palazzi ed angoli nascosti e diventarne giustamente orgogliosi e portavoce di corrette informazioni.
Forse siamo nell’ottica del “Think global and act locally”? Tra i tratti identitari di una comunità il dialetto, volendo riconoscerlo ha piena dignità e forza. Vale la pena di sperimentare il lavoro svolto e magari suggerire aggiustamenti o segnalare luoghi, aneddoti, arricchire l’offerta per unire a lo vello, lo vono che c’è, senza dimenticare da dove veniamo.
Vedo con piacere..o disappunto..che il fatto di aver frequentato l’aula del consiglio anche se all’opposizione ha fatto imparare a qualcuno lo stile del nostro oramai ex sindaco ovvero la mancanza di signorilita’ e l’arroganza nel rispondere ai cittadini che possono dirsi contrari alle sue idee..comunque io da maceratese mi concentrerei su cose da tempo urgenti e non risolte come i sottopassaggi fruibili per tutti compresi disabili e famiglie con carrozzine,il famoso sottopassaggio ferroviario zona collevario ..la querelle da risolvere dei parcheggi non ha pagamento che praticamente nelle zone limitrofe al centro ed ai corsi principali di fatto non esistono anche se dovrebbero essere presenti..poi se come spot elettorale c’e’ chi parla di ripopolare il centro storico..che essendo impostato oramai come zona ludico casinistico ricreativa specialmente il giovedi ed il sabato sera con i residenti che non ne possono piu’ di trovare deiezioni varie su auto androni e portoni oltre a specchietti rotti e quant’altro sara’ praticamente impossibile da realizzare se non con gli unicorni rosa..beh allora siamo proprio agli spot elettorali.