di Enrico Maria Scattolini
IL GRANDE FREDDO (—)!
HA PARALIZZATO (-) la tifoseria della Maceratese, al “Mariotti” di Monterubbiano, per l’intera ripresa di un impegno il cui esito dai più – fra questi il sottoscritto – era ritenuto una semplice formalità.
TERMOMETRO SOTTOZERO (-) dall’incredibile gol del pareggio realizzato alla Mortensen da Tassotti direttamente dalla lunetta del corner, in avvio di frazione…
……ALLA RETE DI CHORNOPYSCHUK, in prossimità della sua conclusione, del definitivo vantaggio della Maceratese (+).
ALLA QUALE CONCEDO IL (+), nonostante la sua mediocre fattura ed il clamoroso contributo del portiere fermano, perché decisiva del meritato successo della Rata. Ormai considerato definitivamente smarrito.
NEL MEZZO (-), PIU’ RASSEGNAZIONE CHE RABBIA nei sentimenti degli spettatori della tribunetta, di schiacciante prevalenza nostrana.
CERTO DELUSI DALLE OPPORTUNITA’ DA RETE fallite dai propri attaccanti per l’inconcludenza di Papa e Chornopyschuk in diverse opportunità, come dalla bravura di Montenovo e pure dalla sfortuna (traversa di Jachetta) in altre, ma soprattutto, a mio parere, dalla dimostrazione d’immaturità che la Benamata stava replicando (-).
QUALE PUNTUALE CONFERMA DEI SOSPETTI emersi nei precedenti incontri (—).
GRAVEMENTE APPESANTITI (-) DAL CONFRONTO con la più modesta rappresentante del girone, sempre battuta sul proprio terreno, un set completo di consecutive sconfitte sulle spalle, attacco fortemente anemico e peggiore retroguardia del raggruppamento.
EPPURE CAPACE (+) DI RESISTERE SENZA BARCOLLAMENTI NEL PRIMO TEMPO ai biancorossi, al netto dell’autogol di Marinangeli; nel secondo di agguantarli con la perfida traiettoria di Tassotti, e di resistere al loro affannoso forcing sino a quasi un amen dalla fine, nonostante l’inferiorità numerica nel frattempo maturata con l’espulsione di Raschioni.
ROBA DA METTERSI LE MANI SUI CAPELLI (-).Ripeto: più per lo sconcerto che non l’irritazione.
CHE PER ALTRO SAREBBE STATA LEGITTIMATA anche dalle funeree notizie, per la Rata, provenienti da Monturano (-).
IL FATTO E’ CHE LA FIDUCIA nelle qualità/possibilità della Maceratese sta calando di partita in partita, per cui il rischio di défaillance è dietro ad ogni angolo e perciò è pacificamente accettato (-).
SEMPRE DI PIU’ MI COLPISCE L’EVANESCENZA DELLA SQUADRA (-).Recentemente documentata, ad esempio nell’amministrazione dei confronti diretti, dall’incapacità di gestire il vantaggio (Monturano) o dalla incoscienza offensiva contro superpotenze (Atletico Ascoli).
MA ANCHE IN QUELLA degli altri incontri di medio/bassa difficoltà: come a Monterubbiano (-).
MANCANO L’EQUILIBRIO FRA I REPARTI, il rispetto delle distanze fra le linee, una convinta e razionale idea di gioco. L’organizzazione insomma (-).
A CAUSA DI PROBLEMI STRUTTURALI ben noti, derivanti dagli errori nell’allestimento dell’organico (-), cui ho avuto modo di accennare nei giorni scorsi.
DOVREBBERO (POTREBBERO) essere risolti alla riapertura del mercato (+).
IL PRESIDENTE CROCIONI è uno dei pochi che l’altro ieri ho visto particolarmente arrabbiato (+). Ritengo che il suo orgoglio si rifiuti di assistere a spettacoli del genere e che di conseguenza sia disposto a rimettere mano al portafoglio (+).
PUR SE LA SUA DECISIONE, AL MOMENTO, è stata soltanto quella d’imporre il silenzio stampa…Miracolostica in questi casi (-).
NEL CONTO però non mancano disfunzioni contingenti (-). Che coinvolgono le scelte tecniche.
LA PIU’ SORPRENDENTE (-) riguarda l’utilizzo di Cascianelli, finalmente in salute. Anche sabato in campo sia pure a mezzo servizio, ma ancora in un ruolo indefinito. O comunque avulso dalla manovra .
MA NON DOVEVA ESSERE LUI IL GIOCATORE che avrebbe dovuto fare la differenza (-)?
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E QUI CASCA IL … IL “PISTACOPPO”
L’apertura del commento spetta ad un grave evento luttuoso, completamente tralasciato da Scattolini nella sua rubrica “biancorossa”. Non è la prima volta che gli accade, è una pesante omissione, perciò va rimarcata. La drammatica scomparsa dell’ex calciatore, Mauro Arigoni, per cui la Maceratese ha giocato con il lutto al braccio. Una tragedia per cui l’intera comunità deve sentirsi responsabile ed in segno di rispetto le bandiere biancorosse e rossoblu devono abbassarsi. Passando agli aspetti meno rilevanti del calcio giocato, altra omissione del “maestro” Scattolini la vetta della classifica raggiunta dalla Civitanovese. I rossoblu compiono l’impresa di infliggere la prima sconfitta stagionale al Monturano (che la Rata aveva sofferto in casa). Faticano nel primo tempo gli uomini di De Filippis: vanno sotto con una rete del baby, Leonardo Zira. Nella ripresa la “musica” però cambia, il tecnico mette in campo due dei “lungodegenti”: Franco e Smerilli e i rossoblu ribaltano il risultato. Ciò a testimonianza dell’importanza delle molte pedine da tempo fuori per infortunio. La Rata “tribola” contro il fanalino di coda Monterubbiano, mai vittorioso in casa e reduce da 6 sconfitte di fila! Dopo essere passati in vantaggio, i “pistacoppi” subiscono il pareggio direttamente da calcio d’angolo. Gli uomini dello squalificato Marinelli riescono a prevalere solo allo scadere, in superiorità numeriva (espulsione del difensore Raschioni): gol del “redivivo” Chornopyschuk. Marcatura viziata, secondo la parte Monterubbianese, da off-side. Negli ultimi tempi la Maceratese ha in società una nuova figura (presente nei club di massimo livello): il “motivatore”. Si tratta del DS, “Johnny” Proculo, sicuro (nonostante una campagna acquisti criticabile) della promozione della Maceratese. In un primo momento il mitico “Johnny” aveva giudicato Civitanovese e Monturano “nuvole passeggere”. Adesso aggiunge che la Rata tra due-tre settimane sarà in testa alla classifica. Il calendario da qui alla riapertura delle liste di dicembre sembra dargli ragione. I biancorossi dovranno affrontare squadre abbordabili, unica incognita il Porto Recanati che riceveranno tra tre turni. La Civitanovese ha l’ostacolo Atletico Ascoli in trasferta; l’Atletico, oltre ai rossoblu, lo “spauracchio” Corridonia (fatale alla Rata) fuori casa. Più impegnativi invece i calendari di Monturano e Loreto, che dovrebbero allontanarsi dalla vetta. Il calcio, come noto, non si gioca a tavolino ma in campo e il realista patron Crocioni per non sapere “nè leggere nè scrivere” ha imposto il silenzio stampa. Chi dei due avrà ragione?
Mi sembra che anche la Civitanovese,al pari della Rata, abbia faticato molto a Monturano.Caporaletti se n’è accorto? La differenza l’ha fatta l’autogol di Cerquozzi(il secondo della partita).Dalle immagini,davvero stupefacente!!!!!!!.
L’importante e’ vincere.
LA RATA E LE “AMNESIE” SENILI DI SCATTOLINI
Del fatto che la Civitanovese abbia sofferto a Monturano, “al pari della Maceratese”, si è scritto: basta leggere il commento, invece di scorrerlo frettolosamente, “infastiditi”. Solo che a Scattolini sfugge il “particolare”, non secondario, che i rossoblu si confrontavano contro la capolista (Monturano), sinora imbattuta, con la miglior difesa e più 4 in media inglese (che i “pistacoppi” non sono riusciti a superare in casa). Mentre la Rata, bontà sua, giocava contro l’ultima in classifica (Monterubbianese) – 14 punti distante dal Monturano – mai vittoriosa in casa e con 6 sconfitte di fila sul groppone. Una qual differenza tecnica tra le due formazioni va rilevata!? Lo “storico” biancorosso dovrebbe anche ricordare che 4 anni fa, proprio di questi giorni, la Rata batteva all’Helvia Recina (e l’agganciava in vetta alla classifica) – con rete dell’ex Giordano Fioretti – l’imbattuta Spal. La formazione che con lo stesso tecnico, Leonardo Semplici, ha in seguito raggiunto la Serie A e ora dà sonori dispiaceri alle squadre più blasonate. In quella partita c’erano all’Helvia Recina 3.000 spettatori, ora se va bene se ne vedono un 10% di quelli. Forse questa giaculatoria, alla “memoria senile” dell’ottantenne Scattolini, rammenterà qualcosa: Forte, Imparato, Karkalis, Carotti, Fissore, Faisca, Bonaiuto, Foglia, Fioretti, Kouko, D’Anna. Ad appena 4 anni di distanza, va ricordato, i biancorossi “penano” a spuntarla su un “paesotto” di 2.000 anime, quel è Monterubbiano. Ma c’è un aspetto ancora più grave del commento di Scattolini: sebbene chiamato in causa non spende nemmeno una parola in ricordo dell’ex calciatore maceratese, Mauro Arrigoni, tragicamente scomparso. Sono perfino intervenute le tifoserie di Mestre e Massese, oltre a quelle marchigiane, ma da Scattolini silenzio assoluto. Non dimentichi mai lo storico cronista “pistacoppo” che il calcio è interpretato dagli uomini: senza i giocatori in campo la sua “professione”, anche se seconda, non avrebbe avuto modo di esistere. Avevano ragione i padri latini: “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”!
Il silenzio di Somma Algebrica sulla morte di Mauro Arigoni è stata una mia scelta personale di umano rispetto per la tragedia.Il mio dolore l’ho privatamente associato a quello espresso da Cronache Maceratesi.