di Enrico Maria Scattolini
DUE TEORIE CONTRAPPOSTE sulla diversa valenza (-) dei risultati che la Maceratese sta attualmente conseguendo (o smarrendo) negli scontri diretti casalinghi vs le altre “grandi” del girone.
QUELLA (ARDITA) DI MARINELLI. Se ho afferrato bene in sala stampa, dopo il pari con l’Atletico Ascoli, egli sosterrebbe che l’importante è non perderli. Ci sarà il girone di ritorno per rimediare. Più ne macini in questo periodo e meno partite i biancorossi nel frattempo giocheranno all’Helvia Recina con le squadre di secondo e terzo livello, abitualmente arzille nella prima parte del campionato. Invece sulle ginocchia nella seconda, e quindi più facilmente battibili. L’allenatore supporta le sue argomentazioni con ciò che è accaduto nello scorso campionato, in cui la Rata scivolò irreparabilmente sulle… briciole del torneo (-).
E LA MIA. Più realistica, per il semplice motivo che sono punti svaniti, difficili da recuperare sui campi avversi nelle successive opportunità di rivalsa. Un gap – in atto meno tre dalla capolista Monturano – che potrebbe quindi rivelarsi incolmabile pur con il contorno di sfracelli sugli avversari minori.
NOTERETE che non esprimo giudizi né ovviamente sulla mia né sull’altrui opinione, per il rispetto che ho per l’intelligenza del giovane mister biancorosso.
L’AUGURIO è che abbia ragione lui(+)….
…E CHE LA RATA INCOMINCI A RIFARSI (+) sin da sabato prossimo contro una delle ultime del girone. Nella trasferta a Monterubbiano.
PERO’ IL FILOSOFO MARINELLI converrà (-) con il sottoscritto e con i tifosi come non sia piacevole (-) che la medesima si trovi, nel divenire, fuori dal podio, di nuovo alle spalle del “benchmark” Civitanovese, con il fiatone del centro classifica sul collo.
ANGUSTIE INGIGANTITE (—) DAL RICORDO del primo tempo da brivido sofferto contro l’Atletico Ascoli. Certamente fortunato nella circostanza del secondo vantaggio causato dall’autogol di Rapagnani, ma stratosferico (+) nell’ampiezza, ritmo e velocità della sua manovra. Condotta sugli esterni da Mariani e Giovannini con profondità tale da sfiorare altri tre gol.
UNA PIROTECNICA ESIBIZIONE DI BRAVURA da primi della classe, come potenzialmente gli ascolani debbono essere considerati (+).
VA DETTO CHE UNA MANO l’hanno avuta dalla stessa Maceratese per la…spensieratezza offensiva con cui sono stati affrontati (-).
IN PRATICA CON QUATTRO ATTACCANTI (-): solo una leggera correzione sulla tre quarti del consueto ruolo di Jachetta per consentire, dalla parte opposta, l’esordio di Cascianelli sin dall’avvio dell’impegno.
DI FATTO QUINDI CON UN CENTROCAMPO A DUE (-) più ….un quid a tratti assicurato da quest’ultimo ed appunto dall’ex matelicese.
INEVITABILI GLI AFFONDI a campo aperto degli ospiti, con le conseguenti, spettacolari scorribande sulle fasce di Mariani e Giovannini (+).
CONTRO UNA RETROGUARDIA BIANCOROSSA presa d’infilata per la carenza di filtro nel reparto di mezzo, e già di per sé in difficoltà nel controllo diretto degli esuberanti esterni ascolani e dell’esperto Rosa sul centro.
I RIFLESSI DI GIUSTOZZI, fra i pali, hanno permesso di evitare l’irreparabile in terza linea (+).
LA STRAORDINARIA BRAVURA DI JACHETTA (+++) di recuperare.
LA COMBATTIVITA’ dell’intera squadra di arrivare alla fine del primo tempo con un pari gratificante (+). Per come di brutto si erano messe le cose.
RISULTATO CHE POI AVREBBE CONCLUSO IL MATCH. Con l’appendice di una ripresa del tutto diversa, sbiadita. Per stanchezza, per appagamento, ma anche per una più saggia organizzazione tattica della Rata (+).
NELL’INTERVISTE DEL DOPO PARTITA, indirettamente elogiata da Filippini, il tecnico ascolano, con questo significativo commento (+): «Nel secondo tempo i biancorossi non ci hanno fatto più giocare».
NELLA FRAZIONE INIZIALE però i biancorossi hanno rischiato il collo (-)!!!
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Ci si è messo di buon’ora, Scattolini, a postare la sua rubrica “biancorossa”, ma le visualizzazioni a ore di distanza sono poche. Come gli spettatori all’Helvia Recina (500 scarsi) per il confronto al “vertice” con l’Atletico Ascoli. Una squadra, la Rata, che secondo l’annuncio del patron Crocioni (alla festa di San Giuliano) le partite doveva “vincerle tutte”. Sinora, invece, dopo 7 giornate ne ha vinte 4 e ha perso il “derby” con il Corridonia. Allarmano le 8 reti subite, con la media di più d’una a partita. In classifica, la Rata, staziona in zona playoff a pari punti con il Loreto: la sostituzione del tecnico Moriconi (a qualcuno fischieranno le orecchie?) non è giovata. Il gioco mancava la scorsa stagione e manca nell’attuale, con l’inesperto Marinelli (trascorsi solo in Prima categoria). Se ne è avuta la riprova domenica con l’Atletico Ascoli, dimostratasi “squadra vera”: se nel primo tempo avesse realizzato la “manita” non avrebbe rubato nulla! I biancorossi si affidano alle giocate dei singoli, in special modo di Iachetta: quando manca (vedi Corridonia) sono dolori! Per il resto, la Rata gioca in attacco con due centravanti, uno dei quali è penalizzato: nel caso il tanto decantato Chornopyschuk (dov’era con l’Atletico Ascoli?), che non segna più su azione. L’altro esterno alto, Cascianelli, resta un “oggetto misterioso”. A centrocampo giocano elementi di “medio livello” per la categoria (Rapagnani, Diarra, Cesca). Campana, per carenza d’organico, spesso è retrocesso in difesa, manca a metà campo un uomo di “sostanza”. I centrali difensivi, sono pochi e male assortiti. L’elemento tecnicamente migliore è Brack, ma data l’età ha problemi di tenuta. Il collega è l’argentino Canavessio, tatticamente un “pasticcione”, al livello del duo Enrico Maria-Gianluca in sede di telecronaca. Per carenza di under, Massini viene schierato in difesa, con le conseguenze registrate nella gara con l’Atletico Ascoli (Mariani sulla fascia ha fatto il proprio comodo). Le giornate passano e la Rata non riesce a superare le “competitors” tra le mura amiche, figuriamoci nel girone di ritorno (quando i punti peseranno), dovendole affrontare in trasferta. La Civitanovese ha, invece, il calendario diametralmente opposato, compreso il derby alla penultima in casa. Il Ds Proculo prova a “destabilizzare” in casa altrui, definendo Monturano e Civitanovese “nuvole passeggere” (quelle che l’hanno accompagnato in sede di mercato?). La realtà è che queste due formazioni guidano la classifica. La Civitanovese con metà squadra fuori per infortunio (3/4 della difesa out) “stringe i denti”, confermandosi quella che nella finanza è la “benchmark”
Condivido molti passaggi dell’intervento di Caporaletti,come per altro risulta da Somma Algebrica.
Stavolta ne apprezzo anche il coraggio per essersi finalmente “impegnato” sulla sua Civitanovese.
E comunque bentornato!
SCUSI, MAESTRO, PERMETTE UNA DOMANDA?
Come si faceva a scuola, quando non si capiva la spiegazione, si alzava la mano e si chiedeva al “maestro”. In questo caso l’argomento è la “tattica calcistica”. Il “maestro” Scattolini sostiene che nel secondo tempo la Rata abbia avuto una “più saggia organizzazione tattica”. E’ opinione diffusa, invece, che nella ripresa le due squadre: Atletico Ascoli in calo fisico dopo il dispendioso primo tempo (in cui ha confezionato azioni-gol a grappoli) e la Rata, timorosa per ciò che le poteva capitare, hanno badato a “non farsi del male”. Per comodità dell’interlocutore riporto lo schieramento iniziale: Giustozzi; Mariani, Canavessio, Brack, Massini; Campana, Rapagnani; Jachetta, Papa, Chornopyschuk, Cascianelli; e quello con cui la Rata ha concluso la partita: Giustozzi; Mariani, Canavessio, Campana, Brugiapaglia; Diarra, Cesca; Jachetta, Papa, Chornopyschuk, Massini (Postacchini). Mutamenti sostanziali non si notano, eccezion fatta per Brugiapaglia in difesa, ma con tutto il rispetto non è elemento che possa mutare il corso di una partita. Per fortuna della Rata nel prossimo turno incontrerà la “matricola” Montereubbianese: la squadra meno attrezzata vista al Polisportivo, forse anche del Girone B. In questo caso mister Francesco Romanelli (squalificato) dovrà riproporre la formazione che ha concluso l’incontro, lasciando stare gli “esperimenti” d’inizio gara. Con le “storiche colonne” Di Salvatore e Vallesi lasciate in panchina. A proposito, la Rata si troverà contro un ex dei tempi della Serie D: Francesco Donzelli, che sulla fascia fa sempre la sua parte.
Ci vorrebbe di nuovo Bice quando metteva il sale sul campo da gioco prima della partita casalinga della Rata, cosi cominciamo a segnare e a vincere.
Il solito Caporaletti,allievo intelligente/diligente ma spesso scoordinato nei ragionamenti per amor di polemica.
Lo invito a rileggersi le dichiarazioni del dopo partita di Filippini-allenatore dell’Atletico Ascoli-riguardo a quanto accaduto nella ripresa.Che per comodità riporto:”Nel secondo tempo i biancorossi non ci hanno fatto giocare:”
QUANDO IL “MAESTRO” RESTA SENZA ALLIEVI
“Seconda frazione in cui l’Atletico Ascoli è meno spumeggiante dei primi 45′ e la Rata non riesce a rendersi pericolosa verso la porta avversaria. Sfida che cala di intensità ed anche le emozioni per il pubblico sono rarissime. Maceratese e Atletico danno l’impressione di non volersi fare male e di accontentarsi della spartizione della posta in palio. Così non succede più nulla fino al triplice fischio finale”. Questo il commento conclusivo del secondo tempo del pezzo che CM ha dedicato all’incontro tra Maceratese e Atletico Ascoli. Come si nota non c’è traccia della “piu saggia organizzazione tattica” biancorossa, delle “taumaturgiche mosse” di mister Marinelli, a cui fa riferimento il “maestro” Scattolini. Mentre si accredita l’ipotesi che le due squadre non abbiano voluto “farsi male” per spartirsi la posta in palio. Un “maestro”, quindi, portatore di tesi isolate, anche all’interno della testata in cui opera. Scattolini, avvalendosi della lunga esperienza maturata sui campi di calcio, farebbe meglio a produrre proprie valutazioni. Piuttosto che “giocare di rimbalzo” con le dichiarazioni dei tecnici, parti interessate. Mister Filippini non avrebbe mai ammesso un “calo fisico” dei suoi giocatori nella ripresa (per altro già verificatosi in altre partite). Perchè ciò aprirebbe il discorso di un errato approccio all’incontro, alla preparazione, insomma terreni “pericolosi”. Come si spiega, altrimenti, una gara in cui l’Atletico ha confezionato una decina di azioni-gol nel primo tempo e nessuna nella ripresa? Niente paura, “maestro” Scattolini, c’è la possibilità di rifarsi nel prossimo weekend, in quel di Monterubbiano. Contro una squadra che non ha ancora vinto una partita in casa (nemmeno in Coppa Italia) e viene da sei sconfitte di fila in campionato. Eppoi con lo “stratega tattico” che risponde al nome di Marinelli non c’è nulla da temere! Però, a pensarci bene, qualche dubbio sui “cambi” della Rata contro l’Atletico Ascoli deve essere sorto anche a Scattolini. Se a conclusione della telecronaca ha definito la prestazione di Diarra: “imbarazzante”!