Lo striscione con cui sono scesi in campo i giocatori della Maceratese prima della gara con il Corridonia
di Mauro Giustozzi
«In onore del nostro fratello scomparso Marco Sciarabba tutti allo stadio domenica. Sono sicuro che da lassù ci guarderà lui e tutti i tifosi scomparsi. Per far vedere alla gente che anche gli Ultras hanno un cuore grande». L’appello è firmato da Giuseppe Maccari, tifoso della Rata, che invita per questa prima partita di campionato tutti gli appassionati biancorossi, ed in particolare gli ultras che, come noto, hanno deciso di disertare le partite della Maceratese sin dallo scorso campionato in quanto non si riconoscono nella gestione portata avanti dal presidente Alberto Crocioni, a tornare all’Helvia Recina per onorare il tifoso della Maceratese scomparso a 31 anni nel giorno della festa patronale di San Giuliano.
Non è tanto l’esordio in campionato, non è tanto il nome dell’avversario che certo non può rappresentare una partita di cartello, è soprattutto il ritrovarsi nel nome di Marco Sciarabba, ma anche dei molti sportivi biancorossi che sono mancati nel corso di questi ultimi anni, a riappropriarsi dei gradoni dello stadio, a tirar fuori quei cori assenti nella scorsa stagione, a sventolare quel vessillo biancorosso che tanta fatica sta facendo per risollevarsi dopo i rovesci accusati negli ultimi anni a seguito della caduta verticale dalla Lega Pro al nulla. Prima della ripartenza dello scorso anno. Giuseppe Maccari nel suo appello inviato a Cm non parla mai di partita, di Maceratese, di società, il suo appello sembra essere indirizzato proprio ai suoi amici ultras per far sì che, dentro la partita che i ragazzi di Marinelli giocheranno contro il Chiesanuova (fischio d’inizio alle 15) si giochi un’altra partita tutta interna a questo gruppo di tifosi organizzati nel segno, nel nome e nel ricordo di Marco Sciarabba.
Dal canto suo la dirigenza della Rata ha a più riprese, giocando col lutto al braccio, apponendo un grande striscione per ricordare il tifoso, osservando un minuto di silenzio prima dell’ultima partita casalinga, voluto ricordarne la memoria. Vedremo se questo appello avrà un seguito o cadrà nel vuoto. Nel frattempo la truppa biancorossa si avvicina all’esordio stagionale casalingo col Chiesanuova. La settimana è iniziata nell’incertezza della categoria, che resta vista la non decisione presa in sede di Collegio di Garanzia del Coni (decisione rinviata a data da destinarsi, unico dispositivo così deliberato dalla Prima commissione che ha rigettato come inammissibili gli altri 5 giudizi pendenti in quella sessione), e sta proseguendo su questa falsariga anche per quanto riguarda il completamento della squadra.
La dirigenza, in caso di verdetto positivo e salto in Eccellenza, aveva già bloccato tre elementi di categoria superiori che si erano resi disponibili a venire a Macerata. Con questa situazione incerta, che però molto probabilmente farà restare la Rata nella categoria attuale, ossia la Promozione, il direttore sportivo Proculo deve necessariamente sfruttare questi pochi giorni prima del via al campionato per irrobustire ed allungare una rosa che dovrà recitare un ruolo di primissimo piano nel girone B di Promozione. Certo, sarà difficile che se anche qualche elemento giungesse nelle prossime ore, potrà subito essere gettato nella mischia da Marinelli. E’ più probabile, invece, che il giovane mister biancorosso si orienti sul gruppo e anche sulla formazione più collaudata in questo mese e mezzo di preparazione. Anche se, tra infortuni e squalifiche, la coperta è molto corta. Domenica mancheranno gli infortunati Brack, bloccato da uno stiramento e quindi inutilizzabile, con Cascianelli che resta oggetto misterioso avendo disputato appena un’amichevole con il resto della squadra e che continua ad accusare problemi fisici e lo stesso Rapagnani alle prese con una distorsione al ginocchio che sta lentamente recuperando. A questo si aggiunge che pure nel settore degli under ci saranno due defezioni importanti: quella dell’infortunato Messi e dello squalificato Postacchini che deve scontare un turno che si porta dietro dalla scorsa stagione. Una delle poche certezze che accompagnano la Maceratese al suo esordio stagionale all’Helvia Recina appare il modulo che l’allenatore non ha mai cambiato nel corso di amichevoli o gare di Coppa Italia: un 4-2-3-1 con Chornopyshchuk vertice più avanzato sostenuto dagli inserimenti di Jachetta e Bonifazi. Il Chiesanuova che salirà a Macerata viene indicato dagli addetti ai lavori come una compagine quadrata, agguerrita, con delle ambizioni in questa stagione. Sarà pertanto un test probante per entrambe le formazioni. Chissà se con o senza una massiccia presenza di ultras della Rata.
«Ciao Scià sarai sempre con noi» Sciarpe, cori e palloncini per l’addio
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Secondo me lo stadio non c’entra nulla con la morte di una persona, quand’anche questi sia stato un tifoso.
Nulla c’entra con la morte di una persona, tutto c’entra con la morte di una persona.
Quello che conta è il ricordo e se, chi vuole ricordare l’amico deceduto, è un “compagno di curva’, non vedo posto migliore dello stadio dove gioca la tua squadra del cuore. La proposta di Peppe è da accogliere con entusiasmo. Diamo retta a Peppe domenica tutti allo stadio.
Forza SS Maceratese, forza Pescia, forza Moro e forza Marco.