Canil rincara la dose:
«Possibile il grande calcio a Macerata»

MATELICA - Presentazione della settima stagione in serie D, il patron biancorosso non chiude le porte alla possibilità del capoluogo come fulcro di una squadra provinciale dalle grandi ambizioni. Però ribadisce il concetto: «Quest'anno non ci sono i tempi, la politica dovrebbe fare la sua parte»

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La presentazione

 

di Michele Carbonari

«Per quest’anno, l’importante progetto calcistico a livello provinciale è impossibile. È difficile vederlo realizzato per problemi legati alla politica. Sono convinto che si possa fare iniziando a programmare fin da settembre, attraverso la collaborazione di tutti e sulla possibilità di contare su strutture valide. Con la bocca sono tutti bravi, poi scappano quando bisogna prendersi le responsabilità». Sono le parole di Mauro Canil, presidente del Matelica, al momento della presentazione della stagione 2018/2019 della sua creatura, che si appresta a disputare il settimo campionato consecutivo in Serie D. Il patron, però, non chiude le porte all’eventuale trasferimento a Macerata.

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Mauro Canil

«La novità di questa presentazione è la presenza dell’amministrazione comunale di Matelica, grazie a Graziano Falzetti e Giovanni Ciccardini. Negli anni precedenti non ho mai visto nessuno. Dico che la società ha bisogno della vicinanza del Comune, basta anche una pacca sulle spalle. Il lavoro che noi facciamo è importante e andrebbe riconosciuto. Tutti mi fanno la corte da tutta Italia, tutti mi prenderebbero per la giacca – prosegue il presidente Canil -. La possibilità di andare a Macerata non cade, ma io dico che per cantare ci vuole la voce. Ogni volta che dobbiamo metterci seduti ad un tavolo siamo soli. Io dico che un ipotetico cerchio che dovesse raccogliere la provincia avrebbe la punta del compasso a Macerata. I giovani che praticano calcio nel nostro territorio sono circa 7500. Dei quali quasi 500 escono dalla Juniores, mi chiedo: tra questi, non si riesce a trovare un undici che possa creare una squadra di Serie D o C? – provoca il massimo dirigente biancorosso – Se ognuno fa l’orto a casa sua non si va lontano, oppure molti di loro vengono portati via dai vari procuratori. Se puntiamo su giocatori locali si creerebbe anche entusiasmo. Poi si potrebbero stringere collaborazioni con le squadre di Eccellenza e Promozione, oltre che favorire un libero scambio di ragazzi. Non ultimo, si avrebbero dei vantaggi anche a livello economico. Io non pongo limiti ma qui bisogna elaborare un businnes plan come in un’azienda. Progettare a lungo termine, pensare a qualcosa che possa durare nel tempo – prosegue Canil – A Matelica, in serie D, abbiamo concluso un anno meraviglioso, che non dimenticherò mai. Ora è arrivato mister Battistini, che mi ha promesso di fare ancora meglio. Noi come società abbiamo tanti difetti ma anche un pregio: quello che promettiamo poi realizziamo. Correggere per innovare. Anche la prossima stagione sosterremo la Fabiani Matelica, che milita in Prima categoria. Più di questo non possiamo fare. Siamo anche disponibili a riprendere il Real Matelica, squadra di Terza categoria che ci è stata portata via. Non ci facciamo prendere in giro da qualche 50enne e 60enne. Noi vogliamo farlo per far giocare i nostri ragazzi, di Matelica. Andiamo avanti nel segno della continuità e della crescita – conclude il presidente del Matelica. Abbiamo ambizioni e voglia di far bene. Io per lavoro non riesco a seguire la prima squadra, per questo ci pensano gli altri, che oggi vedete al mio fianco».

matelica-canil1-650x488 Insieme a Mauro Canil, infatti, è presente il direttore sportivo Francesco Micciola, che ringrazia il patron per la fiducia e i ragazzi della passata stagione per i grandi risultati ottenuti. Il ds presenta poi il mister: Pier Franscesco Battistini. «È la conferenza stampa più affollata a cui abbia mai partecipato. Un affetto che la domenica ho visto al campo, lo scorso anno ho assistito a tre partite del Matelica. Qui il calcio è una questione culturale, c’è un importante senso di appartenenza. Un mix che mi ha spiazzato. Grazie dell’accoglienza – dichiara il mister -. La mia promessa è quella di dare il massimo. Sono alla ricerca di un riscatto, voglio recuperare il terreno perduto sul campo. Il progetto è importante, migliorarci non sarà facile». Poi parola al responsabile del settore giovanile Alberto Virgili, che ha voluto fortemente l’ingresso nello staff dello scouting Stefano Serangeli. Oltre a molti appassionati matelicesi, presenti anche il responsabile del settore giovanile Alberto Virgili (che ha voluto fortemente l’ingresso nello staff dello scouting Stefano Serangeli) e la direttrice generale Roberta Nocelli.

 

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