Burchio, il Comune ricorre
al Consiglio di Stato

PORTO RECANATI - Lo ha deciso oggi il Commissario prefettizio Mauro Passerotti che con lo stesso atto dà all’avvocato Andrea Berti, che già aveva rappresentato l'ente davanti al Tar, anche l’incarico di chiedere di sospendere gli effetti di una sentenza che dava agli uffici appena 45 giorni per chiudere l’iter urbanistico cominciato nel novembre 2013

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Il commissario prefettizio Mauro Passerotti

Il commissario prefettizio Mauro Passerotti

di Alessandro Trevisani

Il Comune di Porto Recanati ricorre al Consiglio di Stato contro le sentenze del Tar Marche che avevano annullato le delibere della giunta Montali contro la variante del Burchio, in prima istanza già adottata, nell’aprile 2014, dalla precedente amministrazione Ubaldi. Lo ha deciso oggi alle 14 il Commissario prefettizio Mauro Passerotti, che con lo stesso atto, la delibera 147, dà all’avvocato Andrea Berti, che già aveva rappresentato il Comune davanti al Tar, anche l’incarico di chiedere, sempre al Consiglio di Stato, di sospendere gli effetti di una sentenza che dava agli uffici appena 45 giorni per chiudere l’iter urbanistico cominciato nel novembre 2013. Stamattina a Palazzo Volpini si era tenuto un lungo briefing tra Passerotti, il suo vice Francesco Senesi, il comandante della Municipale Sirio Vignoni, il segretario comunale Francesco Massi e i dirigenti Daniele Re e Michele Cittadini. Quest’ultimo è stato nominato responsabile unico del procedimento che porta il Comune davanti al Consiglio di Stato. Secondo precise indiscrezioni Passerotti è arrivato a questa decisione dopo un percorso che partiva da ben altre posizioni e impressioni, stando che all’inizio Passerotti era rimasto bene impressionato dalle motivazioni della sentenza del Tar. Nel giro di 10 giorni il commissario avrebbe cambiato idea, anche sulla scorta dei 2-3 incontri con Berti, che nella relazione sul processo al Tar aveva già delineato le linee di un possibile appello. Giusto ieri sera, invece, Passerotti aveva incontrato le ex consigliere di Grande Futuro per Porto Recanati, Rosalba Ubaldi, Angelica Sabbatini, Pina Citaroni e il consigliere regionale di Fdi Elena Leonardi. Nelle motivazioni della delibera si legge, tra l’altro, che si è “ritenuto necessario ed opportuno proporre appello avverso le succitate sentenze del T.A.R. Marche al fine di difendere la legittimità degli atti impugnati e sostenere le ragioni di questa Amministrazione”. Un passaggio che ricalca da vicino le ragioni dell’appello lanciato a Passerotti dall’Alleanza delle otto associazioni ambientaliste marchigiane – tra cui Italia Nostra, Legambiente e WWF –, per “proseguire un lineare percorso giuridico amministrativo a difesa dell’interesse dei cittadini”. Testo che gli attivisti del neonato Comitato No al Burchio hanno lasciato ieri nelle cassette delle lettere dei portorecanatesi, come prima operazione di un percorso che adesso appare in discesa, vista anche la partecipazione di due esponenti del Cinque Stelle alla recente riunione con altri cittadini e alcuni membri di Upp.

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