(In alto la galleria con il foto-servizio di Guido Picchio)
di Filippo Ciccarelli e Laura Boccanera
“Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?” si chiedeva Michele Apicella, alias Nanni Moretti, in un celebre scena del film Ecce Bombo.
A Perugia, l’assenza di rappresentanti degli amministratori maceratesi (e non) si è notata. La Lube Macerata ha vinto il terzo scudetto della sua storia, ma da mesi, ormai, è stato annunciato il trasferimento a Civitanova, con conseguente cambio di denominazione. Al PalaEvangelisti era assente anche il sindaco Carancini: una scelta in polemica con la società? Niente di tutto questo. “Non sono andato a Perugia per semplice scaramanzia. Il successo della Lube, dal punto di vista sportivo, inorgoglisce la città ed è davvero bellissimo” spiega Carancini, soddisfatto dopo la conquista da parte della Lube del terzo Scudetto, avvenuta nel capoluogo umbro (leggi l’articolo).
“Credo che abbiano dimostrato grande maturità anche dal punto di vista societario: i titoli si vincono in campo e anche fuori. La Lube ha passato una fase delicata della stagione, ma sono andati avanti con Giuliani, dimostrando appunto maturità e facendo a mio parere una scelta corretta” prosegue Carancini, che era invece andato a Perugia in gara 2, quando gli umbri pareggiarono la serie scudetto. “In quell’occasione non andò bene, e allora sono rimasto a godermela a casa in televisione fino a quando ho potuto – dice Carancini – per vincere occorrono alti valori tecnici, caratteriali e psicologici. Per questo ha vinto la squadra più forte e in particolare un progetto che ha saputo, nei pur difficili momenti passati della stagione, guardare avanti e fare quadrato in tutte le sue componenti: società, tecnici, giocatori e tifosi. Il tricolore va cucito anche sulle bellissime maglie rosse dei tanti tifosi maceratesi e non che, con straordinaria passione, hanno sostenuto la Lube al Fontescodella e in tutti i palasport. Un grazie particolare da parte mia a loro per aver sopportato il disagio di doversi spostare per le semifinali e la finale play-off ad Osimo ma, soprattutto, per aver tenuto alto il nome della città grazie ad un comportamento di grande sportività. Sempre e ovunque”.
L’intero team della Lube sarà ricevuto mercoledì 7 alle 12.30 nella sala consiliare del Comune, a Macerata, dall’Amministrazione.Tutti insieme, poi, si ritroveranno per un momento conviviale. Sempre mercoledì mattina dirigenti, staff tecnico e giocatori saranno ricevuti in Provincia. “Un gesto – dice Pettinari – per testimoniare il ringraziamento dell’Amministrazione provinciale e di tutta la comunità maceratese: con questa straordinaria vittoria, la società ha promosso l’immagine del territorio a livello internazionale”.
Ma è festa grande, per la Lube, anche a Civitanova: subito dopo la vittoria del tricolore il vicesindaco Giulio Silenzi ha scritto su Facebook “La Lube batte il Perugia e si laurea campione d’Italia. Una stagione difficile conclusasi con il trionfo, aspettando il palazzetto”.
Il sindaco Carancini non commenta la questione del trasferimento della squadra a Civitanova, con l’annunciato cambio di denominazione per accogliere quello della città costiera. Ma la soddisfazione è bipartisan: Umberto Marcucci, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia, sempre su Facebook ha sentenziato: “Lube Citanò Campione d’Italia”.
Il vicesindaco Silenzi e il sindaco Corvatta con patron della Lube Luciano Sileoni durante la firma dell’accordo con il Comune di Civitanova
Il consigliere del Nuovo Centrodestra al Comune di Macerata, Marco Guzzini, ha vissuto sui social network i momenti precedenti la finale e quelli immediatamente successivi: “I soliti noti che hanno distrutto Macerata ti hanno voluto cacciare dalla nostra città. I maceratesi però ti amano e mai come oggi tiferanno per te, per raggiungere uno scudetto strepitoso. Forza Lube Macerata!” ha scritto prima dell’avvio del match. Dopo la vittoria e i complimenti alla squadra, Guzzini scrive “E ti chiamerò per sempre Lube Banca Marche Macerata! Campioni d’Italia!”.
Anche il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, ha elogiato i biancorossi dopo la vittoria: “La Lube Macerata ha vinto il suo terzo tricolore. Evviva Macerata, evviva la Lube. Evviva!” ha scritto su Facebook il governatore.
Intanto Civitanova si prepara ad ospitare la squadra campione d’Italia dalla prossima stagione, ha festeggiato, seppur con l’atteggiamento tipico e noncurante dei civitanovesi, la vittoria del campionato. Giornata memorabile e da ricordare per Giulio Silenzi, vice sindaco che gongola non solo per il volley, ma anche per il calcio, con la vittoria della Juventus e della Civitanovese: “Che giornata domenica 4 maggio 2014. Si salva la Civitanovese, la Lube campione d’Italia e la Juve fa il tris. Da incorniciare” riscrive oggi sulla sua bacheca Facebook e aggiunge poi: “Ieri non ero a Perugia per impegni familiari, ma non vediamo l’ora di accogliere la Lube a Civitanova”. E il pensiero corre veloce al Palas: “Gli scettici che non credono possibile la consegna dell’opera, esattamente come è stato per la fiera si ricrederanno, chi vivrà vedrà”.
E più che alla vittoria della Lube pensa al Palas anche il sindaco Tommaso Claudio Corvatta che proprio oggi pomeriggio ha una riunione: “Stiamo lavorando per sbloccare gli ultimi intoppi – ha detto – per far sì che possano partire i lavori. Stiamo sistemando al momento anche il sistema delle garanzie e la società ci ha dato rassicurazioni che siamo perfettamente in tempo per i lavori, del resto hanno costruito una fiera in 3 settimane”. Insomma, ci sono tutte le carte in regola per rispettare la consegna del palazzetto, che il presidente del Consiglio comunale Ivo Costamagna vorrebbe inaugurare il 31 agosto, quando a Macerata si festeggerà il patrono San Giuliano (leggi l’articolo). Le polemiche tra “pistacoppi” e “pesciaroli” sembrano ormai lontane: ma tra le due città più grandi della provincia che si contendono la gloria tricolore, ce n’è una terza, più piccola, che torna a fare festa. E’ Treia, luogo di nascita dell’azienda Lube: ieri, fino a notte fonda, giocatori e tifosi hanno ballato e cantato per celebrare il terzo scudetto (leggi l’articolo). E sempre a Treia è in programma una celebrazione in grande stile. La dirigenza ha annunciato che, la prossima estate, la Lube sarà adeguatamente festeggiata per le vie della città.
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Fanno davvero riflettere le espressioni di Silenzi e Marcucci………….. manie di onnipoteza ……
Mai andato a vedere la lube ma che gran dispiacere che vada via.
Cmq e’ quello che si meritano i maceratesi sopratutto chi andava al palazzetto e ha votato pure questa amministrazione
a me fanno riflettere quelle de Carancì !! mi raccomando Maceratesi alle prossime elezioni votatelo in massa !!
Con immenso dispiacere condivido quanto scritto da jack rayan. Per quanto riguarda quel pezzo di contadino rifatto con la barbetta l’ho sentito con le mie orecchie a Pesaro in occasione del primo scudetto rispondere scocciato ad una ragazzina che gli chiedeva: presidente facciamo il palazzetto a Macerata? risposta: fattelu fa da lu sindacu, io faccio le scole, le strade e li ponti. Risposta qualificante non trovate?! Il problema e’ che gente simile campa (ben pasciuta) sulle nostre spalle.
Quanti nomi di anguille compaiono in quest’articolo!
io spero solo che la Lube rimanga a Macerata per l’amore che i tifosi le hanno dimostrato e continuano a dimostrare! non credo che la gente civitanovese possa rimpiazzare un amore così grande ed in breve tempo e se Giulianelli dovesse fare la scelta di scrivere Civitanova anzichè Treia…sarebbe come uccidere tutti i tifosi di questa città…tifosi che non hanno nessuna colpa della mancanza di un palazzetto adeguato alla Lube!!! spero che la dirigenza della società abbia almeno questo rispetto nei confronti di uomini donne anziani e giovani che hanno dato tutto il loro cuore per questa grande squadra!!!!!!
Complimenti alla Lube Treia! Ecco, così si dovrebbe chiamare la squadra: Lube Treia! È di Treia la Lube Spa, è di Treia Sileoni, fondatore e governatore dell’azienda ed è di Treia il patrimonio sportivo costruito negli anni da Società e Comune. Punto. Poi se va a giocare a Macerata o Civitanova poco importa, come, credo che poco importi che i giocatori che giocano in squadra siano quasi tutti di origine slava. E che la chiamiamo Lube Belgrado??
Che la Lube resti a Macerata è utopia….. la firma della convenzione dei mesi scorsi formalizzava il passaggio alla nuova città, c’è poco da fare. Dopo Cuneo che si è trasferita a Torino, avremo la Lube trasferitasi a Civitanova. Poco male…. chi l’ha sempre seguita contineurà a farlo, chi non la seguiva affatto sarà più contento…. resterà solamente quel contenitore vuoto del Fontescodella dove probabilmente verrà dirottata una squadra satellite di categoria inferiore. Cmq per il dopo Giuliani, si può puntare su Giulio… con le sue nozioni da insegnante di educazione fisica, può dire la sua anche alla guida di una squadra di volley!!!!!!
Ho in Serbo anche un altro elemento che potrebbe pesare sul nome Lube Treia, l’elezione a Sindaco di Capponi. Sono convinto che in 3 giorni costruirebbe a Treia appunto, un palazzetto dello sport simile alla Cappella Sistina, ispirandosi a Papa Francesco……
Scusate la mia ignoranza
ma perché se si chiamasse solo così ..??
” LUBE ”
Bhò sarà che mi piace perché mi assomiglia tanto a
” JUVE “
Perchè, ” LUBE SILENZI E CORVATTA FOREVER” non vi piace?
Sembrerebbe un altro caso di doppia beatificazione.
Ma Giulietto la farà mettere una lapide sul palazzetto in memoria futura, come ha fatto il beneamato vescovo di macerata alla riapertura della chiesa di San Filippo ??
Mi sembra che la polemica si sia sviluppata in una direzione sbagliata. Il problema non è se la Lube debba o non debba rimanere a giocare a Macerata. Mi sembra ovvia la scelta di Civitanova visto che a Macerata non c’è un palazzetto dello sport ma solo una palestra polivalente adattata alla bisogna. Il punto è il seguente: perché cambiare nome alla squadra di pallavolo? La Lube Banca Marche Macerata potrebbe benissimo giocare a Civitanova. In questo modo si eviterebbero gran parte delle polemiche. Non sarà sfuggito agli osservatori più attenti che questa soluzione era stata proposta dallo stesso Corvatta che ha dimostrato, al contrario dei suoi colleghi, di saper gestire con educazione e intelligenza la vicenda del trasferimento. Spero che i dirigenti della Lube diano dimostrazione di altrettanta lucidità e non manchino di rispetto ai tifosi maceratesi che non sono responsabili dell’insipienza dell’amministrazione comunale e ai quali non si può chiedere di essere fedeli ad un marchio. Io tifo per la squadra di pallavolo della mia città. Della Lube srl solo un cliente.
Concordo con Furio e BAsta. La Lube è di Treia, i denari li cacciano a Treia. La società, il patron, la dirigenza sono di Treia.
Ma è possibile che Macerata debba fare sempre la grande con i soldi degli altri? LUBE TREIA E BASTA.
Ma se non hanno ancora mosso il primo granello di terra!
Genio di filosofo, si capisce subito che sei un filosofo ……. e basta.
Oggi se ne va la Lube; domani se ne andranno la Stagione Lirica e Musicultura e fra qualche tempo la Maceratese si trasferirà, che ne so, a Recanati. I Cinema stanno ormai solo a Piediripa (Corso, Tiffany e Cairoli sono stati chiusi o abbattuti mentre gli altri 2 è come so fossero scomparsi) e la rassegna teatrale del Lauro Rossi magari la faremo al Feronia o al ricostruendo Vaccaj?
Siamo in crisi, sigh… solo nei consigli di amministrazioni delle municipalizzate e negli incarichi comunali va ancora tutto a gonfie vele…beati voi.
Lasciamo da parte le sterili polemiche e complimenti alla Lube (Azienda,squadra,proprietà ecc.).
Per quanto riguarda il dibattito sul nome vorrei dare un piccolo contributo come spunto di riflessione.
Se al nome Lube deve essere abbinato il nome di una cittadina, allora deve essere senza dubbio LUBE-Treia.
Se si vuole abbinare invece il nome della Provincia , per meglio indicare l’ubicazione della squadra, allora senza dubbio LUBE-Macerata.
Forse era questa la giusta considerazione fatta dal sindaco Corvatta.
Anzichè fare proclami trionfalistici Silenzi si dovrebbe preoccupare di regolarizzare tutte le pratiche per la costruzione del palazzetto. SENZA FIDEJUSSIONI IL PERMESSO A COSTRUIRE E’ CARTA STRACCIA, per non parlare delle prescrizioni della provincia baypassate.
Un cittadino normale avrebbe avuto chiuso il cantiere.
Sconcertante il comportamento della dirigenza della Lube che continua a sputare sul piatto su cui ha mangiato per venti anni senza tirare fuori un euro.
A chi pretendeva che Macerata avesse costruito il palazzetto vorrei chiedere: come si fa a trattare con chi dice che non spenderebbe neppure una lira per Macerata?