E’ stato il regista del tavolo del centrodestra che si è riunito per oltre un anno alla ricerca di un candidato sindaco che accontentasse tutti. Ed ora che il centrodestra di Macerata si è ritrovato unito dopo 20 anni di divisioni dietro al nome di Sandro Parcaroli, Maurizio Mosca (il regista) fa un passo di lato. «Non mi candiderò ma sarò vicino a Sandro come e quando lui lo vorrà e al meglio delle mie possibilità – dice Momo Mosca a Cronache – La mia lista (Città Viva) non si presenterà e qualcuno confluirà nella civica di Parcaroli. Credo di aver fatto il mio tempo, non intendo fare ancora il consigliere comunale, è giusto dare spazio altri». Già lo scorso inverno Mosca era stato più volte tirato per la giacchetta da diversi esponenti politici per candidarsi sindaco essendo il nome che più degli altri metteva d’accordo la coalizione ed avendo ottenuto un gran risultato alle comunali del 2015 correndo quasi da solo. Ma lui aveva sempre risposto no, “a 66 anni voglio fare il nonno” ha ripetuto più volte. Oggi ha un grande rammarico: «Cinque anni fa non ha vinto Carancini, abbiamo perso noi presentandoci divisi, addirittura con quattro candidati sindaci di centrodestra. Ora incredibilmente siamo tutti insieme, Parcaroli alla fine ha accettato la candidatura e mi sembra un miracolo». Mosca, storico presidente della Maceratese e sponsor del softball campione d’Europa, ha in comune con Parcaroli il sostegno alla sport cittadino e anche alla cultura (è l’ideatore dei cento mecenati). «Sono sicuro, Sandro è la scelta migliore che il centrodestra potesse fare – aggiunge Mosca – Io dal primo agosto fino al giorno delle elezioni mi metterò in pausa dal lavoro per aiutarlo in ogni modo. Voglio vedere una Macerata diversa, più competitiva. E con Sandro questo sarà possibile».
Non ci sarà neanche la civica di Anna Menghi che confluirà nella Lega in vista di una sua candidatura alle regionali che viene data quasi per certa. Lo schieramento di centrodestra sarà composto dalla civica di Parcaroli e da cinque partiti (Lega, Fdi, Forza Italia, Udc e il Nuovo Cdu che domani sera presenterà la lista). Anche Deborah Pantana, candidata alle regionali nella civica di Acquaroli, ha annunciato che presenterà una lista a sostegno di Parcaroli. Nella Lega resta il nodo Andrea Marchiori che vorrebbe fare l’assessore in caso di vittoria ma senza scendere in campo: gli altri della lista e lo stesso Parcaroli non ne sono certo entusiasti.
(m .z.)
Anna Menghi con la lega. Il nuovo che avanza
Il top è Marchiori, vuole fare l'assessore ma senza candidarsi. In sostanza vuole andare in Comune solo a cose fatte, che non c'ha tempo da perde. La Menghi da difensore dei discriminati a discriminatrice, visto che si schiera con un partito che basa la sua politica sulla DISCRIMINAZIONE !! (Non so come faccia ad apparire ancora credibile agli occhi del suo elettorato con questa scelta). SIGNORI e SIGNORE, benvenuti nel fantastico mondo del centrodestra, dove tutto è possibile, dove tutto può accadere. Questi gli effetti della Lega che ha preso il sopravvento nella coalizione. Bella roba. #maceratanonsilega
La Menghi nella LEGA ??? Anna Menghi ha lottato una vita contro le discriminazioni e ora si schiera con un partito che DISCRIMINA ??? È davvero IMBARAZZANTE e non capisco come possa essere credibile una cosa simile.
Luca Affede stai dapertutto.. ne hai di tempo allora .. e di timore soprattutto!!
Amedeo Di Giacomo invece di guardare i film comici mi diverto a passare il tempo con la linea politica della lega. E a leggere i commenti dei leghisti. Fidati si ride moooolto di piu
Luca Affede almeno loro fanno ridere!!! L'unico film che ci avete fatto vedere fino ad oggi e quello di Troisi.. Non ci resta che piangere!!!! Nel senso vero della frase!!!
No vabbè, ma è una notizia di Lercio vero ?! Non è possibile che la Menghi, dopo che per anni si batte per i diritti dei disabili, va con la Lega, partito che fa ha la discriminazione nel sangue e basa la sua campagna elettorale sulle diversità. Marchiori che sembra un bambino a cui hanno tolto il pallone e che dice io non gioco più con voi.... però, se vincete, vengo anche io a festeggiare e alzo la coppa con voi (e voglio pure un posto in prima fila). Insomma, la Lega ha creato proprio un bel clima a Macerata. #maceratanonsilega
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Nonostante i rumors, che si sentivano in giro (Mosca, ma anche la D’Alessandro e anche Sacchi), nelle varie riunioni del tavolo (mooooolto controvoglia) usciva sempre (a mezzabocca) un unico e solo nome: Andrea Raimondo Mazzarino.
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Se Fratelli d’Italia avrebbe avuto il candidato in Regione alla Lega spettava Macerata, ed il nome della Lega era uno solo, e solo uno: Andrea Raimondo Mazzarino.
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Nome che divideva più di unire, ma il none era quello…
Solo quello.
Unicamente quello…
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A questo punto il dubbio che sorge e che, sottotraccia, qualcuno abbia scavando attorno al nome di Mazzarino per farlo cadere..
E ci sono, infine, riusciti.
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Andrea Raimondo Mazzarino (immolato a Roma) è stato defenestrato e, dal cilindro, è uscito Bianconiglio.
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Facilmente comprensibile se, oggi, Andrea Raimondo Mazzarino abbia un po’ di risentimento per chi, nella notte dei lunghi coltelli, lo abbia politicamente colpito alla schiena con le famosissime 23 coltellate, anche se non erano le Idi di Marzo…
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Comprensibile se, al tavolo della destra centro, adesso qualcuno brindi al none uscito dal cilindro.
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Pian piano, lentamente, senza fretta al tavolo si stanno scoprendo le carte.
Solo che alcuni, dei giocatori, sono dei pessimi bari.
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Probabilmente ne vedremo ancora delle belle..