Cicarè, focus su Sforzacosta

MACERATA 2020 - Video-comunicato del candidato sindaco di Strada Comune sui problemi e le soluzioni per la frazione

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Alberto Cicaré e Giovanni Cartechini nel tour a Sforzacosta

 

«Per anni si è parlato solo di centro storico mentre gli altri quartieri si svuotavano: ora è necessario ripartire dalle periferie concentrandosi sui tanti luoghi decentrati della nostra città restituendo con forza alle frazioni una propria identità». Così il candidato sindaco di Strada Comune-Potere al popolo Alberto Cicaré, che si è recato nuovamente a Sforzacosta, frazione in cui si sono svolti vari incontri e confronti con la cittadinanza in questi mesi, per analizzare le problematiche esistenti e per tracciare le azioni da mettere in campo. Per farlo si è fatto accompagnare da un volto noto della frazione, Giovanni Cartechini, ex consigliere di circoscrizione e candidato consigliere comunale per Strada Comune. E i due hanno girato un video.  Il viaggio attraverso la frazione si è snodato fra i tanti spazi abbandonati presenti a Sforzacosta, tra cui l’ex Consorzio Agrario, l’ex campo di concentramento, l’ex centrale idroelettrica e l’area ex Capam, «Si tratta – spiegano – di edifici inutilizzati e abbandonati all’incuria da anni che necessitano di una riqualificazione urgente per essere restituiti come spazi funzionali da mettere disposizione per potervi avviare di una serie di attività socio-culturali al servizio dei tanti abitanti della frazione». Si è poi passati all’analisi di quello che è forse il problema principale che attanaglia la frazione di Sforzacosta: quello del traffico.

cicaré-cartechini-sforzacosta«Il borgo di Sforzacosta deve infatti essere liberato per quanto possibile dall’ingente transito veicolare che paralizza il centro abitato – aggiungono – Ciò sarà fattibile realizzando una bretella che possa deviare il traffico fuori dal nucleo abitativo della frazione per far sì che la via principale possa essere riqualificata come centro commerciale naturale, puntando sul commercio di prossimità, facendo ripartire tutta una serie di attività produttive nei tanti locali al momento sfitti. In tal modo si potrà tornare a fruire in modo sicuro delle vie del borgo favorendo una vita relazione di qualità, cosa al momento impossibile a causa del traffico disordinato e pericoloso e della non sicurezza degli attraversamenti pedonali». Da ultimo si sono concentrati sulla questione del progetto del Nuovo Ospedale Unico che sarà realizzato proprio prossimità di Sforzacosta. «Questa – sottolineano – deve essere sfruttata come una grande opportunità per la frazione, che potrà diventare un centro di servizi per la nuova importante struttura, ma risulta ancora più evidente la necessità della realizzazione della bretella (sul modello di quella di Villa Potenza) che possa collegare la rete viaria esistente al nuovo polo ospedaliero decongestionando la zona centrale della frazione e deviando il traffico veicolare verso le strade di scorrimento. I problemi di Sforzacosta sono anche altri, come noto, dalle puzze provenienti dagli impianti del Comari allo stato di degrado in cui versa il fosso Narducci. Per questo – concludono – ci impegniamo a ritornare nel borgo di Sforzacosta per continuare nella nostra campagna di ascolto e condivisione di idee».

 

 

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